Pieve a Nievole, uomo si butta sotto un treno
PIEVE
Affiancato “alle note” da Nicolò Gonella e supportato tecnicamente dal team Tam-Auto, Tommaso Ciuffi si è reso protagonista di un avvio deciso di gara, confermando le buone sensazioni destate al volante della vettura boema in occasione della gara d’esordio al suo volante, il Rally Il Ciocco di fine agosto.
Un confronto caratterizzato da una condizione atmosferica che, nella sua fase finale, ha portato la direzione gara ad annullare le ultime due prove speciali in programma, lasciando ai chilometri della “Tribune” l’onere di dover esprimere il giudizio definitivo sui riscontri espressi dall’appuntamento tricolore.
“Sotto una pioggia battente, abbiamo perso alcune posizioni - il commento di Tommaso Ciuffi a fine gara - sicuramente ho pagato qualcosa in termini di inesperienza sul fondo bagnato, mai affrontato prima d’ora con una vettura a trazione integrale. Sono comunque contento dei tempi fatti registrare in tutta la giornata, abbiamo abbassato il gap dai punti di riferimento. Particolare che ci fa ben sperare per il prosieguo della stagione”.
Jolly Racing Team impegnata anche sull’asfalto del Campionato Italiano di Velocità in Salita per auto storiche con Fabio Spinelli, protagonista di uno sfortunato ritiro nella fase finale di Gara 1 della “Bologna-Raticosa”, impegno affrontato sulla Renault 5 GT Turbo. Un problema meccanico ha compromesso le ottime prerogative espresse dal driver nei due intertempi, costringendolo ad abbandonare anzitempo il confronto.
Redazione
Con la con Delibera Giunta Comunale n. 80 del 11.09.2020 a seguito approvazione del progetto esecutivo e della dichiarazione di Pubblica Utilità, che risulta essere sostitituva al titolo edilizio abilitativo a partire dal prossimo 21 settembre 2020 l'Asl procederà con l'indizione del Bando di Gara per appalto lavori.
Ad introdurre la conferenza stampa il Sindaco Nicola Tesi ha spiegato con immenso entusiasmo il progetto che l’Ingegner Ermes Tesi della ASL Toscana Centro ha realizzato.
“La struttura oltre ad ospitare gli ambulatori per i medici di medicina generale, il punto prelievi e le vaccinazioni, avrà anche una zona infermieristica, di prenotazione CUP, ed un’area dedicata al sociale; questo porterà sul nostro territorio finalmente l’integrazione socio sanitaria che attendiamo da anni”.
E’ stato il dottor Marco Bonini a specificare nel dettaglio quelle che sono le funzioni della casa della salute, che trova il suo senso, nella concentrazione di molti servizi di natura socio sanitaria all’interno della stessa struttura.
“Parte essenziale del presidio sono i medici di medicina generale coadiuvati da altri servizi con cui lavoreranno in stretto contatto, servizio infermieristico, ambulatorio infermieristico, punto prenotazioni cup, attività specifiche e diagnostica di base e punto prelievi che come ha già accennato il Sindaco è una parte fondamentale, lo stesso sarà mantenuto attivo anche nel periodo dei lavori grazie alla preziosa collaborazione con la vicina Pubblica Assistenza Croce Oro, che garantirà un idoneo spazio in cui poter svolgere questa importante attività.
Cosa fondamentale – continua il Dottor Bonini – dovrà essere la gestione flessibile del presidio da calibrare sulle esigenze della popolazione di Ponte Buggianese”.
A conclusione il Sindaco ha nuovamente ringraziato l’ASL Toscana Centro e la Regione Toscana per il grande lavoro che stanno svolgendo per la realizzazione di questo fondamentale presidio socio-sanitario a Ponte Buggianese.
Redazione
Lisa Innocenti, candidata di Italia Viva alle regionali, è stata di parola. Come promesso all’incontro del 28 agosto a San Marcello Pistoiese, ha incontrato il Comitato per la Social Valley nella persona del presidente Roberto Orlandini, che è presidente anche di Oasi Dynamo, la società agricola che gestisce gli oltre mille ettari della montagna sulle cui pendici si trova Dynamo Camp.
Roberto Orlandini le ha fatto ieri da guida in una visita al Dynamo Camp e poi nei terreni dell’azienda agroforestale da lui diretta, che quest’anno ha avviato anche un progetto agrituristico di nicchia, con alcuni lodges nel verde destinati a un turismo slow e rigenerativo, molto apprezzato da Lisa Innocenti. Dopo di che le ha illustrato alcuni dei progetti del Comitato per la Social Valley, nato nel 2016 per rilanciare l’intera Montagna Pistoiese facendo leva sull’esperienza di successo di Dynamo. Ad esempio, la scuola per «caregivers e terapisti ricreativi» a Campo Tizzoro oppure l’«asilo di contesto domiciliare» incentrato sulla metodologia ricreativa di Dynamo, avviato per ora con 7 bambini a Limestre.
«Attraverso i nostri progetti sia nel sociale che per l’ambiente e che sono sempre di interesse pubblico – ha spiegato Roberto Orlandini – cerchiamo di portare le persone ad abitare in montagna, creando direttamente occasioni di lavoro oppure forme di sostegno alle famiglie dei residenti che facilitano l’attività lavorativa. Alla Regione chiediamo il sostegno per poter andare avanti in questo genere di iniziative che hanno un alto valore sia economico che sociale».
«È un privilegio avere realtà come queste nel nostro territorio – gli ha risposto Lisa Innocenti -. Modelli innovativi di impresa sociale e di attività agroforestale e tutela dell'ambiente di livello internazionale, capaci di riqualificare la Montagna Pistoiese e di cui essere orgogliosi». «A costo di ripetermi – ha concluso la coordinatrice di Italia Viva Pistoia – sottolineo che è soprattutto con una più adeguata programmazione e gestione dei fondi europei, come indicato nel primo punto del mio programma, che potremo dare a iniziative come queste ulteriori risorse e forme di sostegno: questa è la via maestra».
Redazione
Nuova tappa sulla via della sostenibilità ambientale, sempre coniugata con quella economica, dell’Associazione vivaisti italiani, soggetto referente del Distretto vivaistico di Pistoia, che con il suo presidente Luca Magazzini scommette su recupero e reimpiego degli scarti verdi all’insegna dell’economia circolare.
La “Serata del vivaismo 2020” del 10 settembre scorso, tenutasi al Circolo di Masiano subito dopo l’assemblea annuale in cui è stato ratificato all’unanimità un bilancio consuntivo 2019 dal segno più e senza sorprese, è stata l’occasione per aprire le porte ad Agribios, cooperativa agricola di Chiesina Montalese (Pistoia) che grazie al suo impianto di triturazione e vagliatura fornisce ai propri soci fruitori, per il 90% vivaisti del Distretto, un servizio completo di recupero e valorizzazione dei residui vegetali dell’attività agricola. Dando una risposta a un importante fabbisogno delle aziende agricole del territorio pistoiese, come sembrano dimostrare i dati illustrati ieri dalla presidente Stefania Marchionni.
Diventata operativa nel 2017, dopo aver ricevuto a fine 2016 l’autorizzazione unica ambientale del Comune di Pistoia, Agribios è subito cresciuta velocemente per numero di soci, per fatturato e per quantità di materiale ricevuto. A fine 2018 infatti i soci erano 90, il fatturato annuale intorno a 280 mila euro e la quantità di materiale ricevuto circa 16.500 metri cubi, mentre nel 2019 i soci sono saliti a 110, il fatturato (che dipende anche dall’ampliamento dei servizi offerti) a circa 780 mila euro e la quantità di materiale a oltre 24.900 metri cubi, cioè fino quasi al tetto che per adesso non può essere superato (per ragioni normative e di autorizzazioni). Quest’anno i soci sono già più di 140 e le aspettative di fatturato per fine anno di 850 mila euro. Nel frattempo la cooperativa spera, dice Stefania Marchionni, «di poter realizzare l’ampliamento con un altro sito per puntare a raggiungere l’obiettivo di 100.000 metri cubi di materiale».
L’attività di Agribios ruota attorno all’impianto, che funge da punto di raccolta finalizzato al recupero e alla gestione dalla A alla Z dei residui vegetali: biomasse derivate da piante sciupate e non più vendibili, da potature e sfalci, ma anche il substrato contenuto nei vasi o nelle zolle. Il processo aziendale prevede, in estrema sintesi, il ritiro degli scarti vegetali con i substrati dalle singole aziende socie, lo stoccaggio in settori dedicati del sito, poi la riduzione volumetrica e vagliatura delle due componenti primarie (lignocellulosica e substrato colturale), poi la triturazione di raffinazione da cui si ottengono tre componenti (legname, terriccio, pomice) da ricollocare, il trasporto e conferimento dei materiali alle aziende agricole per il loro riutilizzo colturale, quando possibile all’interno dello stesso distretto.
In sostanza, come sottolineato dal vice presidente di Legacoop agroalimentare Massimo Carlotti nel suo intervento, l’obiettivo di Agribios è derubricare definitivamente lo scarto agricolo dalla voce “rifiuto”. E fra gli aspetti distintivi segnalati da Stefania Marchionni c’è il fatto che «gli scarti vegetali consegnati dai soci hanno l’autocertificazione che non sono stati trattati con anticrittogamici da 60 giorni e ogni 3 mesi noi controlliamo l’assenza di inquinanti».
La presidente di Agribios ha lanciato infine una proposta: «far diventare il Distretto ornamentale pistoiese il primo distretto vivaistico d’Europa con un marchio, da decidere insieme alle imprese, che certifichi l’adesione a un sistema circolare che non lascia scarti e anzi è in grado di dare nuova vita ai sottoprodotti agricoli». Operazione che Luca Magazzini, dopo l’incontro, ha detto di voler prendere in considerazione perché, «se ben progettata, potrebbe rafforzare l’immagine delle piante pistoiesi e rappresentare un volano anche sul piano commerciale, un’occasione di sviluppo». Dello stesso avviso, il presidente del Distretto Francesco Mati, che, dopo aver segnalato il dato che quest’anno l’export florovivaistico italiano sta perdendo 80 mln di euro, soprattutto nella componente floricola, si è detto d’accordo sulla utilità di una «strategia di territorio» che faccia leva sull’impegno per l’ecosostenibilità come «valore aggiunto delle piante».
I CINQUE BENEFICI PER IL TERRITORIO
1) riduzione di scarti verdi nelle discariche
2) utilizzo dei sottoprodotti in agricoltura tramite la creazione di una filiera locale
3) recupero di notevoli quantità di sostanze organiche e terricciato che possono contrastare la mineralizzazione dei terreni
4) minore necessità di ricorrere all’abbruciamento dei residui legnosi
5) incremento della produzione di energia rinnovabile a mezzo di biomassa
Redazione
Se fossi stata informata prima dalle Istituzioni locali, come fra l'altro accaduto per la vicenda della scuola media di Pavana, mi sarei già adoperata almeno per portare in sede regionale le giuste istanze del territorio montano.
Ai genitori che con coraggio protestano va tutta la mia solidarietà e vicinanza. Sarà mia cura interessare subito Cristina Grieco, assessore regionale all'istruzione ed Ernesto Pellecchia, Direttore dell'ufficio scolastico regionale.
Non sarà facile nell'immediatezza ma è necessario trovare una soluzione alternativa a quella prospettata.
La montagna ha tante potenzialità, ma la garanzia di un’adeguata istruzione e di percorsi di formazione consoni è fondamentale.
Redazione
I test eseguiti hanno raggiunto quota 630.201, 6.737 in più rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono oggi 2.459, +2,4% rispetto a ieri. I ricoverati sono 97 (5 in più rispetto a ieri), di cui 17 in terapia intensiva (1 in meno). Purtroppo, oggi si registra 1 nuovo decesso: una donna di 86 anni.
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
L'età media dei 91 casi odierni è di 44 anni (il 20% ha meno di 26 anni, il 29% tra 26 e 40 anni, il 32% tra 41 e 65 anni, il 19% ha più di 65 anni) e, per quanto riguarda gli stati clinici, il 79% è risultato asintomatico, il 13% pauci-sintomatico.
Delle 91 positività odierne, 8 casi sono ricollegabili a rientri dall'estero. 3 casi individuati grazie ai controlli attivati nei porti e stazioni con l'ordinanza n.80 della Regione Toscana, di cui 2 riferibili a cittadini residenti fuori regione. Il 42% della casistica è un contatto collegato a un precedente caso.
Si ricorda che a partire dal 24/06/2020, il Ministero della Salute ha modificato il sistema di rilevazione dei dati sulla diffusione del Covid-19. I casi positivi non sono più indicati secondo la provincia di notifica bensì in base alla provincia di residenza o domicilio.
Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 3.927 i casi complessivi ad oggi a Firenze (24 in più rispetto a ieri), 731 a Prato (11 in più), 918 a Pistoia (4 in più), 1.409 a Massa (12 in più), 1.642 a Lucca (6 in più), 1.233 a Pisa (6 in più), 638 a Livorno (11 in più), 996 ad Arezzo (10 in più), 550 a Siena (2 in più), 533 a Grosseto (3 in più). Sono 537 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni (2 in più).
Sono 39 quindi i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 35 nella Nord Ovest, 15 nella Sud est.
La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 352 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 474 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 723 casi x100.000 abitanti, Lucca con 423, Firenze con 388, la più bassa Livorno con 191.
Complessivamente, 2.362 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (52 in più rispetto a ieri, più 2,3%).
Sono 4.101 (103 in meno rispetto a ieri, meno 2,5%) le persone, anch'esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 1.566, Nord Ovest 1.830, Sud Est 705).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 97 (5 in più rispetto a ieri, più 5,4%), 17 in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri, meno 5,6%).
Le persone complessivamente guarite sono 9.506 (33 in più rispetto a ieri, più 0,3%): 201 persone clinicamente guarite (9 in più rispetto a ieri, più 4,7%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 9.305 (24 in più rispetto a ieri, più 0,3%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.
Purtroppo, oggi si registra 1 nuovo decesso: una donna di 86 anni deceduta a Pisa.
Sono 1.149 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 418 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 176 a Massa Carrara, 148 a Lucca, 93 a Pisa, 65 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 25 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.
Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,8 x100.000 residenti contro il 59,0 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (90,3 x100.000), Firenze (41,3 x100.000) e Lucca (38,2 x100.000), il più basso a Grosseto (11,3 x100.000).
Su una postazione di propaganda elettorale nei pressi della Biblioteca Comunale di Larciano, abbiamo trovato strappati i nostri manifesti. Soltanto i nostri e questo significa che si tratta di intolleranza ideologica e non di qualche ragazzino maleducato che strappa i manifesti per divertimento”.
Spesso chi si riempie la bocca di libertà e democrazia e accusa noi comunisti di non rispettarla, assume un atteggiamento ben poco rispettoso di fronte a chi mette in discussione alla radice la società attuale e propone un’alternativa di sistema.
Non è la prima volta che ci vengono sistematicamente strappati i manifesti. Anzi, ci siamo quasi abituati.
Nessuno creda di mettere a tacere la nostra voce. Non ci è riuscito chi ha promosso leggi elettorali anticostituzionali che escludono le minoranze dalla rappresentanza, non ci è riuscita la censura pluridecennale dei media nei nostri confronti, non ci riusciranno quindi quattro imbecilli come quelli di Larciano.
Il tempo lavora per noi, mostrando ogni giorno di più l’insostenibilita’ sociale e ambientale del sistema di produzione capitalistico e la necessità del Socialismo”.
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