Secondo Franchi e la sua amministrazione, dal 2009 a oggi la colpa sarebbe di tutti i sindaci che si sono succeduti? Ma allora, come avremmo potuto ottenere i fondi dei bandi vinti finora se il DURC fosse stato irregolare? E durante il commissariamento con De Cristofaro, non ci si sarebbe accorti del problema? Franchi sa che molti comuni toscani affrontano lo stesso problema, dovuto a disallineamenti delle banche dati INPS e non a questioni politiche, ma tecniche?
Il botta e risposta sull’esclusione dal bando
La polemica tra il sindaco Riccardo Franchi e l’opposizione guidata da "Pescia Cambia" si infiamma. Dopo le dichiarazioni di Franchi, che ha attribuito l’esclusione del Comune dal bando “Bici in Comune” alle irregolarità contributive risalenti al 2009-2022, Pescia Cambia ha risposto con un comunicato stampa critico, accusando Franchi di cercare capri espiatori.
Le domande di Pescia Cambia
L’opposizione solleva dubbi su quanto dichiarato dal sindaco, mettendo in discussione la narrazione secondo cui le colpe sarebbero tutte delle amministrazioni precedenti.
- Come è possibile che Pescia abbia ottenuto finanziamenti per milioni di euro se il DURC fosse stato irregolare?
- Perché durante il commissariamento del Comune, guidato da De Cristofaro, nessuno ha rilevato queste irregolarità?
- Franchi è a conoscenza che il problema del DURC riguarda numerosi comuni toscani e che si tratta di un disallineamento tecnico delle banche dati INPS, non di scelte politiche?
Pescia Cambia ribadisce che la questione è legata a problemi amministrativi, non alla gestione politica, e che il DURC è sempre stato regolare durante i loro mandati.
ANCI Toscana conferma il problema tecnico
Pescia Cambia cita il direttore di ANCI Toscana, Simone Gheri, che ha spiegato come i DURC negativi siano spesso conseguenza di errori amministrativi e di un mancato allineamento delle banche dati dell’INPS, aggravato dal passaggio dall’INPDAP. Gheri ha evidenziato che la stessa difficoltà è stata riscontrata in città come Firenze, Pisa ed Empoli, con enti locali costretti a recuperare dati inviati decenni fa.
Le accuse di Pescia Cambia all’amministrazione Franchi
L’opposizione non risparmia critiche al sindaco e alla sua squadra. "Anziché cercare colpevoli tra le precedenti amministrazioni, Franchi avrebbe fatto meglio a tutelare i dipendenti comunali e affrontare i problemi tecnici con l’INPS", si legge nel comunicato. Pescia Cambia annuncia inoltre che sarà loro cura richiedere tutti gli atti relativi all’INPS, a tutela dei dipendenti e per fare piena chiarezza sulla vicenda.
Le opere lasciate in eredità: il bilancio di Pescia Cambia
Pescia Cambia respinge le accuse dell’attuale amministrazione, sottolineando di aver lasciato in eredità progetti già finanziati per un totale di 8 milioni e 127.000 euro. Tra le opere completate o finanziate:
- 1,5 milioni di euro per il ponte del Marchi;
- 350.000 euro per arredo e marciapiedi a Collodi;
- 1.030.000 euro per il completamento della pista di atletica;
- 580.000 euro per la riqualificazione di Piazza Mazzini;
- 650.000 euro per la difesa idrogeologica nella zona di Medicina;
- 1.050.000 euro per l’asilo nido Cardino;
- 650.000 euro per il Museo Civico;
- 2 milioni di euro per il MEFIT;
- 150.000 euro per interventi sulle strade montane;
- 137.000 euro per le scuole.
Gli interventi specifici su Veneri e Alberghi
Pescia Cambia evidenzia inoltre di aver lasciato risorse per interventi specifici, che ora risultano bloccati o non realizzati:
- 860.000 euro per la nuova strada di Veneri;
- 178.000 euro per i parcheggi di Veneri;
- 149.000 euro per la riqualificazione di via del Tomolo;
- 151.000 euro per interventi nelle scuole;
- 150.000 euro per la viabilità montana;
- 90.000 euro per interventi sul reticolo minore nella frazione di Alberghi.
Il contenzioso con il Consorzio
L’opposizione sottolinea che, nonostante queste risorse lasciate in cassa, l’amministrazione Franchi si trova ora ad affrontare solo un contenzioso da 300.000 euro con il Consorzio di Bonifica, senza alcun avanzamento evidente su questi progetti. Pescia Cambia chiede dunque chiarimenti sull’utilizzo dei fondi stanziati e sul futuro delle opere bloccate.
La conclusione dell’opposizione
Pescia Cambia chiude il comunicato con una stoccata: “Se non siete in grado di gestire il Comune, buttate la spugna!”. Una posizione che lascia intendere che la polemica non si chiuderà qui, mentre i cittadini attendono risposte chiare dall’amministrazione comunale.
Redazione