Simone Rugiati, celebre chef televisivo, conduttore, autore, produttore televisivo ed ex studente dell’Alberghiero Martini, ha incontrato i ragazzi dell'istituto e...

Simone Rugiati, celebre chef televisivo, conduttore, autore, produttore televisivo ed ex studente dell’Alberghiero Martini, ha incontrato i ragazzi dell'istituto e i suoi professori di un tempo: Antonio Antonino, Maurizio Torrigiani, Valerio Nesti.

Ha parlato di alimentazione, rispetto per l’ambiente, del rapporto tra cucina e comunicazione sottolineando anche l'importanza che oggi ha il web per chi vuole trattare di cucina in modo serio, competente, rispettoso del pianeta e delle sue risorse.
«Sperimento ogni giorno – ha detto – le possibilità offerte dal web, dove un hashtag, in poco tempo, può coinvolgere centinaia di persone. Ho voluto investire il mio tempo e quello del mio staff per venire qui a trovarvi, salutarvi e soprattutto per parlare con voi giovani di un campo che amiamo: la cucina e anche di tanti aspetti correlati, su cui è giusto riflettere».
Rugiati, che si occupa anche di biogreen, agricoltura 2.0 e urban e social farming, continua affermando: «Da quando ho finito la scuola grazie anche al mio carattere che mi porta a cercare sempre stimoli nuovi, ho continuato con la mia passione, la cucina, uscendo però anche dal consueto modus operandi, considerando la realtà attuale, la comunicazione digitale, il principio del rispetto dell’ambiente. Tutto è collegato: voi siete la generazione fondamentale. La cucina non deve essere trasformata in show e basta; lo dico io che comunque sono considerato pioniere dello showcooking. Punto sulla qualità degli alimenti per la nostra salute: la massima ‘siamo ciò che mangiamo’ ci deve ricordare che, chi mangia ciò che abbiamo cucinato, ci dà una fiducia totale. Vi consiglio di testare sempre qualunque cosa, non diventate mai divulgatori del ‘sentito dire’, ma verificate personalmente». Infine le slide con le foto-ricordo di quando frequentava il Martini: «Bellissimi giorni che saranno sempre parte di me».

Redazione

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