fagioli della Lucchesia Slowbeans

Slowbeans 2012, mostra e vendita di legumi, si apre il 23 novembre a Capannori con presentazione del Presidio del Fagiolo Rosso di Lucca a studenti di cucina giapponesi e tavola rotonda con buffet finale. Poi dal 24 al 25 si sposta al Real Collegio di Lucca nell’ambito della manifestazione “Il Desco”: qui si disputeranno le Fagioliadi.

Si apre e si chiude con il Giappone Slowbeans 2012. La kermesse incentrata sui legumi che si tiene da oggi al 25 novembre fra Capannori e Lucca.
Oggi, alle 11 di mattina, ad Artè a Capannori c’è la presentazione del Presidio del Fagiolo Rosso di Lucca agli studenti della scuola di Cucina Koen Jakuen di Sapporo, il primo appuntamento della manifestazione. Mentre per la chiusura del 25 novembre, alle 17, all’interno del “Desco” al Real Collegio di Lucca, la premiazione del vincitore delle Fagioliadi 2012 - la competizione fra piatti dei vari espositori per valorizzare il proprio fagiolo - sarà accompagnata da una degustazione di dolcetti tipici giapponesi a base di fagioli, preparati dagli allievi dell’International Academy of Italian Cuisine.
Slowbeans è mostra, degustazione e vendita di fagioli e più in generale legumi e altri prodotti provenienti da tutta Italia. I legumi, e in particolare i fagioli, sono in grado di rappresentare al meglio la biodiversità, come testimoniato ad esempio dall’esistenza di almeno 17 varietà diverse di fagioli in provincia di Lucca. I fagioli possono essere considerati un prodotto simbolo del territorio della Lucchesia, non tanto per gli attuali volumi produttivi, quanto per come sono radicati nella tradizione agricola e culinaria del territorio stesso.
Un progetto di tutela e valorizzazione dei fagioli lucchesi sviluppato dall’Associazione Agricoltori Custodi per conto dell’Arsia (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale) e i Presìdi Slow Food hanno consentito un grande lavoro di salvaguardia e valorizzazione delle varietà “autoctone”. E in forza di ciò siamo oggi in grado di proporre un’ampia gamma di legumi “recuperati” e di produttori motivati che tornano a coltivare e commercializzare legumi di ogni tipo, ricostituendo un tessuto di biodiversità che andava lentamente ma inesorabilmente scomparendo.
È proprio attingendo a questo patrimonio di prodotti e produttori che sta emergendo lentamente che si è andati a formare il gruppo di partecipanti a Slowbeans, con lo scopo non solo di realizzare un evento per dare loro un’opportunità di visibilità, ma soprattutto per creare una rete di relazioni e di scambi di conoscenze fra quanti in parti diverse del territorio nazionale stanno realizzando insieme, spesso inconsapevolmente, questo grande progetto di salvaguardia e conservazione della biodiversità.
Ecco l’elenco dei fagioli che sono in mostra:
Fagiolo badda di Polizzi (Sicilia) presidio SlowFood
 • Fagiolo cosaruciaru di Scicli (Sicilia) presidio SlowFood
 • Fagiolo cannellino dente di morto di Acerra (Campania) presidio SlowFood
 • Fava Cottora dell’Amerino (Umbria) presidio SlowFood
 • Roveja di Civita di Cascia (Umbria) presidio SlowFood
 • Piattella Canevasana di San Giorgio Canavese (Piemonte) presidio SlowFood
 • Fagiolina del Trasimeno (Umbria) presidio SlowFood
 • Fagiolo di Sorana (Toscana)presidio SlowFood
 • Fagiolo Zolfino del Pratomagno (Toscana)presidio SlowFood
 • Fagiolo Piattella Pisana (Toscana)
 • Fagiolo Rosso di Lucca (Toscana) presidio SlowFood
 • … e i suoi fratelli (Toscana).
Per ulteriori informazioni, consultare sul web il programma.

L.S.

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