La segretaria provinciale FLC CGIL di Pistoia fa il punto della situazione del comparto scuola in provincia di Pistoia.
La valutazione di FLC CGIL di Pistoia evidenzia che per il Personale ATA sono in uscita le graduatorie “24 mesi” da cui si attingerà personale per i ruoli del personale ATA, operazioni che si svolgeranno negli ultimi giorni di Agosto prossimo. I contingenti per i ruoli saranno comunicati successivamente. Non si prevedono diminuzioni di organico del personale ATA, in organico di diritto. Il problema sarà anche per il 23/24, l’organico di fatto, che pare sarà scarso come quello dell’anno scolastico in corso.
Per quanto riguarda il Personale Docente FLC CGIL afferma che al momento conosciamo la disponibilità dei posti lasciati liberi dopo i trasferimenti, che saranno dati a ruolo nel prossimo periodo, sia agli aspiranti al ruolo delle prime fasce aggiuntive GPS che ai vincitori di concorso. Ad oggi è stata aperta la funzione per l’inserimento delle 150 scuole per gli aspiranti in GPS. Sempre ad oggi, non è ancora aperta l’area per gli aspiranti a ruolo da concorso, per la scelta delle province. Sappiamo che questa possibilità verrà data a breve e ci saranno pochi giorni di tempo per attuare tale scelta. Riguardo ai posti disponibili per i ruoli, questi sono stati resi noti con il decreto ministeriale del 13 luglio scorso, n. 138, di cui allego la documentazione, dove si dà il contingente per ogni provincia italiana e per ogni ordine e grado. L’individuazione delle scuole dove si trovano tali posti, si ottiene, incrociando questi dati con la disponibilità dei posti dopo i trasferimenti, che allego, comunicata con decreto dall’USp di Pistoia il 3 luglio scorso.
Quindi chi prenderà il ruolo, potrà scegliere con cognizione di causa, diversamente i docenti aspiranti alle supplenze annuali al 30 giugno o 31 agosto 2024, avranno disponibili solo i posti residuati dalle operazioni dei ruoli per cui ad oggi, si trovano a scegliere le scuole senza conoscere l’effettiva disponibilità dei posti nelle singole scuole, e questo è un grave handicap, anche alla luce del fatto che l’algoritmo funziona come lo scorso anno, cioè molto male perché assegna la sede che trova libera e se all’aspirante non trova la corrispondente sede libera, questo viene saltato, non gli viene attribuita lacuna supplenza e deve aspettare il turno di settembre, quando saranno le scuole a dare le supplenze annuali, e saranno costretti ad accontentarsi dei posti lasciati liberi dai colleghi; quindi si verificherà il caso che chi ha maggior punteggio non potrà scegliere o si dovrà accontentare dei posti residuati, oppure delle supplenze “brevi e saltuarie” sulle assenze temporanee dei titolari, o peggio ancora non avrà supplenze, mentre chi ha minor punteggio potrà scegliere i posti più ambiti oltre ad avere l’incarico annuale certo.
Secondo la valutazione della FLC CGIL "va salutato positivamente il fatto che molti docenti in prima fascia aggiuntiva GPS saranno assunti in ruolo, grazie all’impegno profuso dalla FLC CGIL, che permette la stabilizzazione al docente al termine del suo percorso di specializzazione, nella provincia in cui già lavora, evitando inutili spostamenti in altre province o regioni. D’altro canto, ancora una volta la scuola deve soccombere a logiche di risparmio e non vedrà immessi in ruolo tutti i docenti supplenti annuali, benchè vincitori di concorso, che da anni vivono questa situazione di precarietà".
"Inoltre -continua FLC CGIL- dobbiamo ancora evidenziare negativamente tutte le storture delle assunzioni con contratto di tipo annuale al 30 giugno o 31 agosto, che avvengono attraverso l’algoritmo che NON FUNZIONA, in quanto il docente, oltre a dover scegliere le scuole senza conoscerne le effettive disponibilità, si trova in balìa dell’algoritmo che impietosamente assegna al docente la scuola, senza preoccuparsi di altre variabili che invece sono importanti e potrebbero essere fatte valere SOLO se tornassimo ad assegnare le supplenze in presenza; con l’algoritmo abbiamo avuto, e continueremo ad avere, delle evidenti storture che portano all’assegnazione di posti a docenti con punteggio minore rispetto ad altri con punteggio maggiore che potrebbero avere assegnate situazioni peggiori o addirittura nessuna assegnazione. Ribadiamo quindi la nostra posizione: a fronte dell’algoritmo mal funzionante, dovremmo tornare alle nomine in presenza, dove è più facile e “umano”, per il docente precario, spiegare le proprie esigenze, il tutto per cercare di fornire un servizio-scuola migliore a tutti gli alunni, oltre che salvaguardare i diritti dei lavoratori, che per altro, appartengono alla fascia più debole, dato che sono precari".
Redazione