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"Ho molto rispetto per l'assemblea pubblica che si è svolta la scorsa settimana a Monsummano organizzata dall'Associaizone Amici del Padule per la salvaguardia Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio, ma credo sia opportuno fare definitiva chiarezza sulla questione e il dibattito in corso in questi giorni sulle cronache locali me ne offre l'occasione".

L'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni replica alle accuse che in questi giorni sono state mosse alla Regione riguardo la gestione del Padule di Fucecchio.

jollynative"Anzittutto – inizia Fratoni - occorre tenere distinti il tema della gestione della riserva naturale, che spetta alla Regione in quanto ente competente per le aree protette, da quello del Centro di Ricerca. Quest'ultimo, infatti, è un' associazione onlus, ovvero un soggetto partecipato esclusivamente da Comuni e Provincia di Pistoia, non dalla Regione, oltre che da varie associazioni e per il quale i soci versano un contributo annuale. Nel corso degli anni il Centro ha visto uscire molti dei soggetti che a suo tempo contribuirono alla sua creazione; fra questi i Comuni di Larciano, Lamporecchio e Ponte Buggianese, che corrispondono alla quasi totalità del territorio del Padule, oltre a Federcaccia e ad altre realtà associative.

E' emersa, quindi, forte la necessità di creare un luogo di confronto e condivisione fra tutti i portatori di interesse intorno alle politiche del Padule, che sono anzitutto ambientali e di governo del territorio, argomenti di diretta competenza dei comuni rivieraschi e della Regione.

In questo senso il Tavolo del sistema delle riserve naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla credo rappresenti una sfida vincente. - sottolinea Fratoni - Ne sono testimonianza la partecipazione dei soggetti, dagli enti pubblici, al Consorzio, alle associazioni, e i contributi, in termini di proposte e riflessioni, fin qui portati all'attenzione.

Circa il mio impegno sul Padule e,in particolare, sul Centro di Ricerca parlano i fatti. Durante il mio mandato da presidente della Provincia non ho mai fatto mancare il finanziamento alle attività del Centro – precisa l'assessore - Con l'allora assessore all'ambiente Rino Fragai abbiamo immaginato un percorso che garantisse un futuro alla onlus, trasformandola in un ente moderno, rispondente alle nuove esigenze e assolutamente sostenibile per gli scarni bilanci degli Enti soci.

Un percorso che è stato quindi partecipato e condiviso all' assessore regionale in carica nella scorsa legislatura, Anna Rita Bramerini, e che ha portato alla definizione di un protocollo di intesa finanziato dalla Regione. E' di questi giorni la presentazione del progetto da parte della Provincia e il conseguente sblocco del contributo una tantum di 30 mila euro.

Da assessore regionale, poi, ho rimesso in moto il percorso di realizzazione dei lavori di rinaturalizzazione nell'area per un importo di 5 milioni, i cui cantieri saranno aperti fra pochi giorni. La vita della onlus non è la vita del Padule – conclude Fratoni -. Sulla prima intervengano i soci, a partire da chi come il Comune di Monsummano beneficia da decenni di somme importanti corrisposte dal gestore della discarica del Fossetto, che sorge poco distante dalla riserva e che sarà oggetto di un ulteriore ampliamento: il sindaco destini una parte di quei proventi al sostegno dell'associazione, fosse anche solo per una piccola ed equa compensazione ambientale.

La valorizzazione del Padule passa invece attraverso una responsabilità corale di tutti i soggetti interessati e la Regione è sicuramente in prima fila".

Redazione

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