L'incertezza del rientro a scuola, i problemi scaricati sui prèsidi, l'allarme di Flc Cgil e Cisl Scuola: ci dicano come, dove, quando.
PISTOIA Come già fatto nel mese di maggio scorso le segreterie provinciali di Pistoia, FLC CGIL e CISL SCUOLA sottolineano la preoccupante situazione in cui versa la Scuola di Pistoia e provincia. Innanzitutto il taglio degli organici; sono state perse 41 cattedre nella nostra provincia con il conseguente accorpamento delle classi che ha portato alla formazione di classi con più di 27 alunni in tutti gli ordini di scuola, dall infanzia alla secondaria, ad evidente discapito della qualità dell’insegnamento e contro ogni regola di distanziamento fisico dovuto al covid-19.
A questo proposito, Lucia Bagnoli segretaria della Flc CGIL di Pistoia e Catia Fagioli, segretaria della CISL Scuola di Pistoia, intendono partecipare la loro grande preoccupazione a fronte delle insistenti incertezze che riguardano le modalità di riapertura in sicurezza delle scuole del territorio. Finora gli incontri che si sono tenuti con i rappresentanti degli Enti Locali sono stati poco proficui ed hanno prodotto solo assunzione di impegni, cosa inevitabile dato la situazione organizzativa ed edilizia in cui si trova la scuola pistoiese. Sicuramente da parte del MIUR non c’è stata assunzione di responsabilità in questo senso e con l’emanazione delle linee guida di fine giugno scorso si è soltanto demandata la responsabilità ai dirigenti scolastici ed agli enti locali, che poco possono fare in merito; in particolare i presidi sono stati lasciati SOLI di fronte alle enormi responsabilità che inevitabilmente hanno e le ulteriori che gli sono state addossate dalla normativa!
Rimane il fatto che settembre è ormai alle porte e speriamo che le assunzioni di si traducano in azioni concrete; questo è indubbiamente un passo avanti rispetto a quanto c e ancora da fare al nulla assoluto da parte nostra riteniamo che tutti gli impegni di spesa e di investimento da parte del MIUR, incideranno poco sulla soluzione dei problemi perché è molto pesante tutta la burocrazia degli acquisti da parte delle scuole, che non hanno neanche il tempo per attuare tutte le procedure; in buona sostanza il Governo è arrivato tardi anche rispetto alle sollecitazioni dei Sindacati maggiormente rappresentativi che unitariamente e da mesi chiedono, senza essere ascoltati, decisioni concrete da parte della Ministra, decisioni che ad oggi ancora mancano e costringono la scuola, gli alunni, i docenti e le famiglie nella più assoluta incertezza per la riapertura a settembre, che viene assicurata, senza però soluzioni concrete. Altra nota dolente di cui non si può tacere, è la scarsa o scarsissima rappresentanza concessa alle OO.SS. ove si discuta di lavoro e problematiche ad esso connesse; tutti i tavoli con le rappresentanze degli Enti Locali devono prevedere il confronto con le parti sindacali, le sole a poter rappresentare il mondo del lavoro in tutte le sue molteplici forme. L'appello si fa accorato, tanto più che il 1° Settembre è ad un soffio, gli studenti hanno già ordinato i libri di testo e il personale della Scuola è pronto per ripartire. Ci dicano: Come, Dove, Da quando, Quando, Con quali modalità, Chi .. ma la risposta non ha ancora certezze!