La FLC CGIL di Pistoia denuncia la grave carenza di docenti e ATA, con 162 posti vacanti. Critiche al Ministro Valditara per le scelte che compromettono la continuità didattica.
La FLC CGIL di Pistoia ha espresso forte preoccupazione riguardo alla situazione degli organici scolastici nella provincia, a seguito delle recenti decisioni ministeriali sulle stabilizzazioni del personale docente e ATA. Nonostante il numero di posti che verranno stabilizzati con contratto a tempo indeterminato, il sindacato ha evidenziato come si sia ancora lontani dai numeri necessari per garantire un corretto funzionamento delle scuole. Secondo quanto riportato dalla FLC CGIL, al 26 agosto 2024 si sono concluse le operazioni relative ai ruoli dei docenti, compresa la cosiddetta "mini call veloce". Tuttavia, nella provincia di Pistoia, che conta 38 istituzioni scolastiche tra istituti comprensivi, istituti secondari di secondo grado e un omnicomprensivo, restano vacanti ben 162 posti di docenti. Il sindacato denuncia che "il Ministero ha deciso di non assumere a tempo indeterminato" su questi posti, una scelta che secondo FLC CGIL mina gravemente la continuità didattica, tanto decantata dal governo. Pur riconoscendo che il Ministro Valditara ha garantito la stabilizzazione di 44 docenti di sostegno su base provinciale, la FLC CGIL sottolinea che i numeri restano comunque insufficienti per garantire serenità sia agli alunni più vulnerabili che agli insegnanti. "Abbiamo 614 posti in organico di diritto e 928 in organico di fatto. Sono numeri che non possono garantire la continuità tanto sbandierata da questo governo", ha affermato il sindacato. La situazione si complica ulteriormente per i 162 posti vacanti, frutto di una decisione ministeriale di limitare le nuove assunzioni a livello nazionale a 45.000 unità, nonostante la disponibilità di oltre 64.000 posti vacanti nelle scuole italiane. La FLC CGIL ha denunciato come questa scelta abbia generato "disappunto e disagio tra i docenti precari", molti dei quali, pur avendo superato con successo i concorsi, rischiano di rimanere ancora una volta nella precarietà. Il sindacato ha sottolineato in particolare la situazione critica dei docenti che hanno superato il concorso ordinario bandito nel 2020, i quali vedono ora minacciata la loro stabilizzazione dai nuovi concorsi legati al PNRR, indetti nel dicembre 2023. La FLC CGIL di Pistoia non risparmia critiche sulla gestione dei concorsi PNRR, definendo "pessima" l’organizzazione delle varie commissioni. "La tardiva partenza dei concorsi ha fatto sì che in diversi casi non siano ancora terminati, causando il caos nelle scuole e la mancata continuità agli alunni", ha dichiarato il sindacato. Il problema è reso ancora più grave dall'utilizzo di supplenti sui posti accantonati, il che potrebbe portare alla reintroduzione di contratti "fino all'avente diritto", una pratica che, secondo FLC CGIL, era stata faticosamente eliminata.In conclusione, la FLC CGIL ha ribadito la necessità di un piano di reclutamento che rispetti le aspettative dei docenti in attesa di assunzione e ha criticato duramente il Ministro Valditara per non aver garantito la copertura di tutti i posti vacanti e disponibili nelle scuole. "La continuità didattica si garantisce solo con la copertura di tutti i posti vacanti e non con proclami propagandistici", ha concluso il sindacato, esprimendo la propria disponibilità a sostenere i docenti con azioni mirate a ottenere un piano di reclutamento più equo.
Redazione