Il nuovo anno scolastico è iniziato ma le proteste degli studenti per il servizio di trasporto pubblico sono sempre le stesse. Niente è cambiato rispetto agli scorsi anni. «Ogni anno la stessa storia: autobus stracolmi; ragazzi che addirittura non riescono a salire rimanendo a piedi».
Così afferma Sofian Aboulmachayl, coordinatore della Federazione degli Studenti della Valdinievole (FdS): «Ogni anno la stessa storia: riparte la scuola e il trasporto pubblico locale è nel caos. Autobus stracolmi; ragazzi che addirittura non riescono a salire rimanendo a piedi. Un servizio, quello di Copit, che al di là delle promesse della nuova dirigenza sta peggiorando per sicurezza e qualità. Nella Valdinievole – continua – la situazione è critica, più ancora che negli anni scorsi e a Pistoia non è da meno. Con una situazione così disastrosa e senza tangibili investimenti sulla qualità del servizio, sono molti gli studenti che vedono il pagamento dell’abbonamento come una vera e propria presa in giro. Tre anni fa, come FdS – continua Aboulmachayl – avanzammo proposte per combattere l’evasione tariffaria, ottenendo anche risultati molto concreti. Con il cambio di dirigenza, non si sta più lavorando su questo tema, ma soprattutto il servizio va degradandosi. Gli studenti e i genitori sono stanchi di promesse e specchietti per le allodole: ci vogliono azioni concrete sulle corse, sulla comunicazione, sulla sicurezza. E’ il momento che Copit e Toscana Trasporti diano risposte, altrimenti gli studenti passeranno a forme di protesta molto più incisive. GIÀ IL 16 novembre 2018 SdS sul proprio sito Facebook denunciava che «da tempo ormai le proteste degli studenti per il servizio di trasporto pubblico stanno diventando esasperate. Noi non ci giriamo tanto intorno, ma vogliamo una risposta chiara da parte di chi ha il compito inderogabile di garantire efficienza e sicurezza nei confronti degli studenti e di tutti gli utenti: Copit e Trasporti Toscani. Chiediamo con forza che le due aziende che gestiscono il trasporto pubblico nella provincia di Pistoia si assumano le proprie responsabilità».
Redazione