“Le ultime esternazioni sul Mefit del consigliere Niccolai ben si adattano a quel vecchio, ma sempre valido detto, "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi". Sono i ritardi e le pastoie burocratiche della Regione Toscana che hanno obbligato alla modifica del cronoprogramma definito a marzo e inserito dal commissario De Cristoforo a giugno nel bilancio dell'Ente, definendolo il famoso "miracolo".
Spiega Morelli nella sua nota inviata alla stampa, dopo l'attacco di Niccolai apparso questa mattina sulle testate generaliste cartacee che titolavano: "Mercato dei Fiori: Il comune rifiuta 2 milioni" Niccolai (PD) attacca l'amministrazione "La Regione avrebbe erogato il contributo per intero, invece è stato chiesto di farlo slittare". Ma Morelli spiega che l'erogazione del contributo prevedeva e prevede la firma di un accordo di programma fra Regione e Comune di Pescia senza il quale non ci può essere erogazione. E Morelli continua: "Forse Niccolai non lo sapeva, ma come sempre "il diavolo sta nelle pieghe": l'obbligo dell'accordo di programma, la bozza del quale è stato inviato a questo ente nella seconda metà del mese di agosto. Prima gli uffici tecnici regionali, poi gli uffici legali per richieste di precisazioni e chiarimenti, per carità, tutto legittimo ma tutto questo ci porta a meta ottobre, c'è la corrispondenza ad attestarlo.
"Ma sempre a detta di Morelli, non è finita qui, perchè entra in scena la Ragioneria della Regione che rileva il fatto che a questo punto non ci sono più i tempi per impegnare tutti i due milioni. Tutto vero, chiarisce il Morelli, che continua spiegando come venga richiesto al comune di Pescia quanto soldi sarebbero serviti entro il 31 dicembre 2022. Il comune risponde almeno 400/500.000 euro per finanziare il progetto esecutivo e un primo stralcio di progetto. Morelli aggiunge che "la necessaria variazione di bilancio ci viene assicurato verrà deliberata i primi giorni di novembre, adesso siamo andati al 30 novembre e i tempi continuano ad accorciarsi mettendo a rischio anche l'incarico della progettazione, atto da noi già preparato a cui mancano le date dell'accordo di programma e dell'erogazione del finanziamento.
"Chiude in tono sarcastico Morelli: "Si, consigliere, c'è da preoccuparsi e noi che dobbiamo fare i lavori lo siamo alquanto. Vede consigliere, se lei non sa che questo è l'iter del suo ente è un fatto grave, ma se lei lo sa e fa lo stesso queste esternazioni il fatto allora è gravissimo. Comunque, consigliere, questa è l'ultima volta che almeno io le rispondo, ho troppo rispetto per le istituzioni che rappresentiamo per dare fiato ad una polemica di cosi basso livello che squalifica in primis i nostri enti, non è così che si risolvono eventuali contrasti fra gli stessi"
Redazione
Circa una settimana fa il Sindaco Giurlani, a proposito della nuova scuola per il Liceo Lorenzini dichiarava che "sarà ospitata nell’area dell’ex Santoni".
Impostazione confermata dal capogruppo Vannucci, che l'8 novembre affermava: "In questo contesto la questione meno complicata ci sembra l'individuazione del luogo, fra l'altro già indicato, della nuova scuola."
Abbiamo preso in parola Vannucci e verificato se il Comune di Pescia avesse effettivamente indicato l'area per il nuovo Lorenzini nell'area Ex Santoni.
Ebbene, dopo una verifica fatta sul piano operativo che entrerà in vigore il 18 novembre prossimo vediamo che al posto dell’area Ex Santoni, invece che la previsione del nuovo istituto vi è la trasformazione dell’attuale tessuto agricolo in residenziale, ovvero nuove case.
Come si evince dalla cartografia e dalla successiva scheda norma, quell’area ha una funzione prevalente Residenziale dove è possibile comunque l'insediamento di tutte le funzioni e destinazioni d'uso compatibili in funzione della Zona Omogenea prevista art.26 delle Norme tecniche attuative.
Se invece fosse stata prevista la nuova scuola, l’area sarebbe dovuta essere stata inglobata nelle parti del territorio urbanizzato destinate ad "attrezzature collettive a carattere pubblico che rappresentano le aree da destinare ad attrezzature e servizi pubblici comprese quelle destinate a standard ai sensi del D.M. 1444/1968 art.3 individuate nelle Tavole P.G.02 con simbologia specifica riferita ai vari servizi pubblici".
A questo punto ci chiediamo come mai, viste le condizioni del Liceo Lorenzini che si protraggono da anni, nella redazione del nuovo piano operativo costato alla collettività diverse decine di migliaia di euro, si sia preferito nuovo cemento per le nuove case escludendo difatti l’individuazione di un’area per quello che è considerato un istituto d’eccellenza di Pescia? In che modo si sta prevedendo agli strumenti urbanistici se nel piano operativo nuovo di zecca non è previsto il nuovo istituto? Un’altra cosa alquanto singolare che dimostra il nervosismo di questa amministrazione comunale è l’attacco che il Sindaco ha fatto nei confronti della Provincia sulla gestione dell’emergenza Lorenzini; vogliamo ricordare al Sindaco che la delega in Provincia all’edilizia scolastica la detiene una sua consigliera di maggioranza, tra l'altro Presidente della Commissione che si è occupata del Piano Operativo. I problemi interni alla maggioranza non interessano né i cittadini di Pescia né tantomeno i ragazzi che frequentano l’istituto. Il fatto che il Comune si sia attivato per cercare una soluzione per le aule è il minimo che poteva fare visto che per anni ha negato che il problema esistesse non battendosi per una nuova scuola come invece ha fatto Monsummano Terme per il Forti. Solo con l'individuazione di un'area all'interno degli strumenti urbanistici è possibile procedere alla progettazione della nuova scuola, quindi per il Lorenzini rischiamo seriamente di perdere il treno del PNRR e di tutti gli altri fondi europei: il Comune di Pescia è totalmente impreparato rispetto a dove realizzare la nuova scuola perché non ha stabilito negli strumenti urbanistici approvati solo poche settimane fa l'ubicazione. Ricordiamo a chi amministra il Comune che per intercettare i fondi servono atti e non annunci e video.
Redazione
Continua ad arricchirsi di nuovi volumi la biblioteca del reparto pediatrico dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia. Stamattina è arrivata una nuova fornitura di ben 728 libri per bambini donati dalla libreria Giunti Al Punto di Pistoia. Alla consegna erano presenti il direttore sanitario la dottoressa Lucilla Di Renzo, il direttore assistenza infermieristica area pistoiese dottor Paolo Cellini, il direttore infermieristico la dottoressa Monica Chiti, l’infermiere coordinatore la dottoressa Stefania Magnanensi e il direttore della struttura complessa di pediatria e direttore dell’area aziendale di pediatria e neonatologia dottor Rino Agostiniani.
“Un’iniziativa di grande rilievo – l’ha definita la dottoressa Di Renzo- per i nostri piccoli ricoverati i quali, insieme ai loro genitori, durante la degenza o in occasione di esami e visite specialistiche potranno distrarsi con la lettura e per questo ringraziamo la Libreria Giunti e i sostenitori dell’iniziativa per la generosa e sensibile donazione”.
I libri sono stati collocati nella Sala Giochi del reparto in piccole bibliotechine a misura di bambino anch’esse donate dal negozio di Ottica Fielmann Italia.
La dottoressa Magnanensi ha fatto sapere che i volumi saranno anche regalati ai piccoli degenti, sia alle dimissioni sia durante gli accessi agli Ambulatori.
“Continuo ad essere convinto che la lettura fatta dai bambini insieme agli adulti è fondamentale ed ha dei vantaggi enormi nel loro sviluppo e, in particolare, quando sono malati li aiuta a circondarsi di personaggi fantastici e a superare meglio i difficili momenti dell’ospedalizzazione”, ha commentato il dottor Agostiniani.
Tutti i clienti della Libreria hanno acquisto un libro per donarlo alla Pediatria pistoiese ma in particolare l'Ospedale ringrazia: il Vivaio Piante Nanni, Vannucci Piante, Abbigliamento Guercini (questi ultimi da anni sostengono il progetto di donazione dei libri per la pediatria) e Ottica Fielman di Pistoia.
Redazione
“L’Italia sta facendo e continuerà a fare la sua parte nel processo di transizione energetica e di riduzione delle emissioni di gas serra. Per far questo dobbiamo continuare a sostenere le rinnovabili, già beneficiarie di una vistosa semplificazione burocratica”. A dirlo Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia, presenta alla Cop27 con la delegazione italiana. “Pur tuttavia, i 70 GW in sei anni, obiettivo ragionevole ma non scontato posto dal Ministro Fratin, richiedono – aggiunge Mazzetti – uno scatto ulteriore, possibile solo con il superamento di ogni tipo ostacolo – penso ai limiti normativi che attualmente limitano la possibilità di formare comunità energetiche – ma anche con incentivi stabili. Le rinnovabili sono una parte essenziale del mix energetico che abbiamo in mente”. “In parallelo, occorre investire nell’adeguamento delle reti e di tutti i sistemi collegati, con uno sforzo sull’interconnessione e la digitalizzazione nel quale l’Italia può essere avanguardia. E visto che stiamo parlando di interventi di grande respiro, nell’ottica di uno sviluppo duraturo del Paese, come ha ricordato il Ministro Pichetto Fratin, è decisivo incentivare e agevolare – conclude Mazzetti – il partenariato pubblico-privato, una formula virtuosa, essenziale per ogni progetto, bando o realizzazione, anche infrastrutturale ed energetica”.
Redazione
La Solinas continua nella nota stampa: “Da quanto emerge dalla conversazione, i cittadini appaiono essere scoraggiati dall’ usufruire di un bene fornito dal proprio comune, a causa di una situazione di degrado, di mancanza di controllo, di assenza di igiene e di sicurezza al fontanello pubblico, di via Giovanni XXIII”. Secondo la giovane militante “i cittadini pesciatini sono costretti a recarsi altrove a prender l’acqua, non potendo sfruttare un fontanello collocato in un punto strategico della città”.
La Solinas dichiara inoltre di “aver potuto verificare personalmente, girando nei dintorni del fontanello e parlando anche con altre persone nei pressi di esso che la zona è frequentata da persone che "non conoscono le basilari norme igieniche e civiche”.
La Solinas infine chiede al sindaco “se sia al corrente dei fatti sopra descritti e se abbia valutato qualche azione da mettere in atto. In caso contrario, auspichiamo un tempestivo intervento in merito.”
Redazione
Giovedì 17 novembre alle ore 21:00, l’Yves Montand di Monsummano Terme sarà teatro (nel vero senso della parola) della storia del campione del mondo Paolo Rossi. Stiamo parlando di “È stato tutto bello – Storia di Paolino e Pablito”, il nuovo docu-film di Walter Veltroni, uscito nelle sale cinematografiche lo scorso settembre, e che vedrà la sua presentazione e proiezione esclusiva proprio in Valdinievole. Attraverso filmati privati, interviste a chi ha conosciuto il campione nella sua intimità, il repertorio delle sue prove più straordinarie e testimonianze dei suoi momenti più difficili, la pellicola ripercorre le vicende piene di dolore, gioia, sacrificio e trionfo che hanno fatto sognare il grande pubblico durante gli anni d’oro del calcio.
L’evento, organizzato da Nicola Stagi e Alessandro Martini di Televisium con la preziosa collaborazione dei direttori artistici del Teatro Yves Montand Luca Ferrante e Eleonora Di Miele e con il supporto dell’amministrazione Comunale di Monsummano Terme prevederà, prima della proiezione un’intervista sul palco al regista Veltroni, che insieme alla moglie di Paolo Rossi Federica Cappelletti e all’amico campione Giancarlo Antognoni, sarà ospite d’onore della serata.
Redazione
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