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Tutti il giorno le notizie per Pistoia e la Valdinievole
Il nuovo sistema adesso attivo ha l’obiettivo di aumentare qualità e quantità dei materiali raccolti separatamente per essere avviati a riciclo o compostaggio e superare così la percentuale del 70% di Rd anche nel comune più conosciuto della Valdinievole, contrastando il degrado e l’abbandono dei rifiuti.
Nelle aree gestite con sistema di raccolta porta a porta per le circa 2.300 utenze coinvolte, tra domestiche e non domestiche, sarà necessario esporre bidoncini secondo calendario di fronte al proprio domicilio. Le altre 12.000 utenze circa, comprese nella parte centrale urbana e residenziale della città, invece, avranno attivo il sistema “ibrido”, che prevede la raccolta porta a porta degli imballaggi e contenitori in plastica, tetrapak, metallo, polistirolo e della carta e cartone, mentre la raccolta con cassonetti stradali ad accesso controllato (tramite chiavetta elettronica A-Pass) dei rifiuti organici e del residuo non differenziabile.
ll sistema porta a porta è attivo nell’area di Montecatini Alto, Biscolla e Nievole e prevede l’esposizione secondo calendario di bidoncini per le principali frazioni di rifiuti e sacchi celesti per gli imballaggi e contenitori. Il calendario settimanale di raccolta prevede: il lunedì ed il venerdì la frazione organica, il martedì frazione residua non differenziabile, il mercoledì carta e cartone, il giovedì gli imballaggi in plastica, metalli, tetrapak e polistirolo. Il vetro, come per il sistema ibrido, viene raccolto con apposite campane verdi, gli unici contenitori che rimarranno sulla sede stradale; dall’avvio del servizio saranno, infatti, rimossi tutti gli altri cassonetti fino ad oggi presenti iniziando dall’area porta a porta integrale.
Il kit di raccolta consegnato alle utenze domestiche è composto da 3 bidoncini di colore diverso: organico, carta e cartone e rifiuto residuo non differenziabile, oltre ad un bidoncino sottolavello per i rifiuti organici, sacchi azzurri per imballaggi in plastica/metalli/tetrapak/polistirolo ed una borsa per gli imballaggi in vetro.
Per chi non avesse ancora il kit e/o ritirato la chiavetta, Alia ricorda che è possibile ritirare le attrezzature recandosi all’Infopoint ubicato in via D.Manin n. 36/A, aperto al pubblico nel seguente orario: martedì - venerdì 16.00 - 19 e il sabato in orario 9–13.
Per le utenze non domestiche, gestite con sistema di raccolta ibrido, ogni esercente/gestore è stata contattato dal personale di Alia, con cui ha concordato calendari di ritiro e dettagli; in caso contrario è opportuno contattare il gestore per definire il tutto.
Per la gestione di tutti quei rifiuti di piccole dimensioni che non possono essere conferiti nella quotidiana raccolta porta a porta e/o stradale, Alia invita gli utenti ad utilizzare il servizio di Ecofurgone, il mezzo attrezzato e presidiato che permette alle utenze domestiche di conferire olio vegetale esausto, lampade e tubi al neon, vernici in barattolo e bombolette spray, toner e cartucce stampanti, pile e batterie, piccoli elettrodomestici (come radio, cellulari, phon, tostapane, utensili elettrici, frullatori etc) e farmaci scaduti.
Redazione
E' in programma oggi dalle 10 alle 12 la manifestazione dei sindacati e dei dipendenti delle Terme (i cui stabilimenti resteranno pertanto chiusi) a Firenze. I lavoratori si ritroveranno davanti alle sese della Regione, in piazza Duomo, per chiedere un intervento dei soci pubblici nel salvataggio della società e per chiedere informazioni sul futuro dell'azienda.
Redazione
Tra questi ci sono anche opere di autori che in altri periodi sarebbero sicuramente passati da un lettore all’altro. Un esempio potrebbe essere “La corona del potere” di Matteo Strukul, autore della tetralogia dedicata ai Medici di Firenze e vincitore del Premio Bancarella, sempre accolto con molto fervore dai lettori della San Giorgio, ma che a cavallo tra 2020 e 2021 ha registrato un solo prestito in sei mesi. Destino simile a quello di “Una maledetta tempesta”, libro di Alex Connor, che fu ospite d’onore al festival del Giallo 2019: soltanto due prestiti nello stesso periodo. Ma ci sono anche volumi come “Economia sentimentale” del già vincitore del Premio Strega Edoardo Nesi, tra 2020 e 2021 registra solo sette prestiti: nello stesso biennio, otto soltanto i prestiti per “L’inconveniente di essere amati” di Alcide Pierantozzi. Soltanto due prestiti in due anni per “Eliete. La vita normale” di Dulce Maria Cardoso, autrice di solito molto richiesta dagli utenti pistoiesi.
I bibliotecari della San Giorgio vogliono risvegliare questi libri “dormienti” e dar loro l’occasione di rimettersi in pari. Per tutto il mese di ottobre alla postazione del prestito della galleria centrale si troveranno delle ceste di libri contraddistinte dal titolo dell’iniziativa, in modo che quei volumi possano attirare l’attenzione degli utenti in fila per effettuare le proprie operazioni ed essere presi in prestito, cioè “invitati a uscire”.
A tutti i lettori che aderiranno all’iniziativa, scegliendo i loro prestiti dalle ceste di “Posso finalmente uscire” la Biblioteca San Giorgio donerà un libro in omaggio. Un piccolo pensiero da parte della biblioteca e un’occasione di lettura in più per gli utenti.
Redazione
Un testo che nasce dall’incontro e la «spirituale sorellanza» fra una poetessa italiana dei nostri giorni, dalla vocazione lirica e l’ispirazione religiosa, e i ‘Manoscritti autobiografici’, più noti come ‘Storia di un’anima’, di Teresa di Lisieux o Suor Teresa di Gesù Bambino: monaca carmelitana francese morta di tubercolosi a 24 anni nel 1897 al termine di una vita vissuta con incandescente passione mistica, poi proclamata santa da Papa Pio XI nel 1925 e “Dottore della Chiesa” nel 1997 da Papa Giovanni Paolo II; protettrice dei missionari e patrona della Francia insieme a Giovanna d’Arco.
È il libro di Maria Rita Bozzetti, ‘Dialogo con Teresa’ (Libreria Editrice Vaticana 2021), che viene presentato venerdì 7 ottobre, alle ore 17, nella sala Pio VI della Certosa di Firenze (via della Certosa 1 al Galluzzo) in un incontro che prevede gli interventi di Vincenzo Arnone, Antonio Lovascio, Carmelo Mezzasalma e Maria Giuseppina Caramella (presidente della Fondazione il Fiore), le letture di Cristina Tundo e musiche di Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi ed Ennio Morricone eseguite dai Solisti della Tuscan Chamber Orchestra: Simone Calcinai e Costanza Costantino al violino, Giovannella Berardengo al violoncello. Un evento a ingresso libero, organizzato da Comunità di San Leolino e Fondazione il Fiore di Firenze, a cui sarà presente l’autrice.
L’incontro fra Teresa di Lisieux, la “Maestra dei teologi” (Benedetto XVI, 2011), e Maria Rita Bozzetti, scrive nella prefazione al volume il Cardinale Marcello Semeraro, è arricchito dal fatto che «come giustamente si legge nell’introduzione di Vincenzo Guarracino, esse, nella loro sostanza di vita appassionata possono avere in comune alcune note importanti – “il dolore, l'ansia di trascendente e assoluto” – che consentono questa singolare sorellanza dialogica, che è la sostanza del volume». In sostanza, continua il cardinale Semeraro, nel testo si sviluppa un «botta e risposta» o «tic toc agile e suggestivo», che «costituisce l'originalità singolare dell’intero volume».
Il risultato, dal punto di vista stilistico, è «un testo – scrive Vincenzo Guarracino - che si potrebbe senza forzature definire amebeo, dialogico e bifronte, tra prosa e verso, inquadrandolo entro un genere antico dalle nobili ascendenze quale il prosimetro, componimento letterario di argomento amoroso o filosofico non solo per la commistione delle parti, ma soprattutto per la felice modulazione dei toni, tra argomentazione, commento e abbandono lirico».
Ciò che colpisce nell'esperienza poetica di Maria Rita Bozzetti – scrive nell’articolata postfazione del volume intitolata “La voce delle rose” Carmelo Mezzasalma – è la forza e l'abbandono fiducioso al mistero e alle risorse della parola. Una vita piena di parole, un corpo fatto di parole, l’aria respirata come un canto sommesso di parole. E ne nasce un linguaggio poetico, concentrato e ondivago, incurante delle pause o di ogni altro accorgimento pretestuoso, ma fortemente ancorato all’ispirazione originaria dell'anima che passa dagli interrogativi lancinanti al credere fermo, quasi contro ogni speranza. Un linguaggio innovativo, inquietante e sovversivo, com’è nella natura della poesia. Un linguaggio che ritroviamo ora, detto per inciso, in questo ‘Dialogo con Teresa’, ma molto più teso e fiammeggiante, per niente intimorito dal contatto con le pagine, altrettanto sovversive e luminose, dell'autobiografia umana e spirituale della giovane santa carmelitana».
Per ulteriori informazioni, Fondazione il Fiore. Tel.: 055-225074
Maria Rita Bozzetti nasce a Roma, si laurea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore in Medicina e Chirurgia e si specializza in Ematologia clinica e di laboratorio. Si dedica con grande attenzione alla sua attività Ospedaliera, divenendo presto Primario Ospedaliero. Attualmente vive a Galatina (Lecce) e si dedica esclusivamente all’attività letteraria. Ha pubblicato: ‘Polvere di giorni’ (1992); ‘Canta l’Eterno Presente’ (1998); ‘Il Dio che non parla’ (2002); ‘Nell’ozio delle erbacce. Meditazioni in poesia su brani del Vangelo di Matteo’ (2004); ‘I dintorni della tua memoria. Pensieri poetici in ricordo del Maestro Nicola De Donno’ (2004, del 2007 la versione in albanese); ‘Segmenti ex temporanei’ (2006); ‘Monade Arroccata. Meditazioni in poesia su brani del Vangelo di Giovanni e del Qohèlet’ (2008); ‘Senza potere. Romanzo’ (2009); ‘Sulla soglia. Poesie sui bambini uccisi in guerra’ (2010); ‘La mia Cappuccetto Rosso. Fiaba rivisitata in endecasillabi’ (2010); brani di ‘Monade arroccata’ musicati dal Maestro compositore Alberto Giglioni e recitati dall’attrice Grazia Ferrali (CD musicale, 2010); ‘Tu, l’altra carne... Poesie meditando la Via Crucis dalle rovine di un terremoto’ (2012). Collabora ad alcune riviste, con testi di attualità e di critica.
Redazione
E-distribuzione comunica che l'energia elettrica sarà interrotta per lavori sugli impianti nella giornata di lunedì 10 ottobre 2022 dalle ore 9.00 alle ore 16.30.
Le vie interessate (intervalli dei civici "da" "a" raggruppati per pari e/o dispari) sono:
- Via Carraia 3, da 9 a 11, da 17 a 21, da 25 a 27, 31, 35, da 39 a 43, da 49 a 51, da 63 a
65, da 69 a 73, 77, 19a, 19b, 21a, 63a, 63b, 73/a, da 2 a 4, da 16 a 20, 4b, 18a, sn, sn
- Via Leonardo da Vinci 153, da 110 a 122, 12d, 112a, 112b, 116a, sn
- Via Poggio Casina da 5 a 17, 3/p, 9c, da 2 a 6, 4/p, sn, sn
- Via Torretta da 3 a 7, da 11 a 13, da 4 a 20, 10/a, sn
- Via Fonda da 7 a 17, da 2 a 12, da 16 a 24, 28
- Via Leonardo da Vinciì da 126 a 132, sn, sn
- Via Poggio Casina da 1 a 3
- Via Palagina 1, 2, sn, sn
- Via Torretta 1, 2
L'interruzione di energia elettrica interessa i soli clienti alimentati in bassa tensione. Durante i lavori l’erogazione dell’energia elettrica potrebbe essere momentaneamente riattivata, pertanto vi invitiamo a non commettere imprudenze e comunque vi preghiamo di non utilizzare gli ascensori.
Per informazioni sui lavori programmati o più in generale sulle interruzioni del servizio potete consultare il sito e-distribuzione.it oppure inviare un SMS al numero 320.2041500 riportando il codice POD(IT001E...) presente in bolletta, oppure scaricare e consultare la App gratuita per Smartphone di e-distribuzione. Per segnalare un guasto potete invece rivolgervi al Numero Verde 803.500.
Redazione
Presenti, tra gli altri, a presentare la conclusione dei lavori, Alessandro Tomasi, Sindaco di Pistoia, Lorenzo Perra, Presidente di Publiacqua, Cinzia Sebastiano, Presidente della Pro Loco, Michele Rotella, autore dei lavori di restauro.
UNA FONTANA SINGOLARE MA NON UNICA
La Fontana del Campari è parte di una serie di circa trenta fontane progettate da Giuseppe Gronchi, scultore di Firenze, per pubblicizzare l'azienda Campari & C.
La serie di fontane realizzate, per conto di Davide Campari figlio dell’inventore del bitter Gaspare Campari, dallo scultore fiorentino Giovanni Gronchi, risalgono al 1930 circa e rappresentavano la fusione tra scopo pubblicitario e progettazione artistica uniti alla funzione di pubblica utilità. Con le fontane infatti, collocate in zone di campagna o montane, la promozione del prodotto si univa ad un bene primario e pubblico come l'acqua, che poteva essere prelevata come facciamo oggi dagli abitanti di paese. Il primo esemplare sembra essere quello inaugurato contestualmente all’acquedotto comunale a Chiusi della Verna tra il 1929 e il ’31. Successivamente, a metà degli anni ’30, alcune repliche furono collocate in Toscana e in Lombardia. La Fontana del Campari, in travertino, stilisticamente mostra echi dello stile secessionista viennese, racchiusa in maniera monumentale da colonne di tradizione classica che alludono alla romanità. Sopra il bassorilievo del corpo centrale, dove sorge la fontana, si ergono sulle colonne due teste apparentemente generiche, una femminile e l’altra maschile.
La fontana presente in località Le Piastre è una delle tre fontane ad oggi rimanenti di quelle che furono all'epoca realizzate. Le altre si trovano, come detto, a Chiusi della Verna (AR) ed a Brunate in provincia di Como.
LA FONTANA COM’ERA
La Fontana Campari è realizzata con malta cementizia bianca per le parti decorative architettoniche (colonne, bassorilievi e apparati scultorei), in pastina a stucco bianco per la vasca della fontana e basamento, mentre la cannella è di fattura bronzea. Si pensa che le scritte Campari in origine fossero colorate con colori tipici dell’azienda.
Lo stato di degrado generale su tutte le superfici della fontana, precedente l’intervento di recupero da parte del team di Agena Restauri ed in particolare del dott. Michele Rotella, era stato causato dagli agenti atmosferici e dal clima rigido della zona. Si evidenziava una notevole aggressione da parte dei muschi e licheni su tutta la superficie.
Questi fattori, non supportati da una manutenzione ordinaria, avevano accelerato il processo di erosione ed esfoliazione delle superfici, determinando patine nere generalizzate in particolare sulla vasca, l’infiltrazione delle acque meteoriche attraverso piccole e medie lacune sull’apparato decorativo, la fratturazione e microfratturazione del supporto.Erano anche presenti residui cementizi e alcune ricostruzioni posticce. Sulla parte tergale del monumento alcune porzioni di intonaco civile erano infine in fase di distacco.
GLI INTERVENTI REALIZZATI
In conseguenza di quanto sopra, è stato eseguito un restauro conservativo del manufatto in cemento armato con varie fasi d'interventi mirati alla conservazione ed al mantenimento della superficie e degli apparati decorativi presenti; prevenzione dagli attacchi organici (muschi, licheni, alghe) con trattamenti biodeteriogeni antivegetativi permanenti; lavaggi stratigrafici manuali specifici; consolidamenti puntuali nelle parti in fase di distacco ed erose dal tempo; intervento di protezione idrorepellente su tutte le superfici.Per riportare la Fontana de Le Piastre all’antico splendore Publiacqua ha investito 10.000 euro, attraverso lo strumento dell’Art Bonus.
UN IMPEGNO COSTANTE A FIANCO DEL MONDO DELLA CULTURA
La Fontana Campari non è l’unica opera di pregio legata all’acqua oggetto di recupero da parte del gestore. Attraverso lo strumento dell’Art Bonus, Publiacqua ha già deciso infatti di sostenere la valorizzazione dell’acquedotto fiorentino di fine ‘800 ed il restauro di tre fontane del centro storico di Prato.
Il mondo della cultura è stato inoltre oggetto di sostegno da parte di Publiacqua attraverso un bando specifico che dal 2020 ad oggi ha messo a disposizione oltre 550 mila euro ed attraverso la vicinanza a partner storici, tra cui l’Associazione Teatrale Pistoiese oggetto, negli ultimi due anni, di un contributo complessivo attraverso art bonus di 65.000 euro.
“Grazie a Publiacqua e alla Proloco, che ha identificato il recupero di questo luogo fra le priorità. Una scelta, quella di occuparsi di un simbolo, non scontata”. Afferma Alessandro Tomasi – Sindaco del Comune di Pistoia.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito a restituire la Fontana Campari alla sua comunità. E’ un luogo del cuore per i cittadini delle Piastre e per coloro che amano questi luoghi ed oggi torna a nuova vita. Abbiamo finanziato questo recupero attraverso l’Art Bonus ed intendiamo continuare a operare al recupero di infrastrutture legate all’acqua sul territorio dei 46 Comuni dove gestiamo il servizio”. Afferma Lorenzo Perra – Presidente di Publiacqua.
Redazione
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