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Due nuovi appuntamenti per le scuole del territorio con il progetto “Scenari del XX Secolo”, che per l’occasione si inserisce nelle celebrazioni del Giorno della Memoria 2017. Saranno due momenti di riflessione con gli studenti e importanti interventi nella data di martedì 31 gennaio, alle ore 10.00, presso il Teatro Pacini di Pescia e, alle ore 10.30, al Dopolavoro Ferroviario di Pistoia.

L'introduzione dell'evento di Pescia, dal titolo "Il passaggio del testimone. Messaggi da Auschwitz per il XXI secolo" sarà a cura del dott. Matteo Grasso – Direttore dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'età contemporanea in provincia di Pistoia. Interverranno in qualità di relatori la prof.ssa Sara Valentina Di Palma, laureata in Storia contemporanea e dottore di ricerca in Scienze politiche, lavora presso il Museo Ebraico di Firenze, e la sig.ra Vera Michelin Salomon. Vera ben presto, grazie alle amicizie e ai contatti familiari, entra in contatto con l’antifascismo romano, dopo l’8 settembre 1943 collabora attivamente con i gruppi studenteschi che si prodigano nella distribuzione di materiale contro l’occupante nazista. A febbraio 1944 viene arrestata, e successivamente processata e condannata dal Tribunale Militare Tedesco venendo quindi deportata prima a Dachau e poi ad Aichach (Alta Baviera) dove verrà liberata a fine aprile 1945. Presenzierà all'iniziativa e porterà i suoi saluti il Sindaco del Comune di Pescia, Oreste Giurlani. Saranno presenti circa 470 studenti degli Istituti superiori “Lorenzini” e “Sismondi/Pacinotti” di Pescia.
Il secondo incontro si svolgerà nella stessa mattina di martedì 31 gennaio, alle ore 10.30, presso la sala riunioni del Dopolavoro Ferroviario di Pistoia ed avrà come relatori il prof. Michele Sarfatti, studioso di prestigio della persecuzione antiebraica e della storia degli ebrei in Italia nel XX secolo, che affronterà il tema degli “Ebrei in Italia fra persecuzione e resistenza”. Interverrà anche la sig.ra Mirella Stanzione: “Testimonianza dai Lager: RavensbrucK, il lager delle donne”. Mirella nel luglio 1944 è stata deportata con la madre a Ravensbrück perché di famiglia antifascista e perché il fratello era partigiano. Ravensbrück era un campo totalmente femminile: donne erano le internate e donne le carceriere. La fine della prigionia arrivò a maggio 1945: senza certezza sulla data, visto che era ben difficile avere un'idea precisa del trascorrere del tempo. Quando i russi liberarono il campo, Mirella e la madre non c'erano più: erano state costrette dai tedeschi a mettersi in cammino verso Amburgo, in una di quelle che sono note come “marce della morte”.
L'incontro sarà coordinato dal dott. Roberto Barontini – Presidente dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'età contemporanea in provincia di Pistoia. Saranno presenti circa 300 studenti degli Istituti superiori: “De Franceschi”, “Fedi/Fermi”, “Mantellate”, “Petrocchi” ed “Einaudi” di Pistoia e “Capitini” di Agliana.

Redazione

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