Il presidente dell'Apam Carlo Bartolini chiede un impegno concreto e responsabile per rilanciare la gestione delle Terme.

«Un vero progetto industriale - dice Bartolini - non può prescindere da una buona gestione dell’azienda, indispensabile per essere credibili e appetibili verso imprenditori del settore. Sulla questione Terme la preoccupazione in città e l’esasperazione verso una mancanza di politica aziendale sono ormai altissime. Qualsiasi atto o dichiarazione presa da parte dei soci viene valutata sullo storico delle passate esperienze che hanno portato l’azienda alla situazione attuale. I milioni arrivati – prosegue – utilizzati spesso per risolvere problemi contingenti e non strutturali, non sono oggi percepiti come impegni presi per cambiare la rotta aziendale. Eppure il valore dell’azienda, non solo sociale ed affettivo, è immenso. Il Tettuccio è e resta un patrimonio culturale non solo per la comunità montecatinese, ma per tutta la Toscana ed il Paese. La bontà terapeutica delle acque assume una valenza curativa e preventiva che potrebbe rispondere alle negatività degli stili di vita della società contemporanea. Il gradimento, quotidiano, dei nostri ospiti termali sulla qualità di soggiorno resta altissimo. Apam Federalberghi, insieme alle altre associazioni sindacali di categoria – prosegue Bartolini – non si è mai sottratta al confronto con i soci delle Terme, cercando di coinvolgerli su proposte fattive e richiedendo costanti aggiornamenti. La categoria degli albergatori ha cercato sempre di essere concreta e propositiva. Purtroppo ancora non si vede la luce alla fine del tunnel e lo scoramento rischia di trasformarsi in rabbia ed in assoluta mancanza di fiducia. Abbiamo partecipato a tavoli e confronti, utilissimi per ipotizzare nuovi scenari; abbiamo sentito parlare di liquidazione dei beni per coprire i debiti, ma siamo sempre più preoccupati. Non troviamo nessuno che affronta la questione della gestione caratteristica, che parla di promozione, di riorganizzazione dell’offerta e dell’azienda per renderla, fin dalla prossima stagione, capace di lavorare in modo imprenditoriale. Il nostro invito e augurio per il 2020 è quello che i soci, oltre a definire un vero progetto industriale e societario in grado di risolvere i problemi finanziari e strutturali, siano in grado di programmare una sana gestione del quotidiano, capace d’erogare servizi in linea con le aspettative del mercato».

Redazione

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