Riccardo Trallori

Pistoia, grazie a Giorgetti e Meloni, avrà un taglio di 281 mila euro

La manovra che sta mettendo in campo il governo Meloni, con in testa il ministro all’economia e alle finanze Giorgetti, scaricherà il peso della cosiddetta “spending review” sulle spalle degli enti locali, con lo stesso schema con cui hanno deciso di eliminare i pochi, ma essenziali, interventi di welfare per la casa come il contributo affitti per i morosi incolpevoli. Meloni e Giorgetti hanno applicato un criterio aberrante: più risorse sei riuscito a intercettare grazie ai bandi PNRR? Proporzionalmente ti verrà tolto risorse destinate a coprire spese correnti. Quindi non solo hanno mescolato “le mele con le pere” come si usa dire, mettendo in rapporto le risorse in conto capitale per gli investimenti legate al PNRR con quelle di parte corrente, necessarie a far fronte alle spese ordinarie, come i servizi, i costi del personale o delle utenze, ma hanno anche applicato un principio che penalizza i Comuni che si sono dimostrati virtuosi. 

L’idea che stava alla base del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza puntava a far svolgere determinati investimenti strutturale agli enti locali, affinché con queste nuove opere riuscissero a ottimizzare la loro spesa corrente per utilizzare, queste nuove risorse libere, su nuovi e più efficaci servizi per i cittadini e la propria comunità. Inoltre, gli investimenti finanziati con il Pnrr richiedetanno in futuro spese ordinarie di manutenzione che già oggi vengono private di copertura.

Con questa manovra si tradisce questo spirito e si mette, in alcuni casi, letteralmente in ginocchio enti locali che hanno saputo dimostrare capacità di progettazione e di investimento. 

In questa ultima settimana di campagna elettorale è assordante il silenzio degli amministratori pistoiese di Fratelli d’Italia, a partire dal sindaco Tomasi. Il regalo che il governo Meloni sta impacchettando ai comuni e alle province è degno dei migliori professionisti dello "scaricabarile". Non mi sorprenderei se anche su questa vicenda, come sul taglio ai contributi per la morosità incolpevole, Tomasi e il gruppo di Fdi decidesse di smarcarsi dalla Presidente del Consiglio, nonché segretaria del loro partito, dimostrando - una volta di più - che si hanno facce e parole per ogni stagione e latitudine.

 
Redazione
 
 

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