Pescia Cambia: "La variante urbanistica approvata a Pescia è quella della giunta Giurlani"

Pescia Cambia annuncia l’approvazione della variante urbanistica da parte del Consiglio Comunale, sottolineando l’importanza degli investimenti e dei posti di lavoro legati ai progetti inclusi. 

In un comunicato, Pescia Cambia dichiara: “Apprendiamo con piacere che, alla fine, la famosa variante urbanistica approvata dalla nostra amministrazione è arrivata in consiglio.” Sottolineando l'importanza degli interventi in discussione, il gruppo evidenzia come la variante urbanistica preveda la nuova sede del liceo Lorenzini, un nuovo punto vendita Lidl, il recupero dell'ex-cartiera Checchi e altre opere tra cui un'area verde attrezzata a Veneri e un nuovo Eurospin. “Si parla di decine di milioni di euro di investimenti e di nuovi posti di lavoro," specificano. Durante il Consiglio Comunale, Pescia Cambia ha riconosciuto alcune incongruenze emerse nelle correzioni urbanistiche, soprattutto per quanto riguarda la nuova Rsa nella zona di Alberghi, che avrebbe potuto generare tra 50 e 60 posti di lavoro. “Alla fine, le varianti sono state tutte approvate, salvo la nuova Rsa in zona Alberghi che noi avremmo voluto salvare.” Nel comunicato, Pescia Cambia esprime anche preoccupazione riguardo alla situazione della ex-Santoni, ora Merotto, che potrebbe abbandonare Pescia a causa della riduzione dei volumi concessi. “La riduzione dei volumi concessi a detta dell’impresa non rende né utile né economico lo spostamento nella nuova area in zona Macchie di San Piero, tanto da paventare l’abbandono di Pescia da parte dell’azienda e la messa a rischio dei 100/120 lavoratori,” dichiarano. Ulteriori dubbi sono stati sollevati sugli investimenti previsti per l’Eurospin e l'ex-cartiera Checchi. “Ci risulta che la stessa Eurospin ma anche gli acquirenti della ex-cartiera Checchi stiano valutando il ritiro degli investimenti per il troppo tempo trascorso,” affermano. Concludendo, Pescia Cambia riflette con rammarico sulla situazione complessiva, affermando: “Ci auguriamo che il vecchio detto 'operazione riuscita, paziente morto' questa volta non si concretizzi."

Redazione

 

 

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