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Ha preso il via stamani la Consulta del Sistema della Riserva naturale del Padule di Fucecchio e del lago di Sibolla, organismo istituito dalla giunta regionale lo scorso dicembre. Per l'assessore regionale Fratoni sarà «luogo di condivisione e concertazione» di politiche potenzialmente confliggenti.

La Consulta è composta da una parte istituzionale (Regione, che partecipa con gli assessorati all'ambiente e all'agricoltura, Comuni rivieraschi, Province di Lucca e Pistoia e Città Metropolitana di Firenze) e da una ampia rappresentanza del mondo ambientalista, venatorio e agricolo. Viene anche prevista la partecipazione delle associazioni dei proprietari. In seno all'organizzazione viene richiesta la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato e delle ATC competenti per territorio.
«Oggi è una giornata molto importante - ha detto l'assessore regionale Federica Fratoni - perché si avvia il lavoro di un organismo del tutto nuovo. Un organismo prezioso che ruota attorno all'area umida interna più rilevante d'Europa sulla quale insistono anche vincoli naturalistici importantissimi. La Consulta - ha detto ancora - diventerà adesso quel luogo di concertazione prediletta nel quale condividere tutte le politiche che riguardano non solo la tutela naturalistica ma anche la promozione e la valorizzazione di questo patrimonio, che possono spaziare in vari ambiti, dal turismo alle politiche di governo del territorio che sono in capo ai singoli Comuni. Quindi avere un luogo dove interessi potenzialmente confliggenti si pongono in una visione unitaria, è una occasione preziosa nella quale la Regione crede molto».
La presidenza della Consulta sarà a rotazione da parte di ciascuno dei sindaci dei Comuni rivieraschi partendo da quello che ha la porzione di area protetta più grande all'interno del proprio territorio, fino ad arrivare al più piccolo, con un meccanismo automatico che consentirà di avere la necessaria continuità nel lavoro da svolgere senza quei vuoti dovuti a scelte di natura politica.
Fra gli argomenti trattati, il Consorzio di Bonifica basso Valdarno ha fatto il punto sulle opere idrauliche di rinaturalizzazione per le quali si è conclusa la fase di gara per l'affidamento dei lavori che partiranno a luglio e che riguarderanno la ricalibrarura dei canali che costituiscono il sistema idraulico del padule e la loro ripulitura. L'obiettivo non è solo quello di migliorare il funzionamento idraulico del padule ma c'è anche lo scopo naturalistico di garantire la permanenza di sufficiente quantità di acqua, tipica degli habitat delle aree umide.
 
Redazione

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