Sistemi per la guida sicura dei mezzi della raccolta rifiuti, interventi contro lo sfruttamento del lavoro, monitoraggio della produzione del miele e rimedi naturali per curare malattie tra i progetti finanziati con due bandi

Tutela dell’ambiente, salute, contrasto all’illegalità nel mondo del lavoro sono tra i temi al centro di sei progetti di ricerca che saranno realizzati in provincia Pistoia grazie a contributi, per un totale di 251.600 euro, concessi da Fondazione Caript con l’edizione 2022 dei bandi Giovani@RicercaScientifica e Ricerca applicata e innovazione aziendale.
Il bando sulla ricerca applicata, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha premiato due progetti: uno si svolgerà all’interno di MDM, giovane impresa di Pistoia che opera nel settore della robotica e della meccatronica, l’altro in una delle più grandi aziende vivaistiche del territorio, la Giorgio Tesi Vivai.
Il progetto di MDM si chiama Manipulator e consiste nella messa a punto di software per comandare, in totale sicurezza, robot manipolatori industriali, come a esempio bracci meccanici. I risultati della ricerca, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Firenze, saranno a disposizione delle imprese del territorio, consentendo a MDM di espandere la propria attività in nuovi ambiti.
Nei vivai Giorgio Tesi, in collaborazione con il CNR si studieranno le proprietà farmacologiche del lentisco, un arbusto sempreverde tipico della flora mediterranea, la cui coltivazione è molto diffusa a scopo ornamentale. La ricerca è sui frutti e sugli scarti di potatura di questa pianta per testarne i potenziali effetti benefici sull’organismo umano, in particolare nel contrastare gli effetti di patologie legate all’invecchiamento.
Il progetto Artemis è realizzato con la società di servizi ambientali Alia ed è uno dei quattro progetti finanziati dalla Fondazione con il bando Giovani@RicercaScientifica, tramite assegni di ricerca per giovani scienziati. Si tratta di uno studio, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Firenze, per dotare i mezzi per la raccolta dei rifiuti che circolano sulle strade della provincia di Pistoia di sistemi avanzati di assistenza alla guida. Oltre ad aumentare la sicurezza stradale, la ricerca darà anche utili indicazioni sull’impatto ambientale dei camion e su come ridurne le emissioni.
Con il progetto Pistoia on the map un ricercatore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze studierà come rafforzare le misure di contrasto al fenomeno dello sfruttamento lavorativo, tra l’altro monitorando sul territorio pistoiese l’attività dell’Ispettorato del lavoro e della Asl Toscana Centro. Si tratta di un progetto molto articolato che include anche l’elaborazione di un nuovo modello di tutela giuridica per le vittime di sfruttamento. 
Migliorare la produzione di miele è l’obiettivo del progetto Florapis, realizzato dal Dipartimento di scienze e tecnologie agrarie dell’Università di Firenze in partnership con l’associazione di produttori Toscana Miele. Attraverso immagini satellitari, dati meteorologici e anche l’utilizzo di sensori di peso applicati ad alveari, sarà elaborato un modello di analisi sulla produzione di miele e sui fattori che la influenzano. Tutte le informazioni ottenute saranno poi messe a disposizione degli apicultori attraverso un’apposita piattaforma.
Ottenere da estratti vegetali di un’ampia varietà di piante (tra cui il mirtillo, il pompelmo, il cappero, il rosmarino e il timo) un prodotto per curare dolorose patologie intestinali è, infine, l’obiettivo di uno studio che sarà effettuato da un ricercatore del Dipartimento Neurofarba dell’Università di Firenze. 
“Puntiamo sui giovani – sottolinea il presidente di Fondazione Caript Lorenzo Zogheri - per realizzare progetti il cui obiettivo, attraverso la ricerca, è innovare prodotti e processi produttivi, rendendo più competitivo il nostro territorio. Siamo molto soddisfatti, in particolare, perché viene dato particolare rilievo al tema della sostenibilità che è un fattore determinante dei processi di cambiamento che stiamo vivendo”.

Redazione

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