Un albergatore di Montecatini è stato condannato per reato di peculato a seguito del mancato versamento della tassa di soggiorno. Assohotel: «Condanna inammissibile per un ritardato pagamento. E’ necessario modificare la legge».

L’albergatore Eugenio Pancioli, titolare dell’Hotel Tamerici & Principe di Montecatini Terme, è stato condannato a un anno e dieci mesi, con il beneficio della condizionale, per il reato di peculato. Il procedimento abbreviato è partito perchè l'imprenditore è stato accusato di non aver versato i proventi della tassa di soggiorno (anche se poi l’imprenditore aveva comunque provveduto a farlo), ma in base all'attuale legge, è stato considerato come un soggetto sostituto di imposta e per questo ha ricevuto la condanna per il reato di peculato. La notizia ha destato scalpore in città e in molti hanno trovato spropositata una sentenza del genere, ritenendo che sarebbe stata più appropriata una multa. Il primo a sollevare la questione è stato l’avvocato Claudio Casciani, difensore di Pancioli, ma anche altri albergatori e comuni cittadini hanno espresso parole di solidarietà per il titolare dell’Hotel Tametici & Principe. Asshotel-Confesercenti esprime «piena solidarietà al socio e storico albergatore Eugenio Pancioli. Ribadiamo di nuovo la necessità di modificare la legge sull’imposta di soggiorno. Un albergatore, infatti, viene con questa parificato a un agente contabile che, tra l’altro, a differenza dell’imprenditore privato, percepisce un compenso per il lavoro svolto. Riscuotere l’imposta di soggiorno è invece solo un ulteriore impegno che gli albergatori sono obbligati a fare senza alcun compenso, rimettendoci ore di lavoro dei propri dipendenti, commissioni delle carte dei credito e rischio di cassa. E’ inammissibile che per un ritardato pagamento, perché di questo si è trattato, sia previsto il peculato e che quindi da un punto di vista legale un albergatore si trovi nella stessa situazione di chi commette un furto. La nostra associazione nazionale è impegnata da anni affinché venga modificata la normativa in tal senso, eliminando il reato di peculato e riportando tutto nell’ambito delle sanzioni amministrative».
Secondo le valutazioni fatte dalla precedente amministrazione, oltre 200mila euro relativi alla tassa di soggiorno riscossa da alcuni alberghi di Montecatini nel 2016, mancano all’appello ed è proprio per questo motivo che il Comune ha deciso di affidare all’Agenzia delle Entrate il compito di recuperare tale somma.

Redazione

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