Pistoia: docenti e ata di ruolo solo al 60%

Ad affermarlo è la segretaria provinciale generale FLC CGIL di Pistoia: "ancora il 40% del personale è precario".

"Al primo settembre - si legge nel comunicato - ci siamo trovati, anche nella provincia di Pistoia, con l’organico dei docenti e ata, coperto solo al 60% con posti in organico di diritto, abbiamo ancora il 40% di personale precario; ciò significa che il problema annoso della “supplentite” non è ancora stato risolto, nonostante i roboanti proclami del ministro del governo attuale. Il primo giorno del nuovo anno scolastico è stato caratterizzato dai soliti, vecchi problemi; carenza di organico, i supplenti che coprono quasi la metà dei posti e il sostegno che è coperto da personale specializzato solo in parte. Ciò che emerge, nostro malgrado è la mancata volontà, anzi l’assenza di volontà di fornire al meglio uno dei servizi più importanti per la società, cioè l’istruzione che insieme alla sanità costituiscono i capisaldi per una società protetta e ben attenzionata.
Nei giorni scorsi - continua il comunicato - hanno preso servizio i lavoratori neo assunti in ruolo, sia ata che docenti, e i docenti che hanno avuto gli incarichi annuali attraverso il famigerato ALGORITMO. Purtroppo dalla pandemia in avanti è cambiato l’assetto di molti servizi, anche di settori diversi, e per lo più si è privilegiata l’informatizzazione, così anche nella scuola si è computerizzato tutto ciò che era possibile informatizzare, fra cui anche l’assegnazione di migliaia di nomine viene corrisposta attraverso le domande che i precari devono compilare in epoca precedente, quest’anno i primi del mese di agosto, quando NON SI CONOSCONO LE DISPONIBILITA’ dei posti nelle varie scuole, quindi AL BUIO, e devono essere così bravi, i precari, a operare le opzioni di scelta nella propria domanda, in modo da abbracciare il numero maggiore di possibilità per avere la cattedra; e questo francamente, non è facile, o per lo meno non è facile per la maggioranza delle persone, perché un conto è aver chiaro quali sono le proprie esigenze e un conto è trasferire le proprie esigenze nella domanda computerizzata della GPS, attraverso il linguaggio informatico. Molto spesso il docente compila la domanda in un certo modo, pensando di far bene e di tradurre in quel modo le proprie esigenze, ma in realtà non riesce a riportare puntualmente le proprie richieste: purtroppo questo accade molto spesso, per cui dobbiamo dire che a fronte del corretto funzionamento dell’algoritmo, resta la difficoltà di rapportarsi con la compilazione delle domande, che presuppongono anche una discreta conoscenza della normativa scolastica, della composizione delle cattedre nonché della formazione degli spezzoni e della loro attribuzione. Inoltre c’è poca trasparenza su come agisce l’algoritmo sulle precedenze e sulle riserve, per cui spesso il precario non sa se chi ha avuto il posto con punteggio inferiore al suo, ne aveva diritto per la precedenza di Legge o meno; questo accade per il sacrosanto diritto alla privacy, ma si scontra con il diritto a leggere chiaramente le situazioni, che con il sistema informatizzato non è possibile attuare.
Per quanto riguarda l’organico di fatto del personale ata, cioè le supplenze annuali, queste sono ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTI a garantire il regolare svolgimento del lavoro nelle scuole; in particolare non si può garantire la sicurezza perché i collaboratori scolastici sono in numero eccessivamente minore rispetto alle richieste avanzate dalle scuole. Le deroghe concesse sono la metà dei posti richiesti dai dirigenti scolastici L’ufficio scolastico regionale della Toscana, anche quest’anno ha deciso di non credere alle esigenze rappresentate dai dirigenti scolastici, ignorando il che il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario è parte fondamentale di quella che contrattualmente viene definita, non a caso, “comunità educante”. In quanto tale, il personale ATA concorre in modo insostituibile alla realizzazione dei processi educativi degli studenti, per cui, i collaboratori scolastici sono fondamentali nel prendersi cura degli alunni, gli assistenti tecnici sono un punto di riferimento fondamentale per studentesse e studenti nei laboratori, ove si svolge molta dell’attività didattica; gli assistenti amministrativi sono il fulcro delle segreterie, sempre più ridotte nei numeri a fronte delle crescita delle incombenze burocratiche.
Con questi problemi - conclude il comunicato - inizia l’anno scolastico e la FLC CGIL sarà ancora al fianco dei lavoratori e degli studenti e delle loro famiglie, per rappresentare il disagio che scaturisce da questo stato di cose".

Redazione

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