Focus in dialisi nel nuovo reparto di Medicina Interna ad alta intensità e in chirurgia dove l’attività del 1° trimestre conferma trend di miglioramento
E’ nuovamente tornato all’Ospedale San Jacopo di Pistoia il direttore generale dell’Azienda USL Toscana centro, Valerio Mari. Questa volta il focus della visita è stato fatto alle strutture di nefrologia e dialisi, nei setting di livello 2A internistico e nel setting di chirurgia d’urgenza multispecialistica (prevalentemente chirurgia urologica, ortopedica, ginecologica e chirurgia generale) per incontrare i direttori delle strutture operative e gli infermieri coordinatori e approfondire gli aspetti organizzativi e i percorsi di cura.
Insieme a Mari c’era il direttore del Dipartimento infermieristico e ostetrico Paolo Zoppi e, in questa nuova visita, sono stati accompagnati dal direttore sanitario del presidio ospedaliero la dottoressa Lucilla Di Renzo e dal direttore gestione infermieristica area Pistoia dottor Paolo Cellini
Lo scorso novembre la direzione aziendale si era invece recata in pronto soccorso, pediatria, ostetricia e ginecologia, terapia intensiva e nelle aree medica e di chirurgica generale.
Il dottor Alessandro Capitanini, direttore della struttura complessa di Nefrologia, insieme all’infermiere coordinatore la dottoressa Moira Arcangeli, ha reso noto che sono oltre 100 i pazienti trattati con emodialisi in ospedale. E’ molto attivo anche il percorso di dialisi domiciliare con 10 pazienti in dialisi peritoneale e 4 in emodialisi domiciliare (HDD). Ulteriori 100 pazienti con trapianto renale sono in follow-up, 60 sono seguiti invece per la glomerulonefrite e vengono svolte 20 biopsie renali all’anno. Nella struttura avvengono anche trattamenti speciali come aferesi terapeutica e CRRT in terapia intensiva/subintensiva.
E’ attivo l’Ambulatorio dedicato agli accessi vascolari per i pazienti dializzati ma anche per i malati oncologici o affetti da malattie cronico degenerative, fino a coloro che vengono dimessi dall’ospedale e possono proseguire le terapie in ambito domiciliare.
Recentemente è stato aperto l’Ambulatorio per lo screening metabolico della calcolosi renale a completare le offerte per la cittadinanza che può trovare a Pistoia soddisfazione per tutti gli aspetti che riguardano le patologie renali.
I centri dialisi a Pistoia con assistenza medica sono due: al San Jacopo e nel presidio del Ceppo, oltre al centro presente nel presidio di San Marcello Piteglio; nel complesso annualmente vengono effettuate circa 15.000 emodialisi.
All’interno del setting medico A trova la sua collocazione il nuovo modello organizzativo del livello assistenziale 2A, dove insistono prevalentemente la Medicina Interna II (diretta dal dottor Gabriele Nenci) che da circa 1 anno ha strutturato una SOS di Medicina Interna ad alta intensità con 6 posti letto diretti dalla dottoressa Francesca Palandri, e altri 8 posti letto gestiti dalla neurologia e cardiologia.
La SOS di medicina ad alta intensità ha preso in carico nel 2023, 211 pazienti e nei primi mesi del 2024, circa 100 pazienti (a questi si aggiungono i pazienti di specialistica neurologica e cardiologica ad alta intensità gestiti nei posti letto con telemetria)
La dottoressa Di Renzo, insieme al dottor Cellini, ha spiegato che il setting 2A, reparto ad alta intensità, nasce dalla riorganizzazione dell’area medica: è dotato del sistema informatico di telemetria wireless per il monitoraggio a distanza, 24 ore su 24, dei ricoverati.
Il monitoraggio dei pazienti avviene attraverso 10 telemetrie e 4 i monitor collegati ad una centralina (collocata in medicheria): questi piccoli apparecchi di telemetria indossati dai pazienti e collegati direttamente agli smartphone degli infermieri avvertono se ci sono dei cambiamenti clinici nei parametri rilevati. I vantaggi per i pazienti sono diversi: da quello di non stare sempre allettati ma comunque sempre “collegati” a impianti fissi e anche se ci si alza e ci si sposta la telemetria senza fili continua il monitoraggio.
E’ un’area con capacità di monitoraggio continuo dei parametri vitali per i casi ad alta complessità assistenziale, come infarti ed ictus.
Le opportunità offerte dalla telemetria a distanza e dal nuovo reparto le hanno spiegate i dottori Nenci e Palandri insieme all’infermiere coordinatore, la dottoressa Serena Vitelli.
Successivamente Mari si è soffermato, nel setting A di chirurgia d’urgenza, multispecialistica. Tale setting, che è coordinato dall’infermiera Raffaella Marovelli, accoglie di norma pazienti chirurgici delle varie specialistiche che devono sottoporsi ad interventi urgenti.
Per quanto riguarda l’ambito chirurgico è stato evidenziato come il San Jacopo sia riuscito ad invertire la tendenza aumentando anche i tassi di produttività del 2019, anno di riferimento pre Covid, con un trend crescente che ha visto nel 2023 un incremento nella chirurgia elettiva del +23% rispetto al 2022 con 4.054 interventi chirurgici.
I dati dei primi mesi del 2024 hanno confermato questo trend in miglioramento: nel primo trimestre di quest’anno, gennaio-marzo, sono già stati effettuati 1.681 interventi elettivi e 493 in urgenza, in aumento di circa il 20% rispetto allo stesso trimestre del 2023.
Sempre con riferimento al primo trimestre 2024 anche la chirurgia oncologica (chirurgia generale ed epatica, urologia, senologia, ginecologia) ha registrato un aumento dell’attività rispetto allo stesso periodo del 2023 (257 interventi che rappresentano il +7% rispetto al 2023).
Fondamentale per l’attività chirurgica, nel suo complesso, il servizio di Preospedalizzazione e Programmazione Chirurgica illustrato dalle dottoresse Alessandra Panchetti, medico anestesista referente, Cristina Salvadori, infermiere coordinatore dei reparti di chirurgia programmata (Week e day surgey e setting B chirurgico) e SAPO (servizio accoglienza percorso operatorio) e Tania Fioravanti, coordinatore del Blocco Operatorio e Sale ambulatoriali semplici. Il servizio si occupa della pianificazione e programmazione di tutte le attivita' relative al percorso chirurgico: dal momento in cui il paziente viene inserito in lista, al reclutamento per effettuare gli esami propedeutici per l'intervento fino alla programmazione del ricovero e all’assegnazione del setting specifico.
Al termine della visita al San Jacopo il direttore generale Mari ha dichiarato: “anche stamattina abbiamo approfondito, insieme alle direzioni sanitaria e infermieristica, ai direttori di struttura e agli infermieri coordinatori, aspetti assistenziali ed organizzativi, anche con uno sguardo rivolto alle prospettive future dell’ospedale. Il San Jacopo rappresenta un’importante realtà della nostra rete ospedaliera, ben strutturata e con un alto livello specialistico e tecnologico e, come mostrato dagli indicatori, sono in atto significative azioni di sviluppo e di implementazione dei servizi offerti alla popolazione. In particolare è evidente l’incremento della produzione chirurgica che ha ormai raggiunto e anzi superato i livelli del 2019, anno di riferimento pre pandemia”.
Redazione