Come certificato anni fa da uno studio dell’università di Padova uno dei problemi principali del nostro Padule è quello dell’interramento. A questo si aggiunge la questione relativa allo smaltimento dei fanghi dei canali che secondo la normativa attuale sono considerati rifiuti speciali.

Nicola Tesi, sindaco di Ponte Buggianese, ha affrontato la questione durante la conferenza stampa che si è tenuta al Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno per illustrare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sui corsi d’acqua del comprensorio e gli interventi di rinaturalizzazione dell’area umida.
L’assessore regionale Federica Fratoni, presente alla conferenza, favorevole ad uno studio approfondito si è resa disponibile per trovare una soluzione insieme alle professionalità eccellenti di cui dispongono sia il Consorzio e quelle competenti in materia degli uffici della regione: «La legge nazionale che disciplina lo smaltimento dei fanghi dei canali - afferma Fratoni - pone vincoli nei quali muoversi. I costi sono molto elevati, ma è una questione che deve essere affrontata quanto prima. Il Padule ora è considerato corpo unico idrico e questo è un grande risultato che ci permette di lavorare in modo più armonico».
Il sindaco Tesi ha ringraziato tutti i tecnici del Consorzio che, in questi mesi, hanno lavorato per mettere in sicurezza l’argine del torrente Pescia e ripristinato l’argine della Riserva le Morette. Questo permetterà il contenimento delle acque, che il sindaco Tesi si augura che saranno sempre più di qualità anche grazie alla realizzazione del Tubone.
Anche il vicesindaco di Pieve a Nievole Salvatore Parrillo ha espresso la sua stima verso il consorzio e ha chiesto una costante presenza nel monitorare la situazione dei fossi e dei canali che si trovano nella zona collinare. «È fondamentale che il Consorzio si occupi dei corsi d’acqua presenti nei comuni che sono più a monte rispetto al Padule - ha affermato l’assessore - perchè altrimenti con le piogge tutto si riverserà a valle col rischio di provocare danni nelle zone abitate».
Il presidente Ventavoli ha sottolineato come il lavoro del Consorzio si svolga con un impegno costante sul 50% del reticolo idrografico e il suo obiettivo è quello di mettere in sicurezza tutto il territorio. A illustrare il piano delle attività per il 2019 è stato l’ingegner Lorenzo Galardini che ha colto l’occasione per ringraziare i volontari e i soci delle associazioni che si occupano del Padule che hanno offerto ai tecnici del Consorzio la loro collaborazione e la loro conoscenza del territorio in modo che gli interventi fossero ancora più capillari.

Redazione

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