Kremerata Baltica

Programma intrigante e suggestivo con l’impegno di Kremer nel promuovere la musica contemporanea e il suo legame indissolubile con la Lettoni

La vita artistica di Gidon Kremer, violinista fra i massimi, personalità eclettica e interprete di grande profondità e intelligenza, si è sviluppata su un percorso originalissimo illuminato da scelte di rara coerenza ed integrità. Dopo lo strepitoso concerto tenuto alla Fortezza Santa Barbara nell’estate 2021, Kremer torna a Pistoia, martedì 12 marzo (ore 20.30), con la sua Kremerata Baltica ensemble da lui fondato nel 1997 per promuovere il talento di giovani musicisti provenienti dalle tre repubbliche baltiche ma anche per diffondere la nuova vita musicale indipendente di quei paesi  stavolta ospite della Stagione Concertistica al Manzoni, curata da Daniele Giorgi e promossa da Teatri di Pistoia col sostegno di Fondazione Caript.

Programma intrigante, originale e molto suggestivo, quello proposto a Pistoia, che sottolinea tanto l’impegno di Kremer nella promozione della musica contemporanea quanto il suo legame profondo e indissolubile con la Lettonia, sua terra d’origine dalla natura selvaggia e dalle atmosfere incantate, che ha mosso il grande violinista ad adoperarsi per esaltarne la bellezza, diffonderne la cultura, incoraggiare i giovani talenti ed ispirare i compositori che gli hanno spesso dedicato le loro creazioni.

La prima parte presenta infatti musiche di due compositori lèttoni: al brano di apertura, Lignum (2017) di Jēkabs Jančevskis per orchestra d’archi, svilpaunieki (strumento lettone simile all’ocarina) e percussioni, che evoca l’incanto della natura e la molteplicità delle sue voci, segue Pages of a Biography (2007/2023) di Georgs Pelecis per violino, vibrafono e archi, dedicato allo stesso Kremer, che vede solista al suo fianco il grande vibrafonista Andrei Pushkarev, legato alla Kremerata Baltica da 25 anni di collaborazione. Per tutta la seconda parte Kremer guiderà l’ensemble in veste di solista e direttore, prima nel breve, ironico brano di Alexander Raskatov ispirato a Mozart 5 minutes from the life of W. A. M. (not a ‘not-turno’) e poi nella famose Cuatro Estaciones (Le Quattro Stagioni di Buenos Aires) di Astor Piazzolla proposte in un particolare arrangiamento con la strumentazione delle Stagioni di Vivaldi (violino e orchestra d’archi), commissionato dallo stesso Kremer al compositore Leonid Desyatnikov. Non si tratta di una semplice trascrizione della musica di Piazzolla, ma di una vera e propria rielaborazione: Desyatnikov ha aggiunto citazioni da Vivaldi, cadenze per il violino solista e per il primo violoncello, effetti strumentali particolari, mantenendo il senso della composizione originale, che non descrive le stagioni reali ma è piuttosto una loro rappresentazione emotiva e psicologica, un percorso di introspezione nei paesaggi dell’animo umano.

Il prossimo appuntamento della Stagione Concertistica al Manzoni, sabato 6 aprile (ore 20.30), vedrà la partecipazione dell’ORT – Orchestra della Toscana, sul podio il direttore Umberto Clerici e, al suo fianco, il violinista belga di origini russo-ucraine Marc Bouchkov. In programma il Concerto per violino e orchestra in mi minore op. 64 di Mendelssohn-Bartholdy e la Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 di Beethoven.

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BIO || 

Kremerata Baltica Chamber Orchestra | Fondata nel 1997 dal famoso violinista Gidon Kremer, l’orchestra da camera Kremerata Baltica, vincitrice di Grammy Award, è considerata uno degli ensemble internazionali più importanti d’Europa. Gidon Kremer ha selezionato intenzionalmente musicisti giovani e di talento per andare oltre la visione comune del ‘fare musica’ in orchestra. Il vasto repertorio, che spazia dalla musica antica a quella moderna (comprese opere per ensemble da camera di Bartók, Ligeti, Beethoven, o i quartetti per archi di Šostakovič), riceve entusiastici riconoscimenti da parte del pubblico e mostra un nuovo livello della musica da camera, dove la tecnica solida si unisce al linguaggio musicale più espressivo. Essenziale, per la personalità artistica della Kremerata Baltica, è il suo approccio creativo alla programmazione, che spesso va oltre il mainstream e ha dato origine a molte prime esecuzioni mondiali. Il lavoro permanente sullo studio, la riscoperta e l’esecuzione della musica di Mieczyslaw Weinberg, Miłosz Magin e, più di recente, Viktor Kalabis, ha portato questi compositori sotto una nuova e meritata luce, offrendo al pubblico una prospettiva originale, non solo artistica ma anche storica. Tra i progetti più recenti spicca il ciclo Another Winterreise, con i Lieder di Schubert arrangiati e ricomposti da Georgijs Osokins, Raminta Šerkšnytė, Victor Kissine, Alexander Raskatov e Leonid Desyatnikov per l’anniversario di Gidon Kremer e della Kremerata Baltica nel 2022. Ogni anno, durante il “Kremerata Baltica Festival” a Dzintari, Jūrmala, l’orchestra esegue nuove opere di compositori di origine baltica, appositamente commissionate per mantenere alto il profilo della tradizione della musica classica lettone e baltica e per renderla popolare in tutto il mondo. Per molti anni la Kremerata Baltica è stata Orchestra in Residence al Festival di Kronberg e al Festival di Lockenhaus – esibendosi con solisti quali Nicolas Altstaedt, Anneleen Lenaerts, Heinz Holliger, Olli Mustonen, Mischa Maisky, Kian Soltani, Gilles Apap, Iiro Rantala, Pinchas Zukerman e molti altri. Dalla sua fondazione, la Kremerata Baltica ha suonato in più di 50 paesi, esibendosi in 600 città e tenendo più di 1000 concerti in tutto il mondo – spaziando dai concerti in cima alle montagne per il Festival “I Suoni delle Dolomiti” in Italia, ai 7000 ascoltatori dei “Credia Proms”, serie di concerti in Corea – con un repertorio scelto con cura dall’orchestra, presentato anche nelle sue numerose e molto apprezzate registrazioni.


Gidon Kremer violino, direzione |Spinto da una intransigente filosofia artistica, Gidon Kremer si è guadagnato la reputazione mondiale di uno degli artisti più originali e avvincenti della sua generazione. Il repertorio di Gidon Kremer abbraccia le opere classiche più conosciute, così come la musica dei principali compositori del XX e XXI secolo. È stato sostenitore delle opere di compositori viventi russi e dell’Europa dell’est ed ha interpretato numerose loro nuove composizioni, diverse delle quali sono state dedicate proprio a lui. Il suo nome è saldamente associato a compositori del calibro di Alfred Schnittke, Arvo Pärt, Giya Kancheli, Sofia Gubaidulina, Valentin Silvestrov, Luigi Nono, Edison Denisov, Aribert Reimann, Pēteris Vasks, John Adams, Victor Kissine, Michael Nyman, Philip Glass, Leonid Desyatnikov e Astor Piazzolla, le cui opere sono interpretate in modo da tener fede alla tradizione ma anche da esaltarne il ricco contenuto di freschezza ed originalità. È corretto dire che nessun altro solista di paragonabile statura internazionale abbia fatto di più per promuovere la causa dei compositori contemporanei e della musica moderna per violino. Gidon Kremer ha al suo attivo più di 200 registrazioni, molte delle quali hanno ricevuto prestigiosi premi e riconoscimenti internazionali, in omaggio alle sue eccezionali doti interpretative. Il lungo elenco di onorificenze include il Premio Ernst von Siemens, la Bundesverdienstkreuz, il Triumph Prize (Mosca), il Premio Unesco ed il Premio Una Vita Nella Musica – Arthur Rubinstein. Nel 2016 Gidon Kremer ha ricevuto il Praemium Imperiale, diffusamente considerato il Premio Nobel del mondo musicale. Nel 1997 Gidon Kremer ha fondato l’orchestra da camera Kremerata Baltica con lo scopo di promuovere giovani musicisti talentuosi provenienti dall’area baltica. L’ensemble è molto impegnato in tournée ed ha inciso quasi trenta CD per le case discografiche Nonesuch, Deutsche Grammophon ed ECM. Nella stagione 2016-2017 la Kremerata Baltica ha effettuato una storica tournée che ha toccato Medio Oriente, Stati Uniti, Europa ed Asia per festeggiare il proprio ventesimo anniversario. Va anche sottolineato l’impegno di Gidon Kremer nella ‘scoperta’ del compositore Mieczyslaw Weinberg, a cui negli ultimi anni si è dedicato con notevole passione. Di recente, Deutsche Grammophon, Accentus Music ed ECM hanno pubblicato album registrati da e con Gidon Kremer, dedicati alla musica orchestrale e da camera di Weinberg.


Andrei Pushkarev vibrafono Nato a Kiev nel 1974 da una famiglia di musicisti, Andrei Pushkarev ha iniziato gli studi musicali a cinque anni attraverso lezioni di pianoforte, e nel 1980 è entrato alla Scuola Specializzata di Musica di Kiev. All’età di 14 anni il suo interesse si è spostato sugli strumenti a percussione. Nel 1992 è diventato studente del Conservatorio Nazionale Tchaikovsky di Kiev (ora Accademia Nazionale di Musica dell’Ucraina). Durante gli studi al Conservatorio, ha iniziato a creare proprie opere, tra cui composizioni per vibrafono solista. Ha poi continuato a studiare percussioni orchestrali, ma il vibrafono aveva ormai catturato la sua anima. Tra il 1995 e il 1999 Andrei Pushkarev si è esibito come vibrafonista solista con molti gruppi da camera in tutta l’Ucraina. Nel 1996 è stato selezionato per diventare timpanista principale dell’Orchestra Filarmonica di Kiev. Nel 1999 si è unito all’orchestra da camera Kremerata Baltica, detenendo fino ad oggi lo status di solista e di primo percussionista di questo ensemble. Negli anni ha realizzato numerosi arrangiamenti per vibrafono e violino solo, con e senza orchestra da camera. Insieme a Gidon Kremer e alla Kremerata Baltica ha continuato a esibirsi in sale prestigiose, tra cui la Carnegie Hall di New York, la Royal Albert Hall di Londra, il Musikverein e il Konzerthaus di Vienna, il Concertgebouw di Amsterdam, e altre. Gidon Kremer ha proposto di realizzare arrangiamenti jazz per vibrafono, partendo dalle 15 Invenzioni a due voci di Johann Sebastian Bach, e Andrei Pushkarev ha sviluppato l’idea, avendo lui stesso una grande passione per il jazz. Come risultato, ciascuna delle famose Invenzioni di Bach è stata rimodellata ed eseguita nello stile di diversi pianisti jazz – tra cui Oscar Peterson, Dave Brubeck, Chick Corea, etc. Nella primavera del 2004, Andrei Pushkarev ha eseguito per la prima volta il progetto Bach Vibrations a Basilea per il festival “Les Museiques” di Gidon Kremerm, e nell’estate del 2005, ha presentato lo stesso progetto in recital al Festival di Verbier. Andrei Pushkarev ha collaborato anche con numerosi rinomati musicisti e con direttori d’orchestra del calibro di Yuri Temirkanov, Woldemar Nelsson, Roman Kofman. Dal 2013 Andrei Pushkarev è testimonial ufficiale di Majestic Percussion™ e Innovative Percussion™. Nel giugno 2020, insieme al percussionista Pavel Beliaev, ha fondato il Duo di percussioni GRAD.

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