Gira ormai da giorni, e per l’ennesima volta, la bufala della selettività con cui dei nuovi algoritmi di Facebook darebbero visibilità solo a circa venticinque amici. Secondo la bufala basterebbe postare il messaggio della catena e invitare i nostri lettori a lasciare un commento per continuare ad apparire nella sezione notizie.
Il testo della vera e propria catena che sta girando già da qualche giorno, con qualche variante, è più o meno il seguente: «Sembra che FB abbia un nuovo algoritmo che sceglie le stesse persone (circa 25) che leggeranno i tuoi post. Dicono che, per aggirare questo, occorra postare questo messaggio (facendo “copia” / “incolla”) e invitare i lettori a lasciami un commento veloce, un ‘buongiorno’, un adesivo, o altro. Dopo di che, chi lo avrà fatto dovrebbe apparire nella mia sezione notizie».
Una vera e propria bufala, che viene ogni tanto troviamo riproposta e che si prende gioco degli utenti più acritici: per la prima volta la fake news era apparsa a inizio anno quando Facebook aveva annunciato l'evoluzione di alcuni algoritmi proprietari, al fine di dare maggiore risalto alle notizie ritenute più attendibili e di mettere in evidenza i contenuti pubblicati dagli amici con i quali si hanno scambi più intensi.
Per dare maggiore spessore all’allarmismo da bufala, si è fatto riferimento a una legge (la UCC 1-308-1 1 308-103) e allo statuto di Roma: la prima è una legge inventata mentre, lo statuto di Roma, disciplina i principi, la giurisdizione e gli organi della Corte penale internazionale e non ha quindi nulla a che vedere con la privacy.
Redazione