Sabato pomeriggio il sindaco ha incontrato i cittadini delle zone collinari e montane affrontando la questione della mancanza di un medico di famiglia per Cireglio, Le Piastre, Pracchia e Orsigna dopo le recenti dimissioni del dottore di riferimento per quelle aree. Il sindaco ha informato i presenti che, a seguito della chiamta fatta alla Ausl, nei prossimi giorni sarà attivato il servizio per le ricette con la presenza di un medico due volte a settimana a Cireglio e Pracchia. L’Asl garantirà anche le attività dell’ambulatorio vaccinale.
A seguito dell’assemblea di sabato, organizzata dal Comune di Pistoia e ospitata nella sede della Croce Rossa di Cireglio, Alessandro Tomasi ha nuovamente contattato l’Ausl riportando le richieste dei residenti e dell’Amministrazione stessa e ha infine dichiarato: «La mia posizione è netta: se è vero che formalmente tutte le normative di riferimento sono state rispettate, nella realtà - sottolinea il sindaco - privare la montagna e la collina di un medico significa, di fatto, privare i residenti di un servizio essenziale. Dopo l’ennesimo contatto con l’Ausl, questa mattina sono stato informato che nei prossimi giorni verrà attivato il servizio per le ricette con la presenza di un medico due volte a settimana a Cireglio e Pracchia. L’Asl garantirà anche le attività dell’ambulatorio vaccinale. Si tratta evidentemente di una soluzione tampone, che però in questo momento è importante per garantire una presenza negli ambulatori rimasti chiusi. Sicuramente non possiamo fermarci qui. Andiamo avanti seguendo la vicenda passo dopo passo con l’auspicio che un medico di famiglia accetti di aprire l’ambulatorio in quelle zone. Sono sempre più convinto della necessità, a livello nazionale, di avere una normativa speciale per le aree montane e periferiche che possa garantire formalmente i servizi considerati primari. Quello da fare sulla montagna deve essere un ragionamento complessivo, sostenuto da tutti gli enti di riferimento. Come Amministrazione comunale abbiamo investito in queste zone aprendo un asilo nido, lavorando per garantire la metanizzazione, investendo sui giardini e realizzando progetti culturali, penso al Parco Letterario Policarpo Petrocchi nato dalla collaborazione tra più soggetti. Vorremmo che tutti gli enti, ognuno per le proprie competenze, seguissero questa stessa direzione, in una condivisione di obiettivi che è indispensabile».
Redazione