Nel consiglio comunale del 28 novembre, Pescia Cambia attacca l’amministrazione dopo le dimissioni di Celli, denunciando decisioni prese fuori dal civismo e lontane dalla partecipazione.
Durante il consiglio comunale di giovedì 28 novembre, il consigliere di minoranza Giacomo Melosi ha sollevato nuovamente il tema della mancanza di comunicazione e partecipazione tra la giunta comunale e le minoranze. Un problema già più volte discusso, ma mai realmente affrontato, nonostante occasionali dichiarazioni di apertura da parte dell'amministrazione. Al termine del consiglio, però, un colpo di scena ha segnato la serata: il consigliere di maggioranza Alberto Celli ha annunciato le sue dimissioni irrevocabili, motivandole con la stessa mancanza di comunicazione, questa volta estesa ai consiglieri di maggioranza, definiti esclusi dalla fase decisionale e relegati al ruolo di semplici ratificatori di decisioni prese altrove. “Le decisioni non vengono prese in giunta, ma da influenze esterne condizionate da logiche partitiche”, avrebbe affermato Celli, aggiungendo che questa situazione mina l’autonomia e la capacità di governo dell’amministrazione. Pescia Cambia non ha tardato a commentare l’episodio con durezza, dichiarando: “Le dimissioni di Celli sanciscono il fallimento di un’esperienza amministrativa nata morta. Altro che ‘una storia nuova’, questa è una storia vecchia, anzi vecchissima, che penalizza la comunità di Pescia”. L’episodio rappresenta una vera “bomba politica” per l’attuale amministrazione, mettendo in discussione la sua tenuta e la sua capacità di rispondere agli interessi della cittadinanza.
Redazione