Stamani, affibbiate le belvette alle maestre, mi precipito al mercatino dell’ormai famosa "Campagna Amica". Gli stand si sono ingranditi notevolmente, aumentano i prodotti, l’inverno cede il passo alla primavera ed è tutto un fiorire di verdure.
Sono arrivate squisite primizie con il loro carico di vitamine e bontà e proprio guardando questo ben di dio che mi chiedo, ma perché? Ok io ho detto sì, ma non avevo capitooo! Vorrei soffocarmi con un porro! La cara Wanna mi vede un po’ strana e mi chiede cosa c’è che non va, rispondo che lei non può capire, nessuno può. Sette giorni, 24 ore su 24 come un benzinaio self service. Questo è il tempo che ho trascorso a casa sua, a casa della S.!!! Il mio coinquilino, nonché mio marito, davanti alla legge terrena e divina mi ha fregato, di nuovo! «Passiamo la Pasqua dai miei?». «Va bene, son solo due giorni posso farcela».
Poi ho scoperto l’arcano, si era preso sette giorni ferie, l’infingardo! Il segreto del bellissimo rapporto tra me e mia suocera è la quasi totale assenza di contatti visivi tra me e lei. In più c’è il problema cibo, le sue abitudini culinarie prevedono un uso smodato di grassi e cibi ipercalorici che in confronto McDonald sembra un posto per salutisti. Guardo le magnifiche produzioni nostrane distese davanti a me, mi scende una lacrima perché in quei sette giorni ho dovuto farne a meno. Come ho fatto, io una quasi vegana, a sopravvivere nel regno della carne? Credo che il coinquilino la pagherà cara! Vendetta, tremenda vendetta. Chiedo alla Wanna comprensione e 2 kg di piselli freschi, due porri (in caso voglia attuare il piano di cui sopra), 4 carciofi, un mazzo di asparagi, 3kg di patate bianche, 4 cespi di pesciatina, 2 kg di zucchine, carote e cipolle. Voglio affogare tra gli ortaggi!!! Compro anche sei uova fresche dalla contadina, così fresche che sono ancora calde; ho intenzione di consolarmi preparando un soufflé di piselli.
Poi ho scoperto l’arcano, si era preso sette giorni ferie, l’infingardo! Il segreto del bellissimo rapporto tra me e mia suocera è la quasi totale assenza di contatti visivi tra me e lei. In più c’è il problema cibo, le sue abitudini culinarie prevedono un uso smodato di grassi e cibi ipercalorici che in confronto McDonald sembra un posto per salutisti. Guardo le magnifiche produzioni nostrane distese davanti a me, mi scende una lacrima perché in quei sette giorni ho dovuto farne a meno. Come ho fatto, io una quasi vegana, a sopravvivere nel regno della carne? Credo che il coinquilino la pagherà cara! Vendetta, tremenda vendetta. Chiedo alla Wanna comprensione e 2 kg di piselli freschi, due porri (in caso voglia attuare il piano di cui sopra), 4 carciofi, un mazzo di asparagi, 3kg di patate bianche, 4 cespi di pesciatina, 2 kg di zucchine, carote e cipolle. Voglio affogare tra gli ortaggi!!! Compro anche sei uova fresche dalla contadina, così fresche che sono ancora calde; ho intenzione di consolarmi preparando un soufflé di piselli.
Per 4 persone (suocera esclusa):
- Piselli freschi sgranati 150 gr *;
- besciamella 250 gr (potete usarne anche una già pronta);
- zucchero semolato 20 gr;
- 6 albumi;
- farina bianca per gli stampi;
- sale.
- besciamella 250 gr (potete usarne anche una già pronta);
- zucchero semolato 20 gr;
- 6 albumi;
- farina bianca per gli stampi;
- sale.
Per la salsa:
- carote 120 gr;
- sedano mondato 120 gr;
- fave fresche sgranate e spellate*;
- basilico;
- aceto balsamico;
- olio evo;
- sale.
- sedano mondato 120 gr;
- fave fresche sgranate e spellate*;
- basilico;
- aceto balsamico;
- olio evo;
- sale.
Let’s start: lessate i piselli in acqua bollente salata, scolateli molto bene anche asciugandoli con un canovaccio, frullateli riducendoli in purè. Se necessario, passateli al setaccio.
In una ciotola unite 70 gr di purea di piselli con 200 gr di besciamella piuttosto densa, coprite con la pellicola e fate raffreddate in frigorifero.
Montate gli albumi a neve ferma con un pizzico di sale, aggiungendo poi lo zucchero. Incorporateli delicatamente al composto di piselli preparato prima, distribuite il tutto in 4 stampi monoporzione da soufflé, imburrati e infarinati. In forno a 200° per 15 minuti.
Per la salsa riducete a dadini le carote e il sedano e metteteli in acqua ghiacciata per 10 minuti, diventeranno croccanti. Asciugate molto bene e unitevi le fave, condite con 3 cucchiai di olio, 2 di aceto balsamico, sale e basilico tritato. Sfornate i soufflé e portateli subito in tavola con questa salsa, chiudete gli occhi e chiedetevi se c’è niente di meglio. Per me no.
Ci vediamo al mercato.
*per queste operazioni io sfrutto il lavoro minorile.