Il progetto “Fleg” conquista il podio a Impresa Campus Unifi con il sotegno di Agribios, trasformando scarti vegetali in substrati ecologici per il settore vivaistico.
Il 10 ottobre, nell’Aula Magna di San Marco, il progetto “Fleg” è stato premiato in un evento che ha visto la partecipazione di figure istituzionali di spicco come Marco Pierini, prorettore al trasferimento tecnologico, e Jacopo Vicini, assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze. Questo riconoscimento va a una squadra composta da giovani innovatori: Chiara Campagni, Federica Magazzini, Francesca Gambini, Jacopo Arcioni e Leonardo Magni, che hanno saputo unire le loro competenze in una sfida verde, sostenuta da Agribios, azienda pioniera nell'economia circolare. Agribios ha fornito al team “Fleg” il materiale lignocellulosico necessario per la realizzazione del progetto. Questo materiale innovativo, derivato dalla lavorazione di residui vegetali come potature e sfalci, viene trasformato in una fibra di legno che sostituisce la torba e la fibra di cocco nei substrati per coltivazioni. La presidente di Agribios, Stefania Marchionni, ha commentato con orgoglio: “Questo risultato rappresenta i valori di sostenibilità e innovazione che ci caratterizzano, dimostrando come la collaborazione tra università e aziende possa generare soluzioni che valorizzano materiali di scarto, riducendo l’impatto ambientale.” Il progetto “Fleg” utilizza infatti materie prime locali e trasformate, dimostrando come l’economia circolare possa diventare una realtà anche nel settore vivaistico, unendo sostenibilità ed efficienza economica. Agribios si conferma così una delle aziende italiane più all’avanguardia, investendo nella ricerca e nella promozione di pratiche agricole innovative e rispettose dell’ambiente. Durante l’evento, una giuria di esperti ha valutato i nove progetti presentati, premiando il progetto “Fleg” per la sua fattibilità, originalità e potenziale impatto positivo sul settore. La presidente Stefania Marchionni ha commentato: “Questo progetto incarna i nostri valori di sostenibilità e innovazione. Dimostra come la collaborazione tra università e imprese possa trasformare materiali di scarto in risorse preziose, riducendo l’impatto ambientale.”
Redazione