L’opposizione critica l’amministrazione: il Tribunale sospende un decreto ingiuntivo da 100mila euro per mancanza di progetti chiari su Veneri. I pesciatini pagano il conto?
Il movimento di opposizione Pescia Cambia, ha lanciato un attacco all’amministrazione comunale. Al centro delle critiche, la sentenza del Tribunale di Pistoia (atto n. 2509/2024) che ha sospeso un decreto ingiuntivo da 100.000 euro emesso dal Comune nei confronti del Consorzio Torrente Pescia.
L’accusa di Pescia Cambia
Secondo il movimento, il Tribunale ha evidenziato una gestione superficiale da parte del Comune. La sentenza sottolinea la mancanza di un piano chiaro sugli interventi di tutela ambientale a Veneri, frazione che avrebbe dovuto beneficiare dei fondi come compensazione per i disagi legati al depuratore.
Giurlani e i suoi hanno dichiarato:
“Non si capisce perché il Comune non presenti un progetto chiaro, necessario per utilizzare correttamente i fondi destinati a Veneri. Questo evidenzia una carenza sostanziale dell’amministrazione.”
Le conseguenze della sentenza
Senza un piano definito, i finanziamenti rischiano di finire nei bilanci comunali senza garanzie sull’impiego per la frazione. Pescia Cambia sottolinea che questa vicenda, come la recente sentenza sul caso dell’ex Cartiera Magnani, danneggia ulteriormente il rapporto tra il Comune e le realtà economiche del territorio.
La vicenda si inserisce in un contesto di conflitti tra l’amministrazione e le forze socioeconomiche locali, che, secondo l’opposizione, mettono in difficoltà il territorio e, soprattutto, i cittadini.
Il Comune, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Redazione