Dopo le dimissioni di Annalena Gliori nessun candidato del centrodestra ha accettato il seggio. Il Ministero si è espresso, il PD parla di “brutta pagina per la democrazia”.
Il Ministero dell’Interno si è espresso sulla surroga del consigliere comunale Annalena Gliori, dimessasi poco dopo le elezioni del 2023. Nessuno dei candidati della lista civica di centrodestra ha accettato di subentrare, con la conseguenza che i 369 elettori della lista restano senza rappresentanza in Consiglio comunale.
Sul piano amministrativo la legge è chiara: la surroga è un atto dovuto, ma se nessun candidato accetta il seggio, il posto rimane vacante. Non sono previste sanzioni o commissariamenti, semplicemente il Consiglio prosegue con un membro in meno.
In questo quadro si inserisce la presa di posizione del Partito Democratico di Pescia, che in un comunicato non firmato parla di «caso unico in Italia» e di «brutta pagina per la democrazia». Secondo il PD, «a rimetterci è ancora una volta l’immagine della città».
Il parere ministeriale, di fatto, non aggiunge nulla rispetto a quanto già stabilito dal TUEL: appare quindi più come un passaggio formale, diventato ora terreno di scontro politico.
Redazione