Verrà ospitato in settimana prossima alle Terme Tamerici lo spettacolo teatrale thailandese “HOPE, BLOOD & LOVE”.
“Speranza Sangue e Amore” può essere definito come un lavoro di teatro sperimentale in omaggio all'opera lirica TURANDOT di Giacomo Puccini e il contributo artistico del grande pittore del liberty toscano GALILEO CHINI, che ne realizzò le scenografie. “Speranza Sangue e Amore” è una performance concepita dall’artista thailandese WannasakSirilar insieme alla regista PattraToburin. Entrambi collaborano con l’Università Silpakorn di Bangkok, l’Accademia di Belle Arti di Thailandia.
Lo spettacolo si inserisce nel calendario di numerose celebrazioni per l’anniversario dei 150 anni della nascita del pittore Galileo Chini ed ha un sapore speciale visto che celebra la collaborazione fra Chini e Puccini, musicista che nel 2024 sarà oggetto di festeggiamenti in Toscana ed in particolare nell’area lucchese.
Chini contribuì notevolmente alla creazione del sistema dell’arte moderna in Thailandia anche realizzando a Bangkok tra il 1911 e il 1913 i grandi affreschi della cupola della Sala del Trono.
Fu uno dei numerosi italiani tra artisti, architetti e artigiani che contribuirono nel secolo scorso alla creazione della moderna struttura urbanistica della città e a molte delle decorazioni dei suoi più importanti palazzi.
Lo spettacolo si terrà martedi 12 Settembre alle ore 17.
Questo il prologo con cui la compagnia di artisti thailandesi si presenta al pubblico italiano introducendo lo show: "Signore e Signori, gentile Pubblico, Questa non è un'opera cantata... è un monologo. È un viaggio attraverso il tempo, il ritorno di gente thailandese in terra italiana. Vogliamo rendere omaggio alle vostre arti e ad artisti importanti della vostra nobile storia quali Giacomo Puccini e Galileo Chini. Galileo ha lasciato nel nostro Regno una importante opera d’arte. Il grande dipinto per la cupola del Palazzo della Incoronazione di AnantaSamakhom a Bangkok. Siamo qui per ringraziare. Abbiamo scrutato nelle memorie di Galileo sul suo viaggio in Thailandia, e nel cuore della principessa Turandot. Abbiamo capito che Puccini e Chini erano amici e che Galileo aveva ricordi vivi del nostro Regno quando la grande Opera della Turandot venne scritta.... Perdonateci se non capite perfettamente, ma siamo così... siamo gente thailandese".
Questa iniziativa è realizzata anche grazie alla collaborazione fra l’Università Silpakorn di Bangkok e il Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Firenze.
Redazione