Il romanzo è frutto di un lungo lavoro svolto da Chiara Pasquinelli negli anni del dottorato di ricerca in Storia e sociologia della modernità all’Università di Pisa, quando ha approfondito i suoi studi sul “Fondo Puccini” della Biblioteca Forteguerriana di Pistoia, che offre una ricca raccolta di atti ufficiali e corrispondenze private. Partendo da questa documentazione si è composta sotto ai suoi occhi un'incredibile trama. Una storia appassionante con protagonista il pistoiese Tommaso Puccini, direttore degli Uffizi, che, all’indomani della vittoria napoleonica di Marengo nel giugno del 1800, con l’aiuto della marina britannica e di una cerchia ristretta di persone, riuscì ad allestire un salvataggio sorprendente di capolavori che, considerati i mezzi del tempo, hanno rischiato di andare perduti per sempre. L’autrice ha scelto di romanzare solo pochissimi eventi: il resto corrisponde a realtà.
Chiara Pasquinelli è nata a Cecina, in provincia di Livorno, dove svolge l’attività di docente. Si è laureata in Storia del Risorgimento presso l'Università di Firenze, quindi ha conseguito il Dottorato di ricerca all'Università di Pisa in Storia e sociologia della modernità. È autrice di alcuni lavori sulla questione delle requisizioni di opere d’arte in Toscana durante il periodo francese (1796-1814), tra cui "I furti d'arte in Toscana durante gli anni del dominio francese". "Il cavaliere degli Uffizi" è il suo romanzo d’esordio.
Il programma completo degli appuntamenti del ciclo è consultabile sul sito della Biblioteca Forteguerriana.
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La conferenza sarà in diretta zoom con libero accesso e si svolgerà in inglese: il titolo completo è “The Role of Fantastic animals in Fairy Tales and Children’s Literature”, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, con interventi di studiosi e docenti europei rappresentanti che della neonata Via Europea della Fiaba.
I lavori saranno aperti da Pier Francesco Bernacchi, presidente della Fondazione Collodi,
Maria Cristina Misiti, ex dirigente del ministero della cultura, Alberto D’Alessandro, manager dell’associazione EFTR. L’introduzione è affidata alla professoressa Marina D’Amato, presidente dell'associazione EFTR.
Qui si potranno seguire in diretta gli interventi. Il programma completo su fondazionecollodi.it.
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Il giorno dell’inaugurazione sarà letto il racconto “L’uomo che piantava gli alberi” di J. Giono e seguirà un’esibizione di alcuni alunni della sezione musicale. Si precisa che in caso di maltempo l’iniziativa sarà svolta in auditorium. Il progetto prevede vari appuntamenti ogni mese, presso il giardino della scuola secondaria, e sarà incentrato sulla lettura ad alta voce e su laboratori di vario genere, dalla scrittura creativa, all’arte, alla cura dell’ambiente.
Ecco il programma dei prossimi incontri, fino a dicembre (ulteriori date saranno divulgate successivamente):
giovedì 27 ottobre – ore 15,30-17,30: inaugurazione e prima lettura. Incontro a cura delle Prof.sse La Loggia Francesca e Vesco Silvia
martedì 29 novembre – ore 15,30 – 17,30: lettura a cura della Prof.ssa Puccini Elisabetta e laboratorio creativo
sabato 10 dicembre – ore 10,00-12,00: lettura a cura della Prof.ssa La Loggia Francesca e laboratorio di scrittura creativa
giovedì 15 dicembre – ore 15.30 – 17.30: lettura a cura delle Prof.sse Aloisi Elisa e Lunghi Maria Beatrice e laboratorio di scrittura creativa.
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L’appuntamento fa parte di "Leggere, raccontare, incontrarsi...", il ciclo di incontri organizzato da Biblioteca San Giorgio e Biblioteca Forteguerriana con la finalità di promuovere la conoscenza di storie, personaggi, tradizioni e cultura pistoiese, e di favorire l'incontro degli autori locali con il pubblico.
Il ciclo di vita delle piante e la loro capacità di rigenerarsi ricoprono un grande valore simbolico, ma il prendersi cura di una pianta può avere anche un effetto terapeutico, può essere un toccasana per molti tipi di fragilità umana. Curando il verde, una persona in difficoltà cura se stessa, perché recupera quella dose di attenzione, fiducia in sé e progettualità che ha perso e che le è indispensabile per rifiorire nella vita. Su questo principio, “il verde che salva le persone fragili”, Andrea Mati ha costruito il suo lavoro e la sua missione, attraverso il sodalizio con psicologi, geriatri e psichiatri e la collaborazione con comunità per il recupero di tossicodipendenti e centri di assistenza per disabili psichici. La summa della sua filosofia di vita è raccontata attraverso quattro stagioni di piante e di persone che si salvano a vicenda, e che fanno scoprire al lettore la poesia inedita del linguaggio della natura che accomuna uomini e vegetali.
Andrea Mati è nato a Pistoia in una storica famiglia di vivaisti, e ha studiato architettura, arte dei giardini e musica. Attualmente lavora nell’azienda di famiglia di cui è titolare con i fratelli Francesco e Paolo. Da sempre impegnato a cercare soluzioni per migliorare complesse problematiche sociali grazie al verde, circa vent’anni fa ha fondato due cooperative che operano nel settore vivaistico e nella progettazione, realizzazione, manutenzione di spazi verdi e nel reinserimento di persone appartenenti a categorie protette. Si dedica da anni, in stretta collaborazione con medici specialisti, alla progettazione di spazi verdi terapeutici, molti dei quali ideati da lui. Ha partecipato a convegni medici e di urbanistica in Italia e all’estero. Recentemente è stato nominato docente al primo master italiano in Orticoltura terapeutica organizzato dall’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna.
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