L’articolo di PVNews finisce esposto nello studio dell’artista in via Oberdan. L’editore: «Una piacevole dicotomia tra digitale e materia».
Con questo gesto, il giornale digitale ha smesso di essere solo pixel ed è tornato superficie. È capitato con la seconda puntata di “Visite d’Atelier”, la rubrica curata da Anneclaire Budin e dedicata allo studio-labirinto del pittore Franco Benedetti: l’articolo è apparso, stampato, nella vetrina dell’artista in via Oberdan, 80 a Pescia.
Una sorta di corto circuito felice, un ritorno alla carta non per nostalgia ma per riconoscimento. Come se l’atelier, nel suo caos ordinato di colori e visioni, avesse voluto restituire al web ciò che il web ha raccontato di lui. Un gesto anch’esso artistico: la critica che diventa parte dell’opera, il testo che entra nel dispositivo artistico, il giornalismo che si fa oggetto esposto.
Per noi di pistoia.valdinievole.news è una conferma inattesa. Ogni giorno tentiamo di fare informazione in modo serio, trasversale, pulito, autonomo. Quando esprimiamo una convinzione ce ne assumiamo la responsabilità, senza lusinghe e senza schermaglie di fioretto.
“Visite d’Atelier” nasce così: prima la ricerca, poi il confronto con l’artista, infine la restituzione sul web. Una rubrica che vive del contatto diretto con il fare, non del commento da remoto. E questa volta il percorso si chiude con un piccolo premio: vedere il nostro lavoro diventare parte dello spazio creativo che raccontava.
Forse sì: chi ama la carta legge anche il web. Forse conta la qualità, l’accuratezza, lo sguardo onesto. O forse, semplicemente, l’arte riconosce quando viene guardata con rispetto.