«Sono passati ormai tre anni – scrive l’associazione “Pescia è di tutti“ – dalla chiusura del Ponte del Marchi da parte dell’amministrazione. Addirittura l’ordinanza di chiusura fu firmata in diretta. Poi come spesso accade per questa amministrazione, non si va oltre i soliti teatrini e sulla vicenda è sceso il silenzio. Siamo al terzo compleanno della chiusura e chissà per quanto tempo i pesciatini dovranno subire questi disagi. Non si capisce come mai, quando i ponti sono di competenza della Provincia, Giurlani e Morelli un giorno sì e l’altro pure chiedono conto dei tempi; quando si tratta delle cose di cui hanno responsabilità diretta, come il Ponte del Marchi, tutto tace. Come mai il Comune non ha previsto ristori alle attività economiche danneggiate dalla chiusura? Ci si aspettava battaglia dell’opposizione in consiglio comunale, almeno per conoscere i tempi di riapertura, invece nulla». «Abbiamo letto – si aggiunge – che Morelli vorrebbe trovare i soldi con il Recovery Fund: ci viene il dubbio che neanche abbia letto il testo. Ma una certezza c’è: il ponte è chiuso a tempo indeterminato e non si sa quando e se verrà riaperto. Nel frattempo la Provincia ha stanziato 300mila euro per il Ponte degli Alberghi, la Regione 900mila euro per Ponte all’Abate e 350mila per il Ponte del Duomo. Lanciamo la proposta: un comitato per il Ponte del Marchi, aperto ai cittadini che vogliano fare sentire la loro voce».
Redazione
“ L’affermazione di Giani e della sua coalizione alle elezioni regionali di domenica scorsa è una grande vittoria per il centro sinistra tutto.
Il nostro popolo non ha permesso che la Toscana fosse occupata dalla destra targata Lega\Fratelli d’Italia.
Ringrazio di cuore Zingaretti, la nostra segretaria Bonafe' , i candidati, i sindaci , i volontari giovani e meno giovani che hanno lavorato senza risparmiarsi, a testa bassa per ottenere questo importante risultato.
L'apoteosi di questa campagna è stata senza dubbio la serata di Pistoia dove il nostro popolo si è ritrovato ed ha recuperato energie per arrivare convinti al traguardo.
Il risultato della Valdinievole non è stato soddisfacente per il nostro schieramento , come evidenziano i numeri , anche se a Pieve a Nievole abbiamo motivo di essere parzialmente soddisfatti, avendo recuperato più di 500 voti, il 6,5%, rispetto alle Europee del 2019 .
La situazione post covid ha lasciato la Valdinievole in ginocchio e siamo tutti impegnati insieme ad amministratori e sindaci per recuperare il terreno perduto, naturalmente con l'aiuto della regione Toscana che sarà al nostro fianco. Non sarà facile ma ce la faremo e il Pd sarà di sicuro l’attore principale e il punto di riferimento più importante per la Toscana del futuro”.
Monica Birindelli, segretario di Pieve a Nievole del Pd
Dal 2015 in poi una frana di soldi non incassati, ma spesi! Questo e l'amministrare del Giurlani a Pescia.
Non sanno come ripianare quella montagna di danaro che manca e chiedono piu tempo alla corte dei conti. Bravi! Era cosi difficile spendere quel poco che si incassava invece di dover dimostrare le grandezzate di questo sindaco?
E stato bello raccontare della staticità della Giunta Marchi per poi riempire di debiti veri il nostro comune!
Si parla di quasi 4 milioni , ma saranno sicuramente di più,Che Giurlani non abbia troppe remore a spendere ciò che non c'è è dimostrato ovunque.
E intanto questi consiglieri continuano a approvare pacchettate di debiti fuori bilancio fatti da Giurlani e non da altri!Eccoci finalmente ai famosi 17 milioni di Oreste!
Tutti i nodi vengono al pettine ma questi rischiano di romperlo questo pettine!
Consigliere Comunale Oliviero Franceschi
A dichiararlo all’indomani dei risultati delle elezioni regionali è Lisa Innocenti, coordinatrice provinciale di Italia Viva e prima arrivata nella corsa delle preferenze all’interno di Italia Viva con 1528 voti, nonostante non fosse al primo posto nella lista del suo partito nel collegio di Pistoia.
«Soddisfazioni non banali – continua Lisa Innocenti - perché la vittoria di Eugenio non era scontata e senza l’impegno da lui profuso su tutto il territorio non ce l’avrebbe fatta ad affermarsi con tale distacco. Lo stesso vale per me, che non potendo contare su 5 anni di Consiglio regionale alle spalle, ho battuto in lungo e in largo il territorio provinciale pistoiese, incontrando associazioni, categorie economiche e cittadini, raccogliendo istanze e facendomi conoscere. Il lavoro ha pagato e non prevedevo di ottenere il seggio. Però, è inutile nasconderlo, malgrado ciò, visto che la speranza è l’ultima a morire, c’è un pizzico di delusione per non avercela fatta e per non poter mettere direttamente a frutto quanto seminato durante la campagna elettorale».
«Il nostro partito è riuscito a guadagnare due seggi in un contesto difficile in cui i voti si sono concentrati sulle forze maggiori, in parte anche sotto la spinta psicologica della necessità di un voto utile, che ha inciso anche sulle scelte dei partiti, non solo sui voti ai candidati presidenti. Quindi non si può parlare di fallimento. Però, ripeto, potevamo e dovevamo ottenere di più, soprattutto con una copertura del territorio più completa durante la campagna elettorale. Lo dico perché credo che ci possa servire da lezione per il futuro: senza investire energie in un dialogo autentico e capillare con cittadini e imprese sul territorio non si può fare il salto di qualità a cui aspiriamo».
Redazione
Il terzo più votato in provincia è stato Alessandro Capecchi, di Fratelli d’Italiacon 5963 voti, che gli valgono un seggio, l’unico, nei banchi d’opposizione a Firenze.
La quarta più votata in provincia è stata Luciana Bartolini, capolista della Lega, con 4374 preferenze, 700 in più di Bartolomei 3607 e non entrerà in consiglio terza la coordinatrice provinciale della Lega, Sonia Pira, con 1636 preferenze.
Nessun seggio per Italia Viva, che si è fermata al 3,9% dei voti (la più votata la coordinatrice Lisa Innocenti, con 1528 preferenze, secondo Baldi, consigliere uscente, con 1306).
Redazione
Giani ha vinto a Pistoia, Agliana, Lamporecchio, Larciano, Montale, Serravalle.
Il Pd (voti 61.161) (Pistoia 32,34%, Agliana 30,15%, Buggiano 35,53%, Lamporecchio 38,97%, Larciano 39,8%, Massa e Cozzile 30,58%, Monsummano 31,58%, Montale 34,58%, Pieve a Nievole 33,39%, Ponte Buggianese 35%, Quarrata 30,27%, Sambuca 31,22%, San Marcello Piteglio 31,42%, Serravalle 37,48%, Uzzano 31,55%), Fratelli d'Italia in due (Abetone Cutigliano 30,83% e Chiesina Uzzanese con un exploit del 40,75%), la Lega in tre comuni (Marliana 28,02%, Montecatini 27,14% e Pescia 26,53).
Il Movimento 5 stelle (voti 9.013) conferma il calo di appeal mantenendo però percentuali molto buone: a Pistoia il 6,62%, ad Agliana il 9,51%, a Lamporecchio l'8,1%, a Monsummano il 7,59%, a Montale l'8,85%, a Montecatini il 7,16%, a Pescia il 7,16%, a Serravalle il 6,5%, a San Marcello Piteglio il 5,72%.
Italia Viva (Pistoia 4,9%,) Montale 4,92%, Montecatini 3,95%, Quarrata 4,24, San Marcello Piteglio 3,68%), Serravalle 4,64%) si è tenuta intorno al 3%.
Dati forniti dalla Regione Toscana
Succede a Riccardo Franchi che era alla fine di due mandati. Nettamente battuto il candidato del CentroDestra Alessandro Ricciarelli