Niccolai, Collodi: la variante aumenta i problemi, non li diminuisce
Il consigliere regionale Marco Niccolai (PD) ha scritto una lettera di cinque pagine indirizzata al Commissario Prefettizio Silvia Montagna, nella quale ribadisce tutti i motivi di criticità della variante urbanistica dell'ex Cartiera Panigada a Collodi.
«Il 16 maggio 2016 una bobina di carta cadde da un tir in transito nella zona turistica di Collodi, poco dopo l’ingresso di Villa Garzoni; solo il caso volle che dietro quel tir non ci fosse un’auto, una moto, una bicicletta, una persona. Quali sarebbero state le conseguenze in quel caso?», inizia così la lettera inviata al Commissario Prefettizio e, per conoscenza, a tutti gli enti a cui è stato inviato l’avvio del procedimento della variante della ex Cartiera Panigada a Collodi.
Per Niccolai «Collodi deve essere valorizzata, non compromessa ulteriormente» e proprio per questo puntualizza che le previsioni su come la Variante al piano regolatore intende superare le criticità esistenti e quelle eventuali prodotte dalle scelte di piano «sono, a mio modesto avviso, del tutto incoerenti con le criticità che sono state evidenziate».
Il consigliere, essendosi sempre impegnato affinchè la Regione Toscana finanziasse gli studi progettuali della nuova viabilità, lancia un allarme «se il Comune di Pescia intende adottare provvedimenti urbanistici inerenti una superficie utile pari a 7.300 mq nel centro del paese senza attendere neanche l’avvio dell’attività progettuale sulla nuova viabilità che la Regione ha inserito nei propri strumenti di programmazione, di fatto rischia di compromettere gli esiti e la praticabilità di ogni ipotesi di viabilità alternativa. La discussione deve essere ampia e non indirizzata a prescindere su una singola soluzione, magari scartandone altre a priori senza le necessarie verifiche tecniche».
Niccolai si dice nuovamente contrario alla proposta di vietare l'ingresso in paese ai tir per alcune ore del giorno, ipotesi prospettata nel rapporto: «oltre a ricordare le scene della chiusura dei valichi alpini con gli incolonnamenti dei tir, di certo ben poco confacente con una vocazione turistica, non tiene conto del fatto che la produzione cartaria si svolge sull’intera giornata e soprattutto essa non toglie alcun mezzo dal centro dal paese e dunque neanche dall’ingresso davanti alla ex cartiera Panigada e al Parco di Pinocchio».
Per quanto riguarda il parco il consigliere afferma che: «se la nuova struttura attirerà 300.000 visitatori all’anno, ad essi vanno aggiunti anche i più di 150.000 dell’attuale Parco di Pinocchio. Ciò significa che il centro di Collodi dovrebbe sopportare un carico urbanistico pari a più di 450.000 persone all’anno e di 200 tir al giorno. Questo rende necessario, oltre ad un serio progetto per la viabilità che è elemento imprescindibile per la sostenibilità di tanti impatti, anche una considerazione dei carichi urbanistici e delle relative infrastrutture non frazionata per singola attrazione turistica ma complessiva e che esse debbano essere realizzate preliminarmente all’effettuazione di interventi urbanistici così significativi».
A conclusione Niccolai sottolinea come il traffico pesante sia d’impatto negativo sui visitatori e quindi «senza la realizzazione di una viabilità alternativa non può esservi uno sviluppo turistico serio e credibile, quello che tutti auspichiamo, in grado di valorizzare il territorio, non di comprometterlo ulteriormente visti i seri problemi che la popolazione di Collodi quotidianamente si trova a vivere».
Il consigliere si riserva comunque di «approfondire ulteriormente tali questioni (e farle approfondire anche sotto il profilo giuridico) nelle opportune sedi».
Qui il testo integrale della lettera.
Redazione