Un lavoro di cucito impressionante sotto una volta d’autore: l’albero all’uncinetto si è acceso oggi al Mercato dei Fiori, un gesto capace di farsi notare da cittadini e visitatori.
A Pescia, sotto la grande volta dell’ex Mercato dei Fiori – opera modernista dello studio Gori–Savioli, tra le architetture più rappresentative del Novecento toscano – oggi si è acceso un albero che è molto più di un simbolo natalizio. È il risultato di un gesto collettivo, quasi tutto femminile, che da mesi cuce insieme la città con ago, filo e pazienza.

Sono arrivate più di mille piastrelle alla Croce Rossa, ciascuna realizzata da mani diverse: nonne, zie, bambine, volontarie, gruppi maglia, associazioni. Un lavoro di cucito e assemblaggio impressionante, non solo per la quantità, ma per la capacità di far combaciare colori e trame in un’unica forma coerente. Di giorno, l’opera rivela la sua materia: la tessitura minuta, l’ordine conquistato centimetro dopo centimetro, la coralità che si può quasi contare.
Poi arriva il buio, e l’albero cambia natura. Quando questo pomeriggio si sono accese le luci, la struttura ha smesso di essere soltanto un lavoro artigianale: è diventata installazione luminosa. La volta di Gori e Savioli, con il suo cemento severo e la geometria potente, ha fatto da controcanto, amplificando l’effetto e trasformando la piazza in un piccolo teatro urbano. Pescia non ha illuminato solo un albero: forse, ha acceso un’idea di comunità.