Nasce il marchio ‘Toscana’ per presentare al meglio, in Italia e nel mondo, le aziende del territorio. Ad annunciare la novità, il presidente della giunta regionale toscana, Enrico Rossi. La Regione ha deciso di istituire un marchio promozionale per le attività produttive toscane – spiega il governatore – declinabile anche come marchio di localizzazione. Una sorta di biglietto da visita regolamentato dalla Regione che potrà aiutare le imprese manifatturiere, ma anche le aziende di servizi e quelle agricole, ad affermarsi ancora meglio nel mercato globale.

L’idea è nata in risposta a tante sollecitazioni di imprenditori, associazioni di categoria e istituzioni locali, per valorizzare un’immagine coordinata e trasversale ai vari settori». D’altronde la Toscana è probabilmente la regione più conosciuta nel mondo e la parola Tuscany evoca bellezza, arte e cultura, ma anche alta qualità in prodotti e servizi. Insomma un biglietto da visita eccezionale, che può fare la differenza sugli scaffali, nelle fiere e nel mercato globale, anche considerando che l’export pesa per il 29.8% sul Pil regionale (con una crescita del 44% negli ultimi 10 anni) e che la spesa dei turisti stranieri incide per un altro 3,8%. «La nostra iniziativa – spiega ancora il presidente Rossi – non intende sovrapporsi ai marchi delle imprese o alla promozione turistica e territoriale, anzi può esserne un complemento. Ugualmente non ci saranno interferenze con la regolamentazione del made in Italy, né con i marchi di qualità o origine agroalimentare». Ma, concretamente, come funzionerà il marchio? Le aziende dovranno rivolgersi alla Regione e autocertificare il rispetto di un disciplinare, dichiarando di avere i requisiti richiesti in tutela e sicurezza del lavoro, coesione sociale e territoriale, regolarità amministrativa, sostenibilità ambientale e stabilità economico-finanziaria. Fatto questo, già da settembre, potranno inserire il marchio ‘Toscana’ sui prodotti e utilizzare il logo regionale nelle documentazioni aziendali. «L’idea è stata preceduta da altre iniziative – conclude Rossi – come il marchio Tuscany Taste, nato per la promozione del vino ed esteso, su richiesta, ad alcune acque minerali. Il caso forse più rilevante riguarda l’Acqua Panna del Gruppo Sanpellegrino che, anche grazie all’associazione tra il proprio marchio e la Toscana, tramite un accordo nel 2014, ha registrato un importante incremento delle vendite, tanto da decidere di potenziare la sua presenza nella regione».

Redazione

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