In particolare, l'uomo, dopo essersi introdotto all'interno della Parrocchia "Castellare" sita in Pescia, con la scusa di conferire con il parroco, si avvicinava a quest'ultimo strappandogli di mano il proprio telefono cellulare, per poi fuggire a piedi per le vie circostanti.
A seguito di immediate ricerche da parte dei militari, l'uomo veniva rintracciato e bloccato nei pressi della locale stazione ferroviaria. Il cellulare, dal valore di circa 400 €, veniva recuperato e restituito al legittimo proprietario.
Ultimate le formalità di rito, l’arrestato è stato trattenuto presso la camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Montecatini, in attesa del giudizio con rito direttissimo.
Quando ero assessore alla salute dicevo che il servizio sanitario nazionale, pubblico, universalistico, uguale per tutti, era un atto d’amore tra i cittadini. Le istituzioni sono soltanto un tramite, ma tutti quanti insieme facciamo parte della stessa comunità, che opera, facendo ciascuno il meglio possibile. Ed è proprio così. E’ indubbiamente importante essere bravi, efficienti e saper fare, ma nel vostro ruolo, come in quello di tutti gli operatori sanitari, il contatto con la persona malata è fondamentale. Come svolgerete la vostra professione farà la differenza”.
A dirlo il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso della odierna cerimonia di consegna di oltre 50 mila euro a 30 infermieri, giunti a Firenze nei mesi scorsi, per l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. La consegna è avvenuta nell’Auditorium del Cto dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, nell’ambito della giornata dedicata al giuramento dei neo infermieri, che ha visto, fra gli altri, la partecipazione di Luigi Salvadori, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze insignita proprio oggi della medaglia con il Pegaso d’Oro della Regione, e di Francesco Ciai, presidente della Fondazione Claudio Ciai, che ha ideato la campagna di raccolta fondi #sostieniuninfermiere, raccogliendo l’appello dell’Ordine interprovinciale delle professioni infermieristiche di Firenze-Pistoia, presieduto da Danilo Massai.
“Negli ultimi dieci anni il nostro Paese ha fatto troppi risparmi sulla sanità - sottolinea Rossi, rivolgendosi ai giovani neo infermieri -. Tuttavia, nonostante questo, il nostro sistema sanitario ha retto lo stesso dinanzi a un’emergenza sanitaria del tutto inedita. La lezione che abbiamo appreso è chiara, occorre finanziare di più, scommettere di più sul nostro sistema sanitario, come hanno fatto gli operatori sanitari, i volontari, voi stessi, mettendo a repentaglio la vostra stessa vita”.
“E’ un’ottima iniziativa quella di oggi - commenta l’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi intervenuta alla cerimonia di giuramento -. E’ un’intuizione intelligente dell’Ordine interprovinciale delle professioni infermieristiche di Firenze-Pistoia dedicare una giornata agli infermieri, che hanno portato a termine i loro studi e cominciano a muovere i primi passi in questo mestiere. E’ un modo significativo per farli sentire parte integrante dell’organizzazione del nostro sistema sanitario, aiutando loro a fare squadra e a riflettere sull’importanza del loro ruolo, sempre più rilevante. Con la legge di riordino del Servizio sanitario regionale - prosegue Saccardi - abbiamo istituito non a caso il dipartimento delle professioni infermieristiche, proprio volendo scommettere sulla valorizzazione del ruolo dell’infermiere. Gli scenari attuali ci danno ragione delle scelte fatte in passato come quella più recente dell’infermiere di famiglia o di comunità. Oggi si lavora sempre di più in team multiprofessionali e multidisciplinari, le cui diverse competenze ed esperienze danno un contributo decisamente ineguagliabile nella presa in carico del paziente. Ritengo - conclude l’assessore - che il ruolo dell’infermiere debba acquistare ancor più dignità e rilevanza”.
A margine della cerimonia, infine, il presidente Rossi ha richiamato l’attenzione sul numero di assunzioni degli infermieri, negli ultimi anni rimasto sempre molto elevato. “Dal 2018 a oggi siamo su una media di oltre 1.800 assunzioni all’anno - sottolinea Rossi -. Non assistiamo soltanto a una crescita numerica, ma anche a uno spostamento verso l'assunzione a tempo indeterminato, scelta fatta in piena emergenza Covid, per garantire una sostenibilità futura al Servizio sanitario regionale, al di là della situazione contingente”.
“La Regione Toscana - conclude Rossi - ha assegnato oltre 31,5 milioni di euro alle aziende e agli enti del Servizio sanitario regionale come riconoscimento economico aggiuntivo per il personale sanitario, impegnato in prima linea nell’emergenza epidemiologica. Lo stanziamento è il segno tangibile della nostra gratitudine per il lavoro svolto da tutti i nostri operatori sanitari, che dinanzi a un’emergenza epidemiologica senza precedenti non si sono tirati indietro”.
I fiori non venduti durante il periodo di lock-down sono stati offerti da una nota azienda florovivaistica agli esercenti di Pescia e Collodi. All’iniziativa hanno aderito molti esercizi commerciali: bar, panetterie, alimentari, farmacie, ortofrutta ed altri negozi di Pescia e Collodi. Tutta la comunità ha dimostrato grande sensibilità per questa iniziativa acquistando i fiori. Il ricavato della vendita è stato devoluto per l’acquisizione di Dispositivi di protezione individuale, di una sonda ecografica e della poltrona di supporto neurologico.
Sono stati tanti i gesti di solidarietà per l’ospedale , la comunità si è mobilitata per sostenere gli operatori sanitari ed ha dimostrato vicinanza e conforto. A tutti un sentito ringraziamento da parte della direzione sanitaria, della rianimazione e di tutto il personale ospedaliero.
L’iniziativa “Respirare con un fiore”, è’ stata una vera e propria catena di solidarietà dimostrata dalla comunità di Pescia e Collodi e dalle aziende del florovivaismo. Un lungo elenco di donazioni per l’ospedale S.S. Cosma e Damiano che si conclude con la consegna di una poltrona di supporto neurologico per la Struttura di anestesia e rianimazione dell’ospedale diretta dal dottor Luca Rosso.
I fiori non venduti durante il periodo di lock-down sono stati offerti da una nota azienda florovivaistica agli esercenti di Pescia e Collodi. All’iniziativa hanno aderito molti esercizi commerciali: bar, panetterie, alimentari, farmacie, ortofrutta ed altri negozi di Pescia e Collodi. Tutta la comunità ha dimostrato grande sensibilità per questa iniziativa acquistando i fiori. Il ricavato della vendita è stato devoluto per l’acquisizione di Dispositivi di protezione individuale, di una sonda ecografica e della poltrona di supporto neurologico.
Sono stati tanti i gesti di solidarietà per l’ospedale , la comunità si è mobilitata per sostenere gli operatori sanitari ed ha dimostrato vicinanza e conforto. A tutti un sentito ringraziamento da parte della direzione sanitaria, della rianimazione e di tutto il personale ospedaliero.
Redazione
L’evento è previsto per sabato 1 agosto 2020, alle ore 21.30, in piazza del Grano a Pescia, e, oltre all’importante serie di argomenti che verranno trattati anche in forma artistica e in grado di coinvolgere emotivamente ed esteticamente i presenti, ha anche il nobile scopo di raccogliere fondi a sostegno dell’associazione, molto attiva anche a Pescia.
L’iniziativa, curata dall’ufficio politiche sociali del comune e lo staff organizzativo della rassegna di spettacoli e incontri in piazza del Grano insieme alla stessa associazione Anna Maria Marino, sarà effettuata rispettando i provvedimenti vigenti approvati dal Governo legati al contenimento e alla gestione del COVID-19, ma comunque assicurando la possibilità a tante persone di ritrovarsi, in sicurezza, nel centro della città.
L’associazione Anna Maria Marino è impegnata in attività di sensibilizzazione contro tutte le forme di violenza e a tutela di ogni soggetto, sia esso uomo, donna, italiano o straniero. Nello scorso novembre il giudice Jacqueline Magi, che fa parte dell’associazione e ne è stata l’ideatrice, tenne una conferenza insieme al sindaco di Pescia Oreste Giurlani alla Pubblica Assistenza dal titolo “ La violenza di genere”.
Redazione
Eredità amara del covid-19 è la crisi che colpisce, a tutti i livelli, il tessuto economico del nostro Paese.
In particolare la Toscana e tutti i suoi centri, grandi e piccoli, subiscono un danno nel settore del turismo e della enogastronomia, da sempre risorsa economica per la Regione.
In questi giorni è on line un talk con rappresentanti della politica pistoiese, anche in vista delle prossime elezioni regionali. Una serie di video, visibili sia tramite facebook che youtube e curati dall'associazione La Terra del Gusto.
"In un giorno abbiamo superato le 4mila visualizzazioni. - ha dichiarato Armando Alibrandi videomaker dell'iniziativa - Turismo, ristorazione e digitalizzazione i temi affrontati. Ma abbiamo parlato anche di collegamenti autostradali e ferroviari e del loro eventuale potenziamento".
"Abbiamo coinvolto in questi temi diversi giovani candidati pistoiesi, ma anche due candidati capolista. Sono anche intervenuti i consiglieri Massimo Baldi, Marco Niccolai e l'assessore Federica Fratoni della Regione Toscana. Con l'importante intervento del senatore Patrizio La Pietra."
Al momento sono 12 i video on line, visibili tramite la pagina facebook o il canale youtube dell'
A giugno la giunta ha approvato il progetto di fattibilità per realizzare la rete del gas metano nelle frazioni di Le Piastre, Cireglio e Castello di Cireglio. Ha preso così il via l’iter amministrativo che porterà a estendere in questa area collinare un’opera di pubblica utilità. Si prevede la posa in opera di 12,25 chilometri di nuove tubazioni per 580 famiglie. I lavori saranno eseguiti da Toscana Energia con spese a suo carico; gli utenti dovranno pagare solo l’allaccio. Gli interventi sono previsti nel biennio 2021-2022.
Nell’ambito della strategia regionale “Toscana Carbon Neutral” che punta a raggiungere l’obiettivo della neutralità di emissioni climalteranti entro il 2050, la Regione ha messo a disposizione 5 milioni di euro da destinare ai Comuni che potranno in questo modo abbattere l’inquinamento atmosferico grazie a progetti integrati.
L’azione principale dovrà essere proprio l’aumento di piante nelle aree urbane, dato che oltre il 70 per cento dell’anidride carbonica prodotta annualmente nel pianeta deriva dall’ambiente urbano. E poiché la capacità di assorbimento di alberi e piante aumenta di efficacia in rapporto alla loro vicinanza con la fonte emissiva, il polmone verde delle città agisce come un filtro e la sua collocazione non va intesa solo come arredo urbano ma come vero e proprio strumento compensativo rispetto alle emissioni, nonché come mezzo per tutelare la qualità dell’aria e contrastare i cambiamenti climatici.
“Un bando per una iniziativa nuova, forse la prima o tra le prime in Italia ed Europa - ha commentato l’assessore all’ambiente Federica Fratoni - nel quadro della strategia per il contrasto ai cambiamenti climatici che la Regione ha voluto rappresentare in Toscana Carbon Neutral al 2050, ovvero raggiungere la neutralità rispetto alle emissioni di Co2 attraverso: misure di sostituzione di ciò che emette CO2, o misure, come questa, di assorbimento della CO2.
Un modo per contrastare l’anidride carbonica, diverso da quello delle rinnovabili o dell'efficienza energetica, è quello di piantare alberi perché facciano da filtro assorbendo le emissioni di CO2 e di gas inquinanti.
E questo è tanto più efficace quanto più lo si fa nei centri urbani, che da soli emettono il 70 per cento delle emissioni globali di CO2. Ecco perché il bando stimola l’implementazione di piantumazioni nei 63 comuni che in Toscana registrano criticità per la qualità dell’aria.
Gli alberi, a differenza di qualsiasi impianto, non producono impatti ambientali. In questo caso non serviranno soltanto come arredo urbano, ma come un modo efficace per assorbire CO2 e gas inquinanti come PM10 e NO2. E’ un primo bando che, tra l’altro, presuppone la misurazione degli effetti indotti e dei risultati conseguiti come l’abbattimento delle emissioni che verranno registrati e saranno dunque disponibili e sotto gli occhi di tutti”.
“La Toscana – ha detto Stefano Mancuso, neurobiologo che assieme alla la start-up dell'Università di Firenze PNAT ha supportato la Regione nella predisposizione di linee guida operative che aiuteranno i Comuni a presentare i progetti - è la prima amministrazione in Italia che ha recepito e emanato un bando così innovativo di contrasto ai cambiamenti climatici. Due le novità di questo bando: l’utilizzo delle piante, con le quali è davvero possibile combattere il riscaldamento globale, e soprattutto l’utilizzo delle stesse in area urbana, in quanto le città sono responsabili del 70 per cento delle emissioni di CO2. L’anidiride carbonica del resto sta aumentando in modo progressivo sul nostro pianeta al punto che, in base a studi accreditati presso la comunità scientifica, si calcola che entro il 2070 il 18 per cento della Terra (adesso è il 5 per cento) non sarà più abitabile e quindi 1 miliado e mezzo di persone non potranno più vivere dove vivono oggi. L’anidiride carbonica si contrasta in due modi: o non producendola – questione complicata - o ricatturandola in atmosfera e questo è il modo più facile: coprire la terra di piante. Non è impossibile- ha concluso -, basti pensare che i costi per riforestare il pianeta sarebbero inferiori a quelli sostentuti adesso per l’emergenza Covid”.
Il Bando
Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni e le domande potranno essere presentate dal 1 settembre al 30 ottobre 2020. L’approvazione della graduatoria è prevista entro gennaio 2021.
Rivolto ai 63 Comuni che presentano maggiori criticità dal punto di vista della qualità dell’aria, il bando prevedrà contributi in conto capitale con un’intensità massima pari al 90% delle spese ammissibili per progetti integrati di interventi di piantumazione e piste ciclabili.
Il progetto presentato dovrà contenere almeno un intervento di forestazione in ambito urbano, le cui spese ammissibili dovranno comunque essere almeno pari al 70% delle spese ammissibili totali del progetto.
Potranno essere finanziati interventi di piantumazione integrati con altre azioni finalizzate all’abbattimento delle emissioni climalteranti già realizzate o previste nel progetto stesso.
Al fine di evitare la frammentarietà di interventi saranno ammessi progetti con un investimento ammissibile superiore a 50mila euro.
Ciascun Comune potrà presentare una o più domande, per un totale in termini di contributo concedibile complessivo non superiore a 400mila euro.
Le domande dovranno essere accompagnate da uno studio che preveda, oltre la descrizione e l’ubicazione degli interventi, le aree disponibili da destinare agli interventi, la tipologia e la numerosità delle specie arboree e arbustive in coerenza con quanto disposto dagli specifici regolamenti comunali del patrimonio arboreo/verde urbano.
Lo studio inoltre dovrà prevedere anche la stima delle emissioni (diffuse, lineari e puntuali) nell’area oggetto di intervento e rappresentazione georeferenziata con l’individuazione delle fonti emissive e degli interventi previsti, la stima di assorbimento complessivo delle emissioni, anche in base alla durata delle specie
Infine nello studio dovrà essere previsto un piano che preveda le modalità e la tempistica di fornitura e messa a dimora delle specie nonché di gestione/manutenzione e di smaltimento, tenuto conto del ciclo di vita delle piante.
Criteri di valutazione del bando
Quali criteri di valutazione sono previsti la capacità di abbattimento delle emissioni di gas climalteranti, la progettazione e la cantierabilità del progetto, il livello di cofinanziamento da parte del soggetto proponente, la vicinanza della piantumazione alla sorgente emissiva.
Il bando prevede criteri di premialità rivolti a progetti che prevedono la messa a dimora di specie arboree da filiera corta e/o il reimpiego nella costruzione di immobili, arredi etc. nonché la valenza sociale-urbanistica dell’area.
Il bando infine prevede ulteriori criteri premiali a favore di progetti inseriti nei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) o nei Piani di Azione Comunale (PAC) approvati dal Comune che prevedono il monitoraggio delle emissioni assorbite dalle specie arboree
Al fine di dare un supporto ai Comuni per la progettazione degli interventi il bando prevederà anche un allegato tecnico contenente linee guida operative con particolare riferimento alla metodologia di calcolo della capacità di assorbimento delle emissioni da parte delle piante e indicazioni sulla scelta delle piante in base a fattori di allergenicità, alle specie sempreverdi/decidue e alla potenzialità di riempiego.
In particolare il bando prevede anche la messa a disposizione di un modello di calcolo per la stima della capacità di assorbimento di CO2, PM2,5 e NO2 da parte delle specie.