Banda ultralarga in tutta la Toscana, anche nelle frazioni meno abitate entro il 2020. Internet accelera, in Toscana, grazie ad un accordo e un conferenza unica di serizi coordianta dalla Regione.
L'obiettivo è quello di snellire e quindi velocizzare le autorizzazioni necessarie alla posa in opera dei cavi per la banda ultra-larga nelle aree dove l'investimento non sarebbe stato economicamente conveniente né possibile senza l'aiuto pubblico.
"E' un provvedimento importante - ha commentato il presidente della Regione, Enrico Rossi, presentantdo il progetto - perchè ristabilisce condizioni di uguaglianza tra i territori, dando pari opportunità a cittadini e aziende. La Toscana è ancora una volta all'avanguardia a livello nazionale".
Già nel 2011 era stato fatto un primo investimento per la banda larga che coinvolgeva 1251 frazioni e borghi per una spesa di oltre 87 milioni di Euro.
L'attuale progetto per la banda ultra-larga vede un investimento di 257 milioni (120 provenienti dalla Regione, il resto dallo Stato), e comprende anche i 29 milioni del progetto pilota avviato nel 2015 a Santa Croce sull'Arno, Cerreto Guidi, Altopascio, Campo nell'Elba, Roccastrada, Capalbio, Pomarance, Porcari, Bientina, Castel del Piano e San Marcello Pistoiese.
I lavori verranno divisi in 4 lotti; il primo interesserà 55 comuni e oltre 1000 località, prenderà il via a breve e terminerà nel 2018.
Nei vari cantieri la precedenza verrà data alle zone con la maggior densità di imprese, agricole o industriali, ma entro il 2020 i lavori dovrebbero arrivare ovunque. In totale gli interventi programmati sono 6028 per cablare (ad almeno 100 Mbit al secondo) 364 mila edifici e 784 mila toscani. Stiamo parlando di un quinto della popolazione regionale che attualmente naviga con difficoltà o lentamente: in pratica il 70% delle aree bianche della Toscana, al restante 30% sarà assicurata una copertura ad almeno 30 Mbit al secondo.
Il bando da 1,4 miliardi di Euro è stato assegnato lo scorso 16 giugno a Open Fiber, che realizzerà i lavori nei quattro lotti. La rete realizzata rimarrà di proprietà pubblica.
Redazione