Serravalle Civica interviene in merito alla fiera di Casalguidi: "Ciò che critichiamo è la mania di grandezza di quest’ultima edizione".
"Da un po’ di tempo veniamo definiti dalla maggioranza e dagli amministratori comunali come i nemici della Fiera di Casalguidi, ma non è affatto così.
Noi non critichiamo la Fiera in se stessa, che dal 1885 costituisce una delle manifestazioni sociali e culturali più significative del Comune, grazie alla quale siamo conosciuti sul territorio locale e nazionale e di cui difendiamo gelosamente le origini e l’identità. Siamo ben consapevoli anzi dell’impegno e della dedizione continui del Comitato organizzatore dell’evento, che, cogliendo l’occasione, intendiamo ringraziare vivamente.
Ciò che critichiamo invece è la mania di grandezza di quest’ultima edizione, che a nostro avviso arriva a stravolgerne lo spirito originario, spingendo il Comune (il quale peraltro si è dichiarato in ristrettezze economiche, aumentando l’addizionale IRPEF) a sostenere spese che potrebbero essere evitate per destinare il denaro corrispondente, per esempio, alla riduzione delle tariffe di accesso ai servizi fondamentali alla persona o all’attivazione di ulteriori servizi sociali. Quest’anno la durata della Fiera è di sette giorni anziché di cinque; sono previste addirittura tre serate musicali con la presenza di cantanti affermati a livello nazionale e non più una; si sono moltiplicate le iniziative culturali e sportive al punto che c’è da perdervi la testa. Perché “strafare” quando è possibile onorare questo appuntamento annuale anche diversamente? È sulla qualità che occorre puntare; non sulla quantità o sulla durata. E oltretutto occorrerebbe rispettare il radicamento locale e le origini rurali della manifestazione, nata come Fiera del Bestiame.
Sappiamo bene che per l’organizzazione servono somme di denaro anche da parte del Comitato e che la Fiera, come tutte le altre feste paesane, vive di pubblicità; ma riteniamo che tutto abbia un limite e che non ci si possa svendere al miglior offerente. Circolano voci secondo le quali vedremo nelle vie e nelle piazze di Casalguidi, vestita a festa, cartelli pubblicitari che sponsorizzano il gestore della Discarica di Fosso del Cassero, come già avvenuto recentemente in occasione di un altra manifestazione. Se ciò corrispondesse al vero, sarebbe opportuna e tollerabile la scelta di anteporre l’aumento delle risorse economiche disponibili per far festa al problema da sempre costituito dalla presenza dell’impianto per la popolazione di Casalguidi? Per noi la coerenza ai principi è fondamentale, sempre e comunque, in ogni contesto.
La giunta e i consiglieri comunali cosa ne pensano? Si può essere credibili quando ci si dichiara contro la Discarica, approvando formalmente nelle sedi istituzionali un provvedimento ben preciso, ma poi si rilascia parere favorevole al progetto di ricalcolo della volumetria dell’impianto e si tollera l’esposizione dei cartelli pubblicitari del gestore nell’ambito di feste ed eventi paesani?"
Redazione