L’appuntamento è per sabato 1 ottobre, alle 17 nell’Auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio. Ospite speciale sarà la scrittrice fiorentina Nicoletta Manetti, autrice di “Anja e Dostoevskji a Firenze” (Angelo Pontecorboli Editore, Firenze, 2022), che sottolinea così l’attualità di questa storia. A conversare con la scrittrice fiorentina sarà Manuela Mongiardino.
Quella tra Anna Grigor’evna Snitkina e il grande scrittore russo Dostoevsij è una storia che merita di essere raccontata. Anja (Anna Grigor’evna Snitkina) è la migliore allieva della scuola di stenografia di Pietroburgo: una ragazzina da duecento parole al minuto! Il 3 ottobre 1866 il suo insegnante le chiede di lavorare per Dostoevskij, di cui era grande ammiratore: un’opportunità eccezionale come primo incarico.
Lei, cresciuta nell’ammirazione di un padre appassionato di letteratura, conosce già bene tutte le opere di quel romanziere che sta confermando la sua notorietà con i capitoli di “Delitto e castigo” che escono sul “Messaggero Russo”. Per non parlare di quanto aveva pianto leggendo “Ricordi di una casa di morti” e “Umiliati e offesi”.
Lui disse di non essere abituato a dettare, non era sicuro che quel sistema potesse funzionare. Si chiese come avrebbe potuto aiutarlo quella scolaretta dalla lunga treccia bionda. Non ce l’avrebbero mai fatta. In soli ventisei giorni nacque “Il giocatore”. Grazie a lei, alla sua ostinazione. Fu quella ragazza a tirarlo fuori dal disastro, dal capestro: la folle impresa imposta dal ricatto dell’editore era riuscita. Durante il loro breve soggiorno a Firenze viene completato “L’idiota”. Con Anja lui avrebbe trascorso gli ultimi quindici anni della sua vita, intravedendo finalmente un barlume di gioia. Un barlume, perché i creditori, la malattia, la miseria, erano sempre in agguato.
A questa storia la Biblioteca San Giorgio dedica adesso un pomeriggio, per il ciclo “Alla scoperta di donne speciali” organizzato dal gruppo di lettura Passeggiate Narrative a cura degli Amici della San Giorgio.
Redazione