Durante il consiglio comunale di Montecatini si sono scatenate varie polemiche a seguito della mozione incidentale proposta di Magnani (M5S). Baroncini di ritorno da Roma: «Non è ancora stato finanziato il terzo lotto dei lavori»

Dopo tre anni di assemblee, vari incontri ed ipotesi, l’attività dei comitati di cittadino pro e contro le soluzioni prospettate, ancora non c'è niente a livello progettuale per il raddoppio della linea ferroviaria Firenze-Lucca, nel tratto tra Montecatini e Pescia. Ieri pomeriggio si è tenuto il consiglio comunale ma il voto per la sopraelevata è stato rinviato alla prossima seduta.
Simone Magnani del Movimento Cinque Stelle, nel corso della sua interrogazione, ha detto che il progetto portato avanti da Rete Ferroviaria Italiana «è una delle scelte da noi definite epocali. Chiediamo se la contrarietà al raddoppio a raso, espressa dal consiglio comunale, nel passaggio a Montecatini, è vincolante. Ci sono stati nuovi incontri tra l’amministrazione in carica da maggio ed Rfi?».
Luca Baroncini, sindaco di Montecatini, ha spiegato di essere stato a «Roma, dove si è tenuto un incontro al ministero. A oggi non è ancora stato finanziato il terzo lotto dei lavori, quello che andrebbe a riguardare il tratto Montecatini-Pescia. Possiamo quindi ancora fare ciò che è possibile per dire la nostra sull’argomento. Vorrei, anche se ho una mia idea in merito, sentire il parere del consiglio comunale. Con Rfi ci siamo visti, ma non si è ancora tenuto alcun incontro con la Regione. Ho comunque chiesto che, in assenza di interventi di raddoppio lungo la linea che passa da Montecatini, non nasca una barriera che divida la città in due. Siamo ancora in una fase embrionale, ma sono fiducioso che si possa fare qualcosa. Il raddoppio a raso continua a trovarmi contrario rispetto a tre anni fa. Il concetto è diverso se parliamo di un binario unico a raso».
Magnani ha sottolineato: «Mi aspettavo che la giunta capisse l’importanza portata avanti da Rete Ferroviaria italiana». Ed è a questo punto che l’esponente del Movimento Cinque Stelle ha chiesto di presentare una mozione incidentale per ribadire la contrarietà dell’assemblea al raddoppio a raso. L’iniziativa, in base al regolamento comunale, avrebbe comunque rappresentato una deroga, da autorizzare, all’unanimità, da parte di tutti i componenti. Il centrodestra, seppur contrario al passaggio a raso dei treni con un eventuale raddoppio, ha voluto rimandare il voto del documento alla prossima seduta scatenando polemiche da parte della minoranza Pd, Italia Viva e Movimento Cinque Stelle.
Edoardo Fanucci di Italia Viva ha detto: «Aver deciso di non votare la mozione incidentale dopo la sospensione dell’assemblea, è stata una ripicca della Lega».

Redazione

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