Un'occasione preziosa data dallo scenario internazionale dell'apertura a Basilea di Art Basel, la più grande mostra mercato dell'arte contemporanea: è questo lo scenario in cui l'assessore regionale alla cultura, Monica Barni, ha presentato ieri, mercoledì 15 giugno, ai giornalisti internazionali il progetto del nuovo Museo Pecci per l'arte contemporanea di Prato.
L'assessore Barni ha invitato così gli esperti del settore a partecipare all'inaugurazione del nuovo Pecci, prevista per domenica 16 ottobre. «E' un progetto – ha detto l'assessore ai giornalisti presenti - che punta sul presente e sul futuro, sulle nuove generazioni, sui giovani artisti e sulle periferie, sull'educazione, sul legame tra cultura, territorio e sviluppo perché l'arte contemporanea è anche uno strumento di sviluppo». Parlando del progetto e della rinascita del Pecci, simboleggiata dalla grande ala disegnata dall'architetto Maurice Nio e dall'ampliamento del corpo centrale realizzato da Italo Gamberini per ospitare anche servizi aggiuntivi come sale lettura, caffetteria, bookshop, Monica Barni ha definito strategico il carattere multidisciplinare ed intersettoriale dell'arte contemporanea. «Cinema, musica, teatro, danza, architettura ed i vari ambiti della cultura – ha precisato - si incontrano nell'arte contemporanea. E' una commistione di generi che ci aiuta a raggiungere una comprensione globale della realtà e della complessità del presente. L'interdisciplinarietà ci rende più aperti e disponibili al confronto, ci offre ricchezza di prospettive. Ed oggi ne abbiamo molto bisogno. E' per questo che attribuisco grande importanza al progetto del nuovo Pecci». A Basilea per l'occasione erano presenti anche il direttore del museo, Fabio Cavallucci, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, e la presidente della fondazione, Irene Sanesi.