"Stazione di Pescia nel degrado": è l’appello urgente della "RLS Valdinievole Ovest", che chiede più sicurezza e servizi per i viaggiatori.
La stazione ferroviaria di Pescia versa in uno stato di degrado avanzato, offrendo un’immagine poco accogliente della città. A sollevare la questione sono Stefano Boni (RLS Valdinievole Ovest) e Alessandra Biagini (FNP CISL Toscana Nord), firmatari del documento ricevuto in redazione.
Nonostante alcuni interventi in corso sulla tettoia e sul fabbricato, restano irrisolte criticità che compromettono funzionalità e sicurezza.
Servizi carenti e criticità strutturali
La stazione è priva di servizi essenziali: manca l’adeguamento dei marciapiedi allo standard europeo (55 cm), fondamentale per un accesso agevole ai treni, così come le pensiline coperte tra il secondo e il terzo binario. Inesistenti anche le rastrelliere per biciclette, lasciando i pendolari a soluzioni improvvisate.
La chiusura della biglietteria, l’assenza di servizi di assistenza e la scarsa manutenzione (erbacce, rifiuti sui binari, transenne divelte) rendono l’ambiente insicuro e degradato. I passeggeri, spesso, attraversano i binari direttamente, ignorando il sottopassaggio, con evidenti rischi.
Disservizi e mancanza di informazioni
A peggiorare la situazione, la disorganizzazione nella gestione delle informazioni: ritardi, soppressioni e modalità di trasporto sostitutivo sono comunicati in modo frammentario, lasciando i viaggiatori senza riferimenti chiari.
Con l’avvicinarsi dell’estate e la prevista chiusura della tratta Montecatini-Pistoia, i disagi sono destinati ad aumentare, penalizzando ulteriormente la mobilità dei cittadini. Intanto, resta senza risposta il progetto di raddoppio ferroviario della tratta Pescia-Lucca.
Appello alle istituzioni per un rilancio concreto
“È evidente il disinteresse di Ferrovie dello Stato verso stazioni minori come Pescia,” affermano Boni e Biagini. “Per questo chiediamo all’Amministrazione comunale di intervenire con urgenza.”
Le proposte: acquisire in comodato gratuito i locali inutilizzati della stazione per creare nuove attività che valorizzino l’area; sollecitare la Regione Toscana affinché pretenda maggiore attenzione alla manutenzione infrastrutturale, in parallelo agli investimenti sui nuovi treni.
Prioritari sono il ripristino delle transenne, la pulizia dei binari, l’installazione di segnaletica informativa adeguata e la presenza, anche periodica, di personale FS a supporto dei viaggiatori.
Solo con un impegno congiunto sarà possibile restituire alla stazione di Pescia il ruolo di nodo sicuro e funzionale per la comunità e per i tanti pendolari della Valdinievole.
Redazione
