PISTOIA – "E' indispensabile un ripensamento radicale del sistema sanitario, che tenga presenti i problemi e le peculiarità delle aree montane". E' questo uno dei passaggi chiave dell'atto di indirizzo sull'organizzazione del servizio sanitario in montagna, approvato dall'assemblea della Società della Salute Pistoiese lo scorso 26 Giugno. I contenuti sono stati presentati nella conferenza stampa di questa mattina, in Palazzo comunale a Pistoia, dalla presidente Anna Maria Celesti, dai sindaci di San Marcello Piteglio, Luca Marmo, e Abetone Cutigliano, Diego Petrucci, e dal vice sindaco di San Marcello Piteglio nonché vice presidente della stessa SdS, Roberto Rimediotti. I punti cardine del documento approvato all'unanimità da tutti i sindaci dei nove comuni e dal rappresentante dell'Ausl Toscana Centro, sono la valorizzazione dell’ospedale di San Marcello, la creazione di una rete di assistenza territoriale periferica, la necessità di rendere operative le strutture sanitarie in base anche alla presenza turistica e di rispondere con scelte adeguate alle carenza di medici in montagna.

"Il documento ribadisce alcune cose fondamentali, prima su tutte che la salute è un diritto fondamentale e non si può rispondere ai cittadini in modo diverso, in base alla residenza - ha detto la presidente Celesti in apertura- . L'atto riconferma l'importanza dell'ospedale di San Marcello in una integrazione con tutti gli altri presidi della provincia, come è emerso chiaramente anche durante l'emergenza sanitaria, nella quale ha ospitato un reparto di cure intermedie di pazienti affetti da Covid 19, provenienti da tutto il territorio pistoiese".

Il sindaco di San Marcello Piteglio e presidente della Provincia, Luca Marmo, si è soffermato sulla necessità di "ragionare in una logica di sistema e quindi di ripensare alcuni modelli fortemente accentrati nelle scelte generali, un ragionamento che vale anche per il settore sanitario". In questo senso, ha spiegato ancora Marmo, "serve un meccanismo per rafforzare la rete di relazioni con gli altri territori e porre l'accento su questioni concrete come l'ospedale della montagna".

Anche il primo cittadino di Abetone Cutigliano ha sottolineato che l'emergenza corona virus ha "dimostrato il bisogno di un ospedale al servizio non solo della montagna. Senza quel presidio si indebolisce tutto il sistema ospedaliero". Sul tema Petrucci ha ricordato il ruolo fondamentale delle istituzioni, dei sindaci in particolare, "che hanno intrapreso un percorso non facile da condividere, in un momento in cui da alcune parti di paventavano chissà quali rischi per la popolazione con l'istituzione del reparto malati covid. Da questa esperienza bisogna ripartire per rilanciare il protocollo di intesa con la Regione e aggiornarne gli obiettivi".

Roberto Rimediotti, infine, ha posto l'accento sui servizi territoriali. In particolare il vice presidente ha sottolineato "le grandi difficoltà nel ricambio del personale medico, soprattutto per i medici di base, per cui si è spesso costretti ad impegnare personale non specializzato" e ha proposto l'istituzione di "incentivi per chi sceglie di svolgere la professione in montagna".

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