La Celtex inaugura con il governatore Rossi ieri ad Altopascio il nuovo punto di stoccaggio a struttura verticale in assenza di vuoto e personale per prevenire gli incendi, mentre comunica anche che nello stabilimento di Villa Basilica, entro agosto, metterà in produzione una turbina coogeneratrice che si alimenta con gli scarti che torneranno così nel ciclo produttivo. 15 nuove assunzioni che si aggiungeranno ai 65 addetti. Presenti all’inaugurazione oltre al presidente Rossi che dichiara «Dobbiamo smetterla con l’equazione automazione uguale minori posti di lavoro perché le moderne tecnologie hanno bisogno di professionalità diverse, mutate nelle esigenze», anche l’AD di Celtex Andrea Bernacchi, i sindaci Sara d’Ambrosio e Giordano Ballini rispettivamente per Altopascio e  Villa Basilica.

Un magazzino di stoccaggio ad elevatissima automazione, 4.0, tra i più evoluti d’Europa. Quello che ha costruito l’industria cartaria Celtex di Altopascio dove l’impresa è sbarcata anni fa riqualificando un’area di estremo degrado, acquisendo l’ex Fonderia, sfruttando la vicinanza dell’autostrada, privilegiando una scelta: bonificare, anziché costruire ex novo, magari all’estero, con minori costi. Il Governatore della Toscana Enrico Rossi ha inaugurato ieri il nuovo punto di stoccaggio a struttura verticale, dove il materiale non viene mai a contatto con la presenza umana. Il deposito è in un sito privo di ossigeno. Ciò rappresenta il massimo della sicurezza nella prevenzione incendi. Massima attenzione all’ambiente, nel mese di agosto entrerà in funzione una turbina cogeneratrice nello stabilimento di Villa Basilica, a cavallo fra Lucchesia e Valdinievole, che recupera gli scarti e che dovranno diventare, in un processo a cascata, nuova materia prima per far ripartire il ciclo. 15 i giovani che verranno assunti a breve e che si sommeranno ai 65 addetti già presenti in quello che diventerà l’hub di riferimento regionale: «Dobbiamo smetterla con l’equazione automazione uguale minori posti di lavoro – ha commentato Rossi – perché le moderne tecnologie hanno bisogno di professionalità diverse, mutate nelle esigenze».
Il taglio del nastro, alla presenza dell’amministratore delegato Andrea Bernacchi e dei sindaci di Altopascio e di Villa Basilica, rispettivamente Sara D’Ambrosio e Giordano Ballini, ha sancito la nascita del nuovo polo. Rossi inoltre ha sottolineato: «La Toscana ha una vocazione manifatturiera, qui si parla di elevata tecnologia, ma è nato nel 1700 quel distretto agrigarden ortomiocartario che adesso è il primo in Europa. Noi possiamo fornire supporto. Il tema dello smaltimento mi sta a cuore e vedo soluzioni praticabili solo con l’economia circolare, gli scarti diventano nuove opportunità, anche di guadagno». Sempre in tema ambientale, è stato evidenziato come l’azienda, attraverso le turbine di cogenerazione, abbia ridotto le emissioni di gas inquinanti dell’80 % e del 70 il consumo di energia elettrica. Celtex ha inglobato ditte omologhe in Germania, ma crede nella Toscana: Altopascio con l’hub logistico, gli stabilimenti di Lucca con Montecarlo, Guamo e Villa Basilica (anche converting), altri stabilimenti sono a Cenaia e a Migliarino (altro hub) e a Fivizzano di Massa, dove si lavoro la pura cellulosa. L’azienda insiste su 60 mila metri quadrati globali, 20 mila costituivano l’ex ceramica Mancioli. Una vasta operazione di pulizia e di ammodernamento ha condotto all’eccellenza.
I numeri. 436 dipendenti, 65 a Altopascio, 9 stabilimenti, 31 Nazioni servite, 101 mila tonnellate all’anno prodotte, 220 milioni di fatturato, 30 milioni di tasse pagate in Italia, 85 milioni di utili interamente distribuiti senza staccare cedole e dividendi, 3 milioni pronti ad essere investiti per realizzare nuove linee produttive.

Redazione

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