Nuova classificazione ex Ospedale Pacini

Pubblichiamo integralmente il comunicato del CREST sulla nuova classificazione ex Ospedale Pacini come "Area a defibrillatore diffuso".

"Per l’ex ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese non c’è pace… in 10 anni quattro classificazioni diverse e forse, in futuro, altre seguiranno. Tre di fantasia (non c’è traccia di queste su nessun documento o delibera del Ministero) e una reale ma usata solo in campagna elettorale in modo ingannevole. Partiamo da quest’ ultima.
“Riconoscimento di area disagiata ai sensi del punto 9.2.2 del D. M. 70/2015” è stata usata solo per la campagna elettorale, come si legge nel comunicato del 17 agosto 2020 postato sulla pagina Facebook, dal consigliere regionale Marco Niccolai e pubblicata da alcuni giornali. Di fatto una “bugia” da campagna elettorale per le regionali del 2020, una classificazione che non è mai stata attuata e di cui non c’è nessun documento ufficiale a certificarne l’esistenza.
Facciamo un passo indietro: fino al 2012 l’ex ospedale Pacini è UNA ECCELLENZA, nel comunicato della ASL 3 Pistoia dell’8 febbraio 2010: “LE MIGLIORI PERFORMANCE AZIENDALI”-“VADO IN MONTAGNA E MI OPERO. CRESCE ANCORA IL NUMERO DEI PAZIENTI CHE SCEGLIE IL LORENZO PACINI”.
Nel 2013, l’allora segretario del PD Pistoiese Marco Niccolai, assieme ad Enrico Rossi, Presidente della Regione di quegli anni, decidono, difficile capire dopo quale valutazione, di SMANTELLARE l’Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese e per ufficializzare tale operazione, di far firmare a tutti i sindaci della provincia nel giugno del 2013, degli assurdi patti territoriali con i quali si riorganizzava la sanità pistoiese e si “condonava” la trasformazione del Pacini in P.I.O.T.
Cosa vuol dire P.I.O.T.? Presidio Integrato Ospedale Territorio, peccato però che tale classificazione non sia riportata su nessun documento ufficiale del Ministero, determinando il fatto che l’ex Ospedale Pacini è l’unico esempio su tutto il territorio Nazionale di P.I.O.T.. Nel 2020 dopo anni di lotte, petizioni con raccolta di 8.145 firme e le considerazioni dei medici sulla necessità di avere un vero Pronto Soccorso all’interno del Pacini, anche il consigliere regionale Marco Niccolai sembra essersi convinto (oppure era solo un’ottima opportunità elettorale?) e nel suo comunicato del 17 agosto dichiara che il Pacini è stato classificato Presidio di area disagiata: “L'impegno che il Consiglio Regionale aveva chiesto alla Giunta Regionale con due mozioni è stato mantenuto: l'ospedale Pacini di San Marcello è classificato, ai sensi del Decreto Balduzzi, come sito in "area disagiata".
Questo significa l'applicazione degli standard previsti dal punto 9.2.2. del decreto stesso.
È questo quello che ci hanno chiesto, con una raccolta di firme, migliaia di cittadini della montagna pistoiese”.
Il comunicato è chiaro: la richiesta del Consiglio Regionale alla Giunta Regionale per il riconoscimento per il Pacini di presidio di area particolarmente disagiata ha avuto esito positivo, peccato che da un successivo accesso agli atti per avere copia ufficiale del documento/atto di riconoscimento, la risposta è stata che “l’ospedale Pacini di San Marcello è stato classificato PO Elettivo (senza PS)”. E siamo alla terza classificazione…
La richiesta della copia ufficiale dell’atto di riconoscimento è stata fatta anche al diretto interessato, Marco Niccolai, in occasione di un incontro tenutosi in Loc. Serrettone al Melo (Abetone Cutigliano) lo scorso 15 luglio, e a cui il Consigliere non ha fatto seguire alcun invio di documenti, facendoci, pertanto propendere a credere che tale documento non esista e che quindi l’averlo nominato sia stata semplicemente l’ennesima bugia da campagna elettorale.
La quarta classificazione, nonchè ultima, per il momento è di pochi giorni fa ed è: “Area a defibrillatore diffuso”. Anche in questa definizione c’è lo “zampino” del Consigliere Regionale Marco Niccolai che, oltretutto, nel frattempo ha ricevuto anche la delega alla sanità dal PD Toscano. Una prima volta l’ha sostenuto in occasione di un dibattito alla Festa dell’Unità a Torbecchia lo scorso 6 luglio dove ad una precisa domanda del perché è stato smantellato il Pacini, da questa risposta: “Il pronto soccorso di S. Marcello e la Chirurgia non si possono riaprire perché manca la terapia intensiva, in compenso daremo tantissimi defibrillatori e insegneremo alla gente ad usarli”.
Stessa identica risposta a chi ha fatto la stessa domanda in occasione dell’incontro al Melo organizzato dalla SPI CGIL della Montagna Pistoiese, lo scorso 15 luglio.
Pertanto, le uniche emergenze che verranno trattate sulla Montagna Pistoiese con l’aiuto del defibrillatore saranno: infarti e problemi cardiaci; per le altre, sia per chi ci abita che per chi la frequenta da turista, non rimarrà che rivolgersi al Pronto Soccorso condiviso di Pistoia (definizione del Dott. Biagini data a Striscia La Notizia) e quindi si guardi bene dall’essere vittima di altri traumi, cadute, incidenti stradali e sul lavoro, contusioni, emorragie, svenimenti, ferite di varia natura. Il 15 luglio è stata fatta anche un’altra domanda a Marco Niccolai sul perché tra i 15 “piccoli ospedali” di area disagiata Toscana così classificati nel 2013 dall’allora Assessore Luigi Marroni, l’unico smantellato è stato il Pacini. Questa la risposta di Marco Niccolai: “gli altri 14 ospedali nel 2013 classificati piccoli ospedali insieme al Pacini non sono dei veri ospedali con un vero pronto soccorso come voi sostenete. Farò un sopralluogo di tutti e informerò delle caratteristiche di ogni singolo presidio.”
Ma non c’è bisogno che ci informi, noi lo sappiamo che gli altri 14 sono dei veri ospedali con un vero pronto soccorso, basta, infatti, leggere quanto scritto lo scorso 20 maggio dal Consigliere Regionale Marco Puppa riguardo alla Garfagnana (vallata confinante con la Montagna Pistoiese, ma di un’altra provincia e di un altra ASL, ma pur sempre Toscana!): “Sono in atto importanti investimenti per i due ospedali, sia per Castelnuovo che per Barga. A Castelnuovo sono in corso, e termineranno nel 2024, lavori di adeguamento funzionale e miglioramento sismico di alcuni edifici, con realizzazione anche di tre nuove sale operatorie, per un importo di 6 milioni di euro (fondi dello Stato ex articolo 20). sempre per l’ospedale “Santa Croce” stanziati ulteriori 6 milioni e 900mila euro (fondi ministeriali legge 205 del 2017) per l’adeguamento funzionale del complesso ospedaliero. Per questo secondo lotto, è in fase di ultimazione la redazione dello studio di fattibilità.
Per l’ospedale “San Francesco di Barga è previsto un finanziamento di 5 milioni e 900mila euro (anche in questo caso fondi ministeriali legge 205 del 2017) per l’adeguamento sismico e funzionale della struttura. È iniziata la redazione dello studio di fattibilità anche per questo intervento.
L'impegno della Regione Toscana, ribadito dall’assessore Bezzini, sarà poi quello di riempire queste strutture con i necessari servizi.
In totale 18,8 Milioni di € di investimenti, tre nuove sale operatorie a Castelnuovo Garfagnana con potenziamento dei due ospedali, il Santa Croce di Castelnuovo e il San Francesco di Barga distanti l’uno dall’altro 15 km.
Nessuno ci può smentire che la Regione Toscana ha figli e figliastri. Questo inventarsi classificazioni inesistenti a ripetizione e la continua apertura di fantomatici tavoli e progetti pilota solo per non ammettere che lo smantellamento del Pacini è stato un grande errore al quale ostinatamente non si vuol rimediare.
La prossima classificazione sarà “Ospedale di Comunità”?
E in tutto questo, i sindaci e gli amministratori della Montagna Pistoiese?
LATITANTI! per scelta o per …"

Redazione

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