Il comitato della frazione Colleviti ha presentato una serie di osservazioni al sindaco di Pescia Oreste Giurlani relative al Piano operativo del Comune. «Contrari ai grandi edifici e alla costruzione di nuova strada».

Come si legge nel documento redatto dall’avvocato Rosaria Zucconi «Il Piano operativo comunale, se fosse realizzato così com’è sulla carta, stravolgerebbe l’assetto agricolo, ambientale e paesaggistico della zona di Colleviti. In via generale sotto il profilo urbanistico non vi è alcuna giustificazione al consumo di nuovo suolo, essendo la zona già satura e più in generale essendo la capacità abitativa del Comune superiore alle esigenze della popolazione. Intendiamo manifestare il totale dissenso e contrarietà a vedere la zona classificata come area edificabile. Il comitato ritiene che debba essere preservato il prevalente valore paesaggistico e ambientale dell’area, trattandosi di zona a verde di particolare pregio, anche dal punto di vista faunistico (tassi, volpi, istrici, caprioli, upupe, gazze). E’ ragionevole ritenere che per dare accesso all’area edificabile sia costruita una strada sull’alveo di un rio esistente dalla notte dei tempi, rovinando anche sotto questo profilo flora e fauna. Evidente invece che la prevista destinazione comporta il totale stravolgimento dell’ecosistema. Del resto e non a caso, la zona è sottoposta a vincoli ambientali proprio a tutela delle esigenze sottolineate, vincoli che non possono essere considerati a sé stanti, ma valutati nel loro insieme a definire una zona di altissimo pregio ambientale assolutamente meritevole di attenzione e tutela». Secondo il comitato, «non è dato comprendere per quale motivo l’area attualmente vincolata a bosco dovrebbe vederlo decadere, avendo la zona mantenuto negli anni le proprie caratteristiche e apparendo anche sotto il profilo faunistico ricompreso nella funzione e nella finalità del vincolo boschivo. Ciò è ancor di più vero se si considera che l’amministrazione vorrebbe deperimetrare questo vincolo per realizzare sullo stesso terreno un’imponente viabilità».

Redazione

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