"Non possiamo permettere che la criminalità metta a rischio la competitività delle nostre aziende", denuncia Michelucci, presidente dell'Associazione Vivaisti Italiani, dopo il furto di oltre 10.000 piante nel distretto pistoiese.
L'Associazione Vivaisti Italiani, in qualità di soggetto referente del Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale di Pistoia, esprime forte preoccupazione per il crescente numero di furti di piante che sta colpendo le aziende del territorio. Il presidente Alessandro Michelucci denuncia l'aggravarsi della situazione, con danni ingenti alle aziende locali.
Un problema che cresce ogni giorno
Negli ultimi giorni, la zona di Pistoia è stata teatro di una serie di furti che hanno colpito in particolare le aziende Baldacci, Innocenti e Giacomelli, situate tra Ramini, San Pantaleo e Casalguidi. La notte tra il 24 e il 25 febbraio, oltre 10.000 esemplari di piante, tra cui Aceri e Magnolie, sono stati sottratti, causando danni economici pesanti per le aziende. Questo fenomeno si inserisce in un contesto già complesso, segnato dalla difficoltà economica del settore e dalle sfide legate alle condizioni climatiche recenti, con abbondanti piogge che hanno reso il terreno particolarmente cedevole e facilitato l'eradicazione delle piante.
"Questi furti non sono solo un danno economico immediato, ma anche una minaccia al futuro delle nostre aziende", ha dichiarato Michelucci. "Piante di tre anni, ormai pronte per essere vendute, sono sottratte e perdute. Un colpo durissimo per il nostro settore, che è fondamentale per l'occupazione locale".
Impatto sul mercato e sulla reputazione del distretto
Oltre ai danni diretti, c'è un impatto devastante sull'intero comparto vivaistico. Le piante rubate, infatti, vengono spesso rivendute a prezzi bassissimi, immettendo sul mercato merce di bassa qualità e danneggiando l'intera economia del distretto. "Queste piante, vendute a prezzi stracciati, danneggiano il mercato e la reputazione dei nostri vivai, che sono sinonimo di eccellenza a livello internazionale", ha sottolineato Michelucci, esprimendo la preoccupazione per la svalutazione del settore.
L’intervento delle autorità: la richiesta di azioni tempestive
Il presidente dell'Associazione Vivaisti Italiani ha già denunciato i furti alle forze dell'ordine e ha informato le autorità competenti, tra cui la Prefettura di Pistoia e il Corpo Forestale. Quest’ultimo ha avviato le indagini per cercare di risolvere al più presto la situazione e fermare questa ondata criminale.
"Non possiamo permettere che la criminalità danneggi ulteriormente un settore che è già in difficoltà. È urgente un intervento tempestivo da parte delle istituzioni, a livello locale e nazionale, per proteggere il nostro patrimonio vivaistico", ha concluso Michelucci.
L'Associazione Vivaisti Italiani continuerà a monitorare l'evolversi della situazione e collaborerà con le autorità per garantire la sicurezza nel distretto vivaistico pistoiese.
Redazione