Rieducazione Perineale nel dopo parto, nuovo servizio aziendale che si estende anche nelle Asl di Prato ed Empoli.
Una problematica troppo spesso sottovalutata, benché estremamente diffusa nella popolazione femminile, riguarda l’incontinenza urinaria da sforzo e il prolasso genitale, che emergono più frequentemente nel periodo post menopausale, ma che trovano parte delle proprie origini nel periodo della gravidanza e del parto.
Per dare risposta a questo bisogno nasce nella Asl Toscana centro Centro la “Rieducazione Perineale nel dopo parto”.
Il nuovo servizio è dedicato a tutte le donne che partoriscono nei Punti Nascita della Asl: già attivo nelle zone distretto di Firenze, Borgo S. Lorenzo e Pistoia, a breve sarà presente anche nelle zone di Prato e Empoli.
Il servizio, gestito in continuità dalle ostetriche ospedaliere e consultoriali, è dedicato all’educazione perineale, alla conoscenza dell’anatomia e alla consapevolezza del proprio corpo da parte della puerpera.
Spiega il dottor Alberto Mattei, Direttore del Dipartimento materno-infantile aziendale: “ci rivolgiamo alle donne che hanno appena partorito proprio perché la gravidanza ed il parto provocano un aumentato carico di lavoro per le strutture connettivali, muscolari e nervose che compongono il pavimento pelvico, determinando modificazioni peggiorative a carico di queste strutture e creando i presupposti per l’insorgenza di alterazioni della statica pelvica. Si tratta di un intervento di prevenzione primaria, uno screening su tutte le puerpere che porterà benefici negli anni a venire, quando queste giovani donne raggiungeranno il periodo della menopausa”.
Le modificazioni del pavimento pelvico infatti rimangono asintomatiche per lungo tempo, ma con il passare degli anni ed il sovrapporsi di fattori di rischio aggiuntivi (soprappeso, menopausa, stili e condizioni di vita, etc..) il problema può riemergere soprattutto in forma di incontinenza urinaria da sforzo e/o di prolasso genitale, con un impatto negativo sulla qualità della vita. È possibile, però ridurre questi rischi attraverso esercizi di rieducazione perineale, con un miglioramento di circa il 70% dei casi.
“A tutte le donne in dimissione dopo il parto viene consegnato un questionario per la valutazione di alcuni fattori di rischio. Le donne risultate positive a questo primo screening verranno richiamate da un’ostetrica a distanza di circa un mese: in questo intervallo di tempo infatti si ha la risoluzione spontanea di molte problematiche. Se invece ancora non fossero risolte, la signora verrà invitata a recarsi presso un ambulatorio consultoriale dedicato, in cui ostetriche appositamente formate la prenderanno in carico per questo percorso rieducativo”, aggiunge la dottoressa Arianna Maggiali, direttore della Struttura operativa complessa di Ostetricia Professionale.
Qualora l’esito del trattamento non sia risolutivo, la donna verrà indirizzata al percorso medico, per valutazione di interventi correttivi di tipo farmacologico, strumentale o chirurgico, mantenendo la continuità del percorso assistenziale.
Redazione