Lavori fermi al Rio di Casale: polemica di Serravalle Civica

Serravalle Civica critica l'amministrazione per i ritardi nei lavori di demolizione e rifacimento del Rio di Casale. Dopo oltre due anni, l'intervento urgente non è ancora iniziato.

I lavori di demolizione e rifacimento del tratto tombato del Rio di Casale in via S. Biagio, attesi con urgenza dai residenti di Casalguidi, continuano a essere motivo di preoccupazione e malcontento. Secondo quanto riportato da Serravalle Civica-Movimento Indipendenza, dopo più di due anni dall'aggiudicazione della gara, l'intervento non è stato ancora realizzato. La situazione, definita di "somma urgenza" a causa dei danni provocati dai ripetuti allagamenti, potrebbe restare in sospeso ancora a lungo. L'assessore ai Lavori Pubblici, Gargini, ha attribuito il ritardo ai problemi con la ditta appaltatrice. "Dopo un lungo periodo di pausa, si sarebbe impegnata finalmente a portare avanti i lavori a partire dal prossimo 18 settembre," ha dichiarato l'assessore in una recente lettera ai cittadini di Casalguidi. Tuttavia, Serravalle Civica-Movimento Indipendenza ha espresso il proprio disappunto: "Non ce ne voglia l’assessore, ma ciò che egli ha recentemente scritto ai cittadini è pressoché inaccettabile." Il movimento civico ha evidenziato due possibili scenari se i lavori non dovessero iniziare come previsto: "O il comune dovrà recedere dal contratto per indire una nuova gara, rischiando di perdere il finanziamento della Regione Toscana e di vedere lievitare i costi, oppure ci si dovrà accontentare di opere di contenimento, con il rischio di nuove inondazioni." La critica si è estesa anche alla comunicazione dell'amministrazione. "Le informazioni ricevute solo in questi giorni sono tardive. I cittadini avrebbero dovuto essere avvisati al verificarsi delle prime difficoltà con la ditta appaltatrice e interpellati per formulare proposte," ha sottolineato il movimento. Infine, Serravalle Civica-Movimento Indipendenza ha lamentato la mancanza di risposta da parte dell'amministrazione a una richiesta di chiarimento inoltrata il 20 marzo scorso. "Non ci sono giustificazioni che tengano: la giunta deve assumersi di fronte a tutti le proprie responsabilità," hanno concluso, ricordando la vicenda della ristrutturazione della palestra di Casalguidi come un precedente che "evidentemente non ha insegnato niente."

Redazione

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